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Via libera al passaporto delle batterie: tutti i dati in un Qr Code

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Il Parlamento europeo di Strasburgo ha approvato in via definitiva l’introduzione di un “passaporto” per le batterie. Si tratta di un documento che dovrà accompagnare tutte le batterie per autotrazione vendute in Europa.

Approvazione “bulgara” al Parlamento Ue

La legge che istituisce il “passaporto” delle batterie è stata approvata quasi all’unanimità:  587 voti favorevoli, 9 contrari e 20 astenutiè. E’ frutto di uno studio prodotto da Battery Alliance. Conterrà i dati sulla provenienza delle materie prime, con particolare attenzione alla percentuale di materiali riciclati, la cui quota dovrà progressivamente salire nei prossimi anni. Quantificherà anche le  emissioni create in fase di produzione e fino allo smaltimento. L’obiettivo è allungare il loro ciclo di vita  e aumentarne sostenibilità e affidabilità. Si applicherà alle batterie per vetture elettriche e mezzi leggeri a due ruote tre e quattro ruote, comprese le e-bike, nonchè alle batterie industriali con una capacità superiore a 2 kWh.

Luogo di nascita, materiali, emissioni e prestazioni

Le informazioni nel passaporto delle batterie riguarderanno vari ambiti. Si va dai dati sul modello, al luogo dello stabilimento di fabbricazione passando per le informazioni amministrative del fabbricante e ovviamente l’impronta di carbonio. Per la precisione, essa è “calcolata come kg di biossido di carbonio equivalente per un kWh dell’energia totale fornita dalla batteria durante la sua vita utile prevista”.

E dopo il 2027, le batterie delle auto elettriche non dovranno superare un limite di carbon footprint per poter essere commercializzate in Europa.

Regole ferree su ritiro e riciclo dei materiali

L’Europa vuole anche rafforzare la raccolta delle batterie usate. Se questo è già obbligatorio per le auto, il tasso di raccolta sarà aumentato anche per biciclette e scooter (51% entro il 2028 e 61% entro il 2031).
Assemblaggio di batterie nello stabilimento Audi di Bruxelles (Credit foto: Audi AG).

Inoltre, l’Europa fissa livelli minimi di materiali recuperati da  batterie esauste  da riutilizzare: 50% per il litio entro il 2027 e 80% entro il 2031; e 90% entro il 2027 e 95% entro il 2031 per cobalto, rame, piombo e nichel.

Le nuove batterie dovranno quindi avere un tasso minimo di materiali riciclati. Ad esempio, questo sarà del 6% per il litio otto anni dopo l’entrata in vigore del testo e del 12% tredici anni dopo tale entrata in vigore.

Il passaporto sarà allegato alle batterie sotto forma di QR Code e permetterà  al guidatore di avere anche informazioni precise sulle caratteristiche (capacità, prestazioni, composizione, ecc.).

Il prossimo passo sarà l’approvazione formale da parte del Consiglio Europeo. Infine, con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale UE il regolamento entrerà a regime.

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