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Wallbox in condominio: i diritti e i rischi

wallbox in condominio

Gli eterni dilemmi per installare una wallbox in condominio: Roberto medita di procedere a sue spese nel posteggio comune;  Carlo ce l’ha fatta, ma è terrorizzato dal rischio incendio.  Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it

Wallbox in condominio/posso installarla a mie spese nel cortile condiviso?

Il condominio in cui abito dispone di un parcheggio all’aperto a disposizione di tutti i condòmini, senza regole di rotazione. Ho proposto all’Amministratore di usufruire del bonus wallbox per installare una o più colonnine di ricarica a disposizione di tutti, magari con l’utilizzo di tessere RFID per contabilizzare i consumi, ma non mi ha ancora risposto al momento.
In una situazione come quella descritta come posso fare per ottenere l’installazione di una o più colonnine condominiali oltre che cercare di sensibilizzare l’Amministratore? Immagino che, ovviamente, non avendo un posto di proprietà non possa procedere io in autonomia a mie spese (con approvazione dell’Assemblea) ad attrezzarne uno di quelli comuni con una colonnina. Roberto Palermo

Sì, le basta l’ok dell’Assemblea…

Risposta-Se ha l’approvazione dell’Assemblea condominiale nulla le impedisce di installare una wallbox a sue spese nel parcheggio comune. Non potrà pretendere che il poso auto le sia sempre riservato, ma potrà concordare la disponibilità di uno slot temporale per effettuare la ricarica.

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Se in futuro un altro condomino acquisterà a sua vota un’auto elettrica, potrà chiedere di partecipare alla spesa per l’installazione e condividere i osti di ricarica. Dovrà quindi optare per una wallbox attivabile con App o carta RFID solo da lei e dall’eventuale nuovo utente e con una funzionalità di contabilizzazione dei kW prelevati.

Wallbox in condominio/ Installata a norma, ma se scoppia un incendio?

Ecco la mia situazione:  
– entro in possesso a giugno 23 di una Toyota RAV4 plug-in nuova (batteria da 18kw),
– entro in possesso a luglio 23 di una Fiat 500E usata con 12.300 km all’attivo e batteria da 42 kw ritirata da concessionario locale,
– per i primi mesi utilizzo il cosiddetto “carichino” in dotazione alle vetture per la ricarica che effettuo in box di proprietà in un condominio,
– ad ottobre 23 entra in funzione, oltre al fotovoltaico condominiale, anche l’impianto fotovoltaico mio privato con la potenza di 3,01 kw (oltre ai 4,5 kw del contratto forniti da operatore locale)
– a dicembre 23, non senza difficoltà, installo a cura della stessa ditta che ha installato gli impianti descritti, una wallbox monofase con potenza max di 7,5 kw.

Il vano box interrato è sottoposto alla CPI, quindi con pulsante di sgancio della corrente su tutti i box oltre che sulle parti comuni, quindi anche la wallbox ne sarebbe interessata in caso di sgancio.

Una Tesla distrutta da un incendio durante la ricarica in Norvegia, episodio accaduto nel 2016.

Se penso al fuoco in garage non dormo più alla notte

“Sul mio box ho applicato la cartellonista come richiesto dalla Circolare 05/11/2018 n°2 dei VF “Linee guida per l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici”, installando nel box stesso un estintore per impianti elettrici della capacità di 3 kg certificato M.E.D. 96/98/EC e CE 0029 – EN3. Sono in possesso delle dichiarazioni di conformità della wallbox come delle lavorazioni di installazione “alle regole dell’arte” da parte dell’installatore.

Mi pare che per quanto fatto io sia a posto sotto il profilo documentale in relazione alle disposizioni vigenti.

Tuttavia cosa succede e di chi sarebbero le responsabilità nel caso di incendio della vettura all’interno del box alla luce di tutte le difficoltà che leggo in merito allo spegnimento di una vettura elettrica? Quantità di acqua da utilizzare, interessamento dei box adiacenti e comunque di tutto il vano box condominiale, ecc. ecc.?

Non ci voglio pensare sennò non dormo la notte oltre ad avere un danno economico per me difficile se non impossibile da sostenere al verificarsi di questo caso nefasto.

PS: cosa rischio con la carica al 100%?

Grazie per il tempo che mi vorrà dedicare e complimenti per la vostra attività che seguo assiduamente.

P.S.: le vetture sono state entrambe sempre caricate o con il “carichino” oppure con wallbox quindi con potenze decisamente molto basse e MAI con ricariche rapide; a tal proposito vi chiedo: è corretto con questo tipo di ricariche a bassa potenza portare al 100% le batterie o si danneggiano precocemente? La prescrizione che leggo da più parti della ricarica consigliata dal 20 al 80% vale solo per le ricariche FAST?. Carlo Boaretto

Tutto a norma: copre l’assicurazione

Risposta-Se l’impianto di ricarica è a norma, come garantisce lei, la sua polizza assicurativa sulla casa la mette già al riparo da ogni problema. In base alle disposizioni dei Vigili del Fuoco, infatti, l’auto elettrica non rappresenta un fattore di rischio aggiuntivo.

La ricarica al 100% non è tabù, però…

Quanto alle modalità di ricarica delle sue auto, il ricorso alla Fast non è un problema se non è la modalità esclusiva o prevalente.

Anche oltrepassare il range di carica consigliato 20-80% non danneggia la batteria se non è troppo frequente e, soprattutto, se la batteria non resta a lungo inutilizzata in uno stato di carica troppo basso o troppo alto. Ricaricando sistematicamente di notte con wallbox sarebbe consigliabile però restare entro i limiti di sicurezza, tranne che alla vigilia di viaggi a medio-lungo raggio.

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