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Alessio e l’E-Up comprata in zona Cesarini: la mia fortuna!

e-up

Alessio ci regala un inno alla “geniale” VW E-Up, comprata poco prima che la casa tedesca  interrompesse le consegne in Italia (noi la pensiamo quasi come lui e ci chiediamo il perchè). Ma non si ferma qui. Mettendo sulla bilancia vantaggi e svantaggi  quotidiani del viaggiare in elettrico, dimostra una vota di più che l’auto elettrica non è per tutti, ma è già per molti l’opzione vicente. Ecco il suo racconto: 

Sono il fortunato (visto che le hanno prodotte col contagocce nonostante la mole di richieste) possessore di una Volkswagen E-Up! dal 2 dicembre 2020.

I miei 66 mila km in E-Up, in tutte le salse

Ad oggi, 2 marzo 2023, ho percorso 66mila chilometri. Chilometri fatti in tutte le salse e in tutte le maniere possibili: per lavoro e per diletto (compresi weekend fuori porta con percorrenze ben più ampie di quanto l’autonomia consentisse di percorrere) …autostrada, extraurbano, urbano…a velocità costante, “sgasando” ai semafori per fare lo sborone (ma quanto è bello guidare elettrico!?!?), con piede leggero per aumentare l’autonomia…con riscaldamento a palla, con freddo polare…e chi più ne ha più ne metta.

Carico prevalentemente a casa (per il primo anno da una presa Schuko dedicata, ora da una Enel JuiceBox) ma non mi tiro in dietro se c’è da ricaricare da colonnine pubbliche, sia lente che fast.

Media consumi: 11,5 kWh e 3 euro per 100 km

Per lavoro faccio 106km al giorno così suddivisi: 6km di urbano, 70km di raccordo con cruise impostato a 100kmh, 30km di strada consolare con andamento e pendenza variabili. I miei consumi si attestano sui 11,5kwh/100km (tenendo conto che in inverno salgono e in estate e soprattutto autunno/primavera scendono) che, con una tariffa domestica di 0,27cent a Kwh consumato si traducono in 3 euro per 100km.

Trovatemi voi una qualsiasi auto endotermica che possa reggere il confronto!! Se anche poi caricassi ad una fast, con tariffa Pay per Use di 0,89cent, pagherei 10euro per 100km, meno di qualunque diesel super parsimonioso.

Grazie al lavoro che svolge mia moglie, poi, ho potuto provare per lunghi periodi varie altre EV (500, id.3, Leaf, Zoe) e nessuna è paragonabile alla E-Up!. La macchina è stupenda! Non capisco perché Volkswagen l’abbia quasi del tutto pensionata. È un’auto geniale e, secondo me, la migliore elettrica come efficienza, praticità e prezzo di acquisto (incentivato…io l’ho presa quando c’erano 10mila euro di incentivi).

Dopo questo “breve” prologo sulla macchina, vorrei esprimere qualche parere sul guidare auto elettriche in generale.

Tutti i miei risparmi, partendo dal fotovoltaico

Detto dei consumi, che sono ulteriormente abbattibili con l’ausilio di fotovoltaico e accumulo (io ho un impianto da 3 kW con accumulo da 5 kWh e riesco a far fronte, mediamente, al 40% dell’intero fabbisogno energetico di casa mia, considerando utenze domestiche e auto), per avere una maggiore comprensione del livello di risparmio ottenibile con un auto elettrica, si dovrebbero considerare, e sommare al risparmio sulla percorrenza, le seguenti voci:

bollo gratis per 5 anni (circa 1000e risparmiate);

assicurazione agevolata del 20% circa (100e circa all’anno in meno per quanto mi riguarda);

manutenzione quasi azzerata (anche se poi, le officine stanno imparando ad alzare costi e inventarsi interventi per far lievitare i prezzi dei tagliandi);

ZTL e parcheggi gratis (almeno a Roma, con un risparmio di circa 50euro l’anno).

Quando decisi di acquistare la E-Up! feci tutti questi calcoli e il risultato fu che, anche senza incentivi, sarebbe stata conveniente. Questo perché tutte le voci di risparmio, sommate, compensavano i 10mila euro di differenza che all’epoca correva tra la Up elettrica e quella a Metano. Mi resi conto. Addirittura, che le rate si sarebbero quasi pagate da sole, grazie al risparmio che avrei avuto rispetto a quanto spendevo con il gpl (170e di rata mensile a fronte di un risparmio di 4,50e al giorno).

Questo per dire che non ci si dovrebbe fermare e far spaventare dal prezzo. E’ vero che una E-Up! a 25mila euro potrebbe far barcollare ma se non ci si fermasse a quella cifra e si iniziassero a conteggiare i vari risparmi che guidare elettrico comporta, ci si renderebbe conto che si rientrerebbe presto della maggior spesa. Certo, con gli incentivi è meglio.

Però non sono solo rose e fiori:  la BEV non è per tutti

Di sicuro gli EV sono sempre più per molti ma ancora non per tutti. Per quanto si stiano sviluppando le infrastrutture di ricarica e per quanto passi da gigante si stiano facendo sul piano di autonomia e velocità di ricarica, mi sento di dire che un rappresentante o, comunque, chi per lavoro compie giornalmente tratte superiori ai 200km, ancora converrebbe che si orientasse su auto tradizionali, al massimo plug-in. Così come, a mio parere, chi compie meno di 40km al giorno, non ha senso che acquisti elettrico, la differenza di prezzo tra un modello EV e un pari prestazioni tradizionale, con gli attuali incentivi, non si compenserebbe così facilmente.

Nota dolente sono poi la maleducazione degli automobilisti che parcheggiano sugli stalli per la ricarica (sia automobilisti vintage che 2.0. Questi ultimi sono i peggiori, pur sapendo quanto sia fastidioso trovare un’auto che non è in ricarica sugli stalli, comunque parcheggiano senza ricaricare o lasciano la macchina anche a ricarica terminata).

Altro punto a sfavore è, come anticipato, il fatto che tante officine di brand importanti si stiano attrezzando per far pagare prezzi salati per tagliandi semplicissimi. Io, ad esempio, ho pagato un tagliando in Volkswagen, il tagliando dei 60mila km, ben 300euro nonostante fossero solo “controlli”!!!

Dopo l’ E-Up, sarà elettrica anche la mia seconda auto

Riassumendo, sono soddisfatto e contento al 100% della mia auto elettrica e penso che quando mi deciderò o sarà necessario acquistare la seconda auto più grande (al momento mia moglie ha una ford KA+ che per le nostre attuali esigenze familiari va più che bene), la comprerò comunque elettrica. Il sogno sarebbe la Skoda Enyaq ma vedremo il futuro cosà ci riserverà.

Viva l’Elettrico (“Consapevole”).

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