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Anche il Canada mette al bando le termiche dal 2035

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Il ministro dell’Ambiente Steven Guilbeault

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Anche il Canada, come l’Unione europea, metterà al bando il veicoli a benzina e gasolio a partire dal 2035. Potranno essere immatricolati solo veicoli a zero emissioni (ZEV). La misura è contenuta nel piano generale del governo per combattere il cambiamento climatico, presentato il 19 dicembre a Ottawa. I trasporti rappresentano circa il 22% delle emissioni di gas serra del Canada.

Secondo il documento, già dal 2026 il 20% dei veicoli immatricolati dovrà essere elettrico o a idrogeno e a fine decennio la quota dovrà raggiungere il 60%.

Il Canada parte comunque da una posizione di vantaggio rispetto ai vicini Stati Uniti avendo già raggiunto nell’ultimo trimestre di quest’anno una quota di veicoli elettrici pari al 12,1% del venduto.

Canada, elettriche al 12,1 già oggi

Il ministro dell’Ambiente Steven Guilbeault ha detto che la nuova normativa dà alle industrie i tempi e le certezze necessarie per programmare la transizione produttiva e «garantisce che i canadesi abbiano accesso alla nostra giusta quota della fornitura globale di questi veicoli».

Modello California: salve le plug-in

Più che all’Europa il Canada si è ispirato alla regolamentazione adottata dalla California secondo cui il 100% delle nuove auto vendute dal 2035 dovranno essere veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV), veicoli elettrici o alimentati da celle a combustibile a idrogeno. Al momento altri 17 stati degli Stati Uniti hanno accettato di adottare regolamenti analoghi.

Il ministro dell’Ambiente Steven Guilbeault

Il mercato dell’auto elettrica in Canada, Paese con 40 milioni di abitanti, è dominato da Tesla con il 36% delle vendite, seguita da Hyundai con l’11%.

Come in Europa, anche in Canada l’industria automobilistica ha criticato il provvedimento. Le normative, sostiene,  sono troppo ambiziose, i veicoli elettrici troppo costosi, la rete di ricarica ancora incompleta. Le critiche riguardano anche le condizioni ambientali poco favorevoli alle auto elettriche, con temperature invernali molto rigide e un vastissimo territorio (il Canada è il secondo Paese più vasto del mondo dopo la Russia) caratterizzato da insediamenti in zone remote.

La difficile sfida del premier Trudeau

Justin Trudeau

Resta quindi uno dei Paesi al mondo con il più alto consumo di energia pro capite e fin qui ha sempre mancato tutti gli obiettivi di riduzione delle emissioni che si era posto.

Ma anche a seguito delle conclusioni di Cop 28 a Dubai ora il premier Justin Trudeau ha deciso di mettere la lotta al cambiamento climatico in cima alle priorità del governo. Entro il 2030 dovrà ridurre le emissioni di gas serra de 40-45% rispetto ai livelli 2005.

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