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Arpa Toscana e auto elettrica/2: contrordine compagni

arpa Toscana

Contrordine compagni: all’ Arpa Toscana l’auto elettrica, ieri “bastonata”, oggi piace. Anzi, come si legge nella newsletter del 1° settembre «i motori elettrici aiutano a cambiare prospettiva: hanno efficienza energetica elevata, riducono i costi e abbattono le emissioni di CO₂» (qui il testo). 

Il bando Ue all’auto termica diventa “proattivo”

Quindi «la sfida, climatica, richiede di superare il motore a scoppio in favore della tecnologia più efficiente e pulita disponibile: il motore elettrico». E la decisione dell’Ue di mettere al bando i motori a combustione dal 2035?  E’ impeccabile in quanto pone un «obiettivo chiaro e misurabile per uscire dall’era del motore endotermico». «Non è una scelta ideologica incurante dei rischi _ aggiunge l’Agenzia regionale dell’ambiente _, ma una visione proattiva».

E la maldestra stroncatura del 22 agosto, segnalata da Vaielettrico e ampiamente censurata dai 145 (ad oggi) commenti dei nostri lettori? Oggi Arpat la liquida così: «Nell’articolo “Dal 2035 solo motori elettrici o idrogeno” abbiamo dato sommariamente conto degli effetti della decisione della Commissione europea relativa al “Piano dell’UE per una transizione verde”, che impongono utili precisazioni, pur avendo l’Agenzia, nel corso degli anni, privilegiato l’accento sulle opportunità della mobilità elettrica».

Un colpo al cerchio, uno alla botte

Insomma, a meno di un mese dalle elezioni, dopo il colpo al cerchio degli elettroscettici arriva il colpo alla botte degli elettroentusiatsi. A rafforzare il volto pro BEV dell’Arpa Toscana in versione Giano bifonte arriva anche il richiamo a una notizia  di aprile scorso: «Grazie all’adesione alla Convezione della centrale acquisti CONSIP, ARPAT si è dotata di 11 auto elettriche, destinate ad ognuna delle sedi provinciali, che potranno essere ricaricate grazie alla recente installazione di colonnine/wall-box per la ricarica delle medesime, presso i Dipartimenti provinciali».

Quelle 11 BEV in flotta, con wallbox in azienda

E non solo: l’Agenzia intende fare proseliti anche presso i propri dipendenti. Progetta infatti «un’indagine tra il proprio personale, al fine di comprendere in quale misura, l’installazione di ulteriori colonnine per la ricarica di mezzi privati, possa incentivare la modalità a trazione elettrica per gli spostamenti casa-lavoro».

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