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“Tempi ormai maturi per l’auto elettrica”. Lo dice Bruxelles

 Bruxelles insiste sull’auto elettrica: i tempi sono maturi, e promuoverne la diffusione è un nostro dovere.

Il 9 dicembre scorso la Commissaria europea ai Trasporti Adina-Ioana Vãlean ha presentato la strategia europea per una mobilità sostenibile e intelligente. E in un editoriale scritto oggi per il sito Eurocomunicazione la Vãlean spiega così come l’Unione pensi di favorire la diffusione di nuove tecnologie e renderle strumenti efficienti per il cambiamento.

Quattro condizioni per il decollo

La Commissaria europea ai Trasporti Adina-Ioana Vălean

Infatti, sostiene la commissaria per decollare, le tecnologie innovative hanno bisogno della giusta combinazione di quattro eleenti. Dinamiche di mercatodisponibilità di finanziamentiquadro normativo e comportamento dei consumatori.

Le sfide da affontare, scrive la Commissaria, sono molteplici: «Dobbiamo ridurre le emissioni prodotte dai trasporti del 90% entro il 2050. Per la stessa data i combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio dovranno rappresentare il 60% del totale nel trasporto aereo e l’80% nel trasporto marittimo»  (leggi anche) Inoltre «dobbiamo risolvere il problema del traffico nelle nostre città, che continuano a crescere e ad espandersi». In definitiva, «abbiamo bisogno di un sistema dei trasporti più sicuro, più affidabile, più pulito e più accessibile».

Più opzioni di mobilità in un’app europea

Nella visione della Commissione il primo obiettivo è passare da un sistema di mobilità basato sulla proprietà dell’auto a uno multimodale. Mettendo a disposizione più opzioni diverse, tutte disponibili su larga scala e facilmente accessibili.

«Dovremmo poter acquistare biglietti per un viaggio multimodale, beneficiare di opzioni di pagamento interoperabili e vedere i vari servizi di trasporto integrati in un unico servizio accessibile su richiesta». Questo in lina con «il concetto di “mobilità come servizio”» scrive la Vãlean. Porta quindi gli esempi di Berlino con l’app Jelbi, della Finlandia con l’app Whim, di Amburgo con Wunder City, tutte soluzioni per pianificare e acquistare una gamma di diversi servizi di mobilità

«Il nostro impegno _ scrive la Commissaria _ consiste nel creare uno spazio comune europeo dei dati sulla mobilità che operi in sinergia con altri sistemi chiave».

Auto elettrica, promuoverla è un nostro dovere

Per quanto riguarda l’auto elettrica «i tempi sono ormai maturi: il 10% di tutte le automobili nuove acquistate tra luglio e settembre di quest’anno erano elettriche, contro il 3% circa dello scorso anno». Ma poiché non tutte le tecnologie, per quanto innovative e vantaggiose per la comunià sono immediatamente accolte dal mercato «in quanto politici _ conclude la Vãlean _ è nostro dovere predisporre le giuste condizioni per far sì che i nostri cittadini ne traggano vantaggio in tempi rapidi».

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