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40 euro a ricarica in un Destination Charger, possibile?

40 euro a ricarica in un Destination Charger Tesla in Alto Adige, possibile? È capitato a Mara, una lettrice, rimasta evidentemente spiazzata. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

40 euro a ricarica in Alto Adige: ognuno fa i prezzi che vuole o c’è un regolamento?

“Mi chiamo Mara e stavo leggendo un articolo sul vostro sito per le ricariche in hotel Destination Charger. Avrei una domanda… ho soggiornato in un hotel Destination Charger Tesla in Alto Adige, mi hanno chiesto 40 euro a ricarica, possibile? C’è un regolamento o ognuno lo gestisce come vuole? Grazie, cordiali salutiMara Brunelli

È il gestore, non Tesla, a decidere il tipo di tariffa e l’importo

Risposta. I Destination Charger sono ricariche in corrente alternata che già da diversi anni Tesla ha studiato per hotel, ristoranti e parcheggi coperti.
Vengono acquistate e gestite direttamente dai titolari di queste strutture commerciali, che poi decidono liberamente che tariffe applicare. C’è chi propone un prezzo a consumo, in base al numero di kWh prelevati, e chi invece applica una tariffa a forfait, come nel caso della nostra lettrice.
E c’è anche chi (ma sono sempre meno, con quel che costa l’energia…) omaggia la ricarica, come misura promozionale. A nostro modesto parere, la tariffa a consumo è la più appropriata e trasparente, ma ovviamente dev’essere fissata in base a criteri di equità. Con una certezza: questo tipo di ricarica è estremamente comodo, utilizzando i tempi morti che comunque ci sarebbero durante un viaggio.

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