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A Berlino in 500e, Stefano racconta / Viaggi lunghi in EV-2

Rifornimento della 500e : con temperature sottozero nella Ionity del Brennero ha ricaricato a 44kW fino ad oltre l'80%, un buon risultato.

A Berlino in 500e da Treviso: Stefano aveva chiesto consigli alla community di Vaielettrico prima di affrontare un viaggio così lungo. Ora di dice com’è andata. 

                                          di Stefano Giraldo

“Questo è il resoconto del viaggio Treviso-Berlino in Fiat 500e Icon. Siamo arrivati a Berlino e ci siamo arrivati molto meglio di quanto pensassimo. Grazie per i consigli e lo spazio che mi avete dedicato, da ogni discussione nasce sempre uno stimolo per apprendere qualcosa. E spesso articoli e commenti nascondono piccole perle che risolvono grandi dubbi..

A Berlino in 500e / Ricariche con le app di NextCharge e ABRP

Abbiamo preferito spezzare il viaggio, come era ovvio visti i tempi di guida, la velocità massima un po più bassa dei limiti di legge e le numerose ricariche necessarie. Perciò abbiamo prenotato un albergo a Monaco per poi ripartire il giorno dopo. Va da sé che non avevamo un orario preciso di partenza e tantomeno di arrivo a Berlino, pertanto partivamo da una situazione più rilassata. Abbiamo utilizzato solo ed esclusivamente la tessera e l’app NextCharge per le ricariche e l’app ABRP con il filtro attivato sulle colonne compatibili con la nostra tessera. Anzi, ne approfitto per ringraziare Gianluca che ha consigliato tutti i fornitori giusti ed effettivamente non abbiamo avuto alcun problema oltre confine nazionale. L’unica colonna non funzionante è stata una Enel X nei pressi di Cortina, ma abbiamo risolto arrivando comodamente alla successiva. Per il resto abbiamo sempre usato colonne Fast di EnBW, Allego, E-On e Ionity oltre alle EnelX in Italia.

La 500e in ricarica a Monaco, con tappa per il pernottamento.

A Berlino in 500e / Per prudenza mai sceso sotto il 50%

Un resoconto di ogni colonnina e fermata non è utile in questo momento, perché il comune denominatore è il seguente: niente da segnalare. Tutto funziona e sempre. Sono conscio della mia inesperienza nei viaggi lunghi e questa è la prima pianificazione un pò impegnativa, ma già ora ci sentiamo più sicuri nel caricare presso fornitori sconosciuti. In ogni caso mi sono posto dei limiti e delle strategie un pò più stringenti di quanto consigliato. Mai scendere sotto il 30% di carica e caricare almeno fino a 90% per poter usare il 60% della batteria… E, non ultimo, ingannare ABRP dicendogli che avevo caricato il 15% in meno (ossia il 75%) facendogli ricalcolare dopo ogni sosta percorso e tappe. Sono stato conservativo e prudente, di conseguenza è ovvio che abbiamo fatto molte soste. È altrettanto ovvio che ce lo potevamo permettere come tempo. Ma questo ha contribuito a rendere il viaggio meno pesante rispetto a quelli fatti in precedenza dove i 1.000 km li abbiamo fatti in 15 ore. Comprese soste rifornimento e pause pranzo/cena.

Il display di una stazione Ionity durante la ricarica della 500e.

7 consigli utili a chi si avvicina all’elettrico

Riepilogo le mie 7 considerazioni: spero interessino a chi si avvicina a questo mondo:
1-  Il viaggio elettrico è alla portata di tutti, anche con auto piccole. Soprattutto fuori Italia, dove la presenza di colonnine di qualsiasi formato e potenza è panorama quasi comune. E qui a Berlino non abbiamo ancora visto posti auto riservati alle ricariche occupati da auto termiche in parcheggio selvaggio.
2 La 500e non è adatta a viaggi lunghi, si sa, ma è stata una piacevole e affidabile esperienza. L’elettrica risponde bene e sempre, è snella e veloce e ti toglie d’impaccio quando hai bisogno di ripresa o per un sorpasso. Praticamente fino alla velocità massima, auto-limitata a 150km/h. È così con la piccola Fiat, figurarsi con le altre più performanti.3 3 – Le ricariche si fanno con le tessere che si ricaricano con carta di credito o bancomat direttamente dall’App del fornitore. Non si paga alla colonnina con le App come ho visto fare, ma si appoggia la tessera sul lettore RFID. Banalmente si avvicina la tessera alla colonna Fast, si riceve l’ok a schermo e si collega il cavo. Se invece siete alle colonne in AC (relativamente lente) e collegate il vostro cavo in dotazione, prima si inserisce il cavo nell’auto, poi nella colonna. Poi si attiva la ricarica appoggiando la tessera. Fine.

SPIRITO d’AVVENTURA / La 500 e di Stefano  stipata all’inverosimile per un viaggio di oltre 1.050 km, da Treviso fino all’estremo Nord della Germania.

Vuoi fare viaggi lunghi? Serve un po’ di spirito d’avventura…

4 –  La tessera deve sempre avere un minimo di ricarica, diciamo 20 euro, per permettere al sistema di erogare corrente. Se il credito è troppo basso, rischi che non parta (informazione ricevuta dal servizio tecnico di BeCharge in Italia in altre esperienze). 

5 – L’elettrica non è per tutti come prezzo di acquisto. Inoltre molte persone vivono in città dove si è obbligati a caricare per strada ad un prezzo che abbatte la convenienza della ricarica casalinga. Ma la situazione è destinata a migliorare. Sia per il calo dei costi di acquisto, sia per i già bassi costi di manutenzione che per l’aumento di disponibilità di colonnine. Il prezzo dell’energia è un’incognita, ma non lo è anche quello della benzina?
6 – Per viaggi così lunghi ha ragione chi suggerisce spirito di avventura, ma vi garantisco  è quasi alla portata di tutti. Serve un minimo di scaltrezza con l’uso di App e sistemi di ricarica. Per quanto mi riguarda il viaggio è stato un successo e tanto basta.
7 – La realtà è che l’infrastruttura c’è già e cresce veloce. Tra pochi anni il parco auto sarà elettrico e sarà normale averla. Le nostre attuali sembreranno prototipi obsoleti.

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