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Agli irriducibili dell’auto termica: non vi siete ancora stancati?

Permetteteci una piccola provocazione  rivolta agli irriducibili dell’auto termica.

Premessa: ci chiamiamo Vaielettrico e dichiariamo in partenza di essere sostenitori della trazione elettrica. Pensiamo infatti che sia già oggi la tecnologia più sostenibile per il Pianeta. E anche, conti alla mano,  quella più vantaggiosa per un buon numero di automobilisti. Sono due “atout” che oggi possono essere discussi e contestati, ma che, in prospettiva futura, saranno, pensiamo, universalmente accettati. Tuttavia agli irriducibili dell’auto termica, a chi continua a pensare che il motore a scoppio sia la migliore delle soluzioni possibili e confuta i nostri dati su emissioni clima alteranti e costi di gestione, vogliamo porre due semplici domande.

  1. Non vi siete stancati dei continui blocchi al traffico per gli sforamenti del limite delle polveri sottili?
  2. Non vi siete stancati di pagare benzina e gasolio il 10 o il 20 % in più ad ogni stormir di fronde nel quadrante bollente del Medio Oriente?

Sono due domande che ognuno dovrebbe porsi, entrando in questo 2020. Anzi, proprio oggi, 7 gennaio. Quando al CES di Las Vegas la migliore tecnologia del mondo sfoggia avveniristiche soluzioni per la trazione elettrica, mentre noi, qui in Italia, ci ritroviamo stretti fra i venti di guerra Usa-Iran, l’assalto del generale Haftar a Tripoli e il blocco alla circolazione in quasi tutte le città del Nord per l’ennesimo allarme da PM10. 

Dopo il raid Usa in Iraq il prezzo del greggio è salito a 70 dollari al barile, massimo da 5 anni. Dall’inizio del 2019, quando quotava 50 dollari al barile, è salito di oltre il 30%. Di conseguenza poco dopo Capodanno le compagnie hanno ritoccato i prezzi di tutti i carburanti fra 0,5 e 2 centesimi al litro. Ma se i prezzi alla fonte non si ridimensioneranno molto probabilmente vedremo altri ritocchi nelle prossime settimane. Anche il prezzo del metano è salito dello 0,8% dal primo gennaio scorso. Nel frattempo le tariffe elettriche, con la revisione trimestrale dei prezzi,  sono state tagliate del 5,4%.

Rivedere tutti i calcoli comparati sul costo di auto elettriche e auto termiche, please!

Le polveri sottili (Pm10, Pm5 e via dicendo) sembrano uno scherzo, ma uccidono 60 mila italiani ogni anno (dati ufficiali dell’Organizzazione mondiale della sanità), soprattutto nelle aree urbane a forte concentrazione di traffico. Ogni città italiana, insomma,  ha una Ilva in pieno centro, anche se solo a Taranto manifestano in piazza. Dai primi di gennaio le poveri sottili sforano regolarmente, ogni giorno, il livello massimo di allerta. A Treviso e Venezia, complici anche i botti di fine anno, sono nove volte oltre la media.

Così sono scattati i blocchi ai diesel (fino a Euro 4) a Milano, Como e Cremona, dove si supera la soglia da dieci giorni consecutivi. Torino estende il divieto alle Euro 5. Sempre in Piemonte auto diesel ferme ad Asti, Alessandria, Casale, Tortona, Novi Ligure, Vercelli, Novara e Trecate.  Nuove limitazioni scattano a Lodi, Mantova e Padova. In Emilia Romagna a Modena, Reggio Emilia e Parma. A Roma blocco il 3 e  4 gennaio (LEGGI). In tutta Italia centinaia di diesel e vecchie benzina vanno a singhiozzo. Non sarà per sempre, ma di certo capiterà decine di volte ancora anche quest’anno.

Non vi siete ancora stancati? Si può discettare all’infinito se l’auto elettrica emetta più o meno gas clima alteranti di un diesel Euro 6 (ma quanti sono rispetto a tutti i diesel circolanti?). Si può eccepire che le emissioni inquinanti, polveri sottili incluse, le producono anche le centrali elettriche a idrocarburi, seppur ben lontano dai maggiori centri urbani.

Ma nessuno può negare che, almeno in città, l’aria pulita la mantengono solo i veicoli elettrici. O no?

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