Smart #1 apre gli ordini della Launch Edition – l’Alfa MiTo rinasce elettrica – Le batterie Tesla libere da nichel e cobalto – Ford sfida Musk: settimana in 4 flash
Smart #1: via alle prenotazioni della launch edition (150 pezzi per l’Italia)
Nuova Smart #1, via alle prenotazioni della launch edition, disponibile in soli 1.000 esemplari in tutta Europa, di cui 150 destinati al mercato italiano. Il pre-ordine andrà poi confermato al momento della pubblicazione dei listini, prevista per settembre. Per le consegne della Smart #1 launch edition bisognerà, invece, attendere febbraio 2023. Con la #1 la Smart esce dal filone tradizionale delle microcar: qui parliamo di un Suv con motore 200 kW con 343 Nm di coppia. Anche l’autonomia si colloca in un range abbastanza elevato, fino a 440 km (WLTP), grazie a 66 kWh di batterie, con ricarica in AC fino a 22 kW e in DC fino a 150.
Con questa seconda opzione si passa dal 10% all’80% in meno di 30 minuti, con potenza di ricarica media di 92 kW. I due partner che si dividono il controllo di Smart si sono spartiti i compiti: Geely fornisce piattaforma, design della batteria, azionamento elettrico e produzione (in Cina). Mercedes firma il design.
Smart #1 e…/ L’Alfa MiTo rinasce elettrica
Tra I tanti modelli elettrici in arrivo nel gruppo Stellantis viene data ormai per certa la “rinascita” dell’Alfa Romeo MiTo. L’originale a benzina risale al 2008, quando a capo del marchio del Biscione c’era l’attuale n.1 di Renault, Luca De Meo. La produzione cessò poi nel 2019, senza che la piccola Alfa avesse mai riscosso risultati di vendita accettabili. Ora però si parla di un nuovo modello che sfrutti le sinergie con altri marchi del colosso guidato da Carlos Tavares. Secondo la testa inglese AUTOCAR, le piattaforme tecniche possibili sono quelle della Fiat 500e o (più probabile) quella della Peugeot e-208. Quel che è certo è che la nuova MiTo avrà le 5 porte. Proprio il disporre solo della versione a tre è stato uno del fattori che hanno tarpato le ali alla MiTo originale.
Batterie Tesla meno dipendenti da nichel e cobalto
Tesla prosegue nella strategia di affrancarsi dalla dipendenza di nichel e cobalto per la produzione delle batterie. E conferma che nel primo trimestre 2022 quasi la metà delle celle sono state prodotte con tecnologia LFP (Litio-Ferro-Fosfato). Le LFP sono considerate più economiche e sicure, ma con meno densità di energia e quindi autonomia inferiore. “La diversificazione dei prodotti chimici delle batterie è fondamentale per la crescita della capacità a lungo termine”, scrive Tesla, “per ottimizzare meglio i prodotti per i vari casi d’uso ed espandere la base di fornitori. È il motivo per cui quasi la metà dei veicoli Tesla prodotti nel primo trimestre era dotata di una batteria al litio ferro fosfato (LFP), priva di nichel o cobalto. Attualmente, le LFP sono utilizzate nella maggior parte dei nostri prodotti della gamma Standard, nonché nelle applicazioni commerciali di accumulo di energia“. Tesla assicura comunque che con le LFP è possibile raggiungere i 430 km di range secondo lo standard EPA, più restrittivo dell WLTP in uso in Europa.
Attenta Tesla, tra un po’ ti prendo: parola di Ford
Non è solo Volkswagen ad essere convinta di potere presto superare Tesla quanto a leadership mondiale nella vendita di auto elettriche. Il sorpasso è anche nei piani di Jim Farley, numero uno del gruppo Ford, e potrebbe avvenire nel 2026, quando l’azienda di Deaborn supererà i 2 milioni di EV prodotte. Anche se per quell’epoca Tesla, che già quest’anno supererà quota un milione, potrebbe essere su livelli ben più elevati. “Abbiamo in programma di sfidare Tesla e tutti coloro che riusciranno a diventare il principale produttore di veicoli elettrici al mondo”, ha detto Farley durante un evento di lancio della produzione del pick-up elettrico F-150 Lightning. “È qualcosa a cui nessuno avrebbe creduto solo due anni fa da parte nostra. Ora guarderanno questo pick-up si ricrederanno“.