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“Accelerazioni involontarie”, Tesla sotto inchiesta

Maggio 2019: non lontano da Shangai una Tesla Model S finisce nel fiume. Il conducente parlò di "un'improvvisa accelerazione anomala".

“Accelerazioni involontarie”. Tesla è stata messa sotto inchiesta dall’ente federale Usa che si occupa di sicurezza stradale, NHTSA (National Highway Transport Safety Administration).

“Accelerazioni involontarie”, reclami per 127 casi

Sudden unintended acceleration“. Questa l’espressione usata dalla NHTSA per il presunto problema messo sotto inchiesta. Consiste nell’improvvisa accelerazione del veicolo senza che il guidatore abbia schiacciato sul pedale dell’acceleratore. Un malfunzionamento che avrebbe causato molti incidenti. Tra cui uno rimasto famoso, che ha coinvolto una coppia cinese finita in un fiume senza riuscire a controllare il Model S.

Un’altra immagine dell’incidente cinese, con i passeggeri in attesa dei soccorsi.

L’Office of Defects Investigation (ODI) della NHTSA ha fatto sapere ora di avere ricevuto 127 reclami, con 110 incidenti, di cui 52 con feriti. I tecnici dell’ente federale ora esamineranno le auto incidentate e si confronteranno con i tecnici di Tesla, che dovranno fornire tutta la documentazione in loro possesso. Sarà poi il board della NHTSA a decidere se imporre interventi correttivi ed eventuali sanzioni.

L’Ente Federale USA per la sicurezza stradale ha aperto il fascicolo

I media americani hanno accolto la notizia con atteggiamenti diversi. Alcuni quotidiani l’hanno riportata con grande enfasi. Mentre Electrek, sito molto attento alle vicende Tesla, ritiene che gli incidenti siano dovuti all’impreparazione dei conducenti a guidare auto con accelerazioni così potenti. Ma ecco il comunicato rilasciato dalla NHTSA (qui il sito):

Il 19 dicembre 2019 l’Office of Defects Investigation ha ricevuto via e-mail una petizione richiedente un’investigazione su casi di asserite accelerazioni involontarie. Riguardanti veicoli Model S produzione 2012-2019, Model X produzione 2016-2019 e Model 3 produzione 2018-2019. A supporto del loro reclamo i ricorrenti hanno citato 127 casi che coinvolgono 123 vetture. Con 110 incidenti e 52 feriti. Una copia del reclamo sarà inserita  nel nostro registro pubblico. E sarà l’ODI a valutare gli elementi riportati per stabilire se il ricorso sarà accolto o respinto. Se il reclamo verrà accolto, si aprirà un’inchiesta vera e propria. Se respinto, se ne darà notizia sul Registro Federale.

 

 

 

 

 

 

 

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