Home VaiEnergy Siemens torna in utile: l’eolico europeo ha un’arma in più contro la...

Siemens torna in utile: l’eolico europeo ha un’arma in più contro la Cina

1

Siemens Energy ha festeggiato alla Borsa di Francoforte il ritorno all’utile nel 2024 e ha rivisto al rialzo gli obiettivi a medio termine. Una buona notizia per il settore eolico europeo. Grazie alla controllata spagnola Gamesa, Siemens è uno dei leader della tecnologia a livello continentale assieme alla danese Vestas.

Da elemento di debolezza a punto di forza. I dati finanziari comunicati al mercato dal gruppo Siemens Energy sono una notizia più che positiva per le rinnovabili europee. Dopo il crollo del 2023, la società tedesca torna al profitto e soprattutto rivede gli obiettivi al rialzo. Un bene per il rilancio del settore eolico nel Vecchio Continente. In particolare, per l’installazione di nuovi impianti off shore.

La crisi legata al caro prezzi delle materie prime e agli alti tassi di interesse che hanno caratterizzato il biennio 2022-23 potrebbe essere definitivamente alle spalle. E’ vero che i dati positivi annunciati dalla società tedesca sono dovuti anche agli ordini nel settore del gas, delle reti e dell’efficientamento. Ma anche la controllata Gamesa, che aveva mandato in rosso i conto del 2023, ha fatto la sua parte.

A dimostrazione di come la domanda delle “pale” eoliche ha invertito la tendenza. Il che è un bene per l’Europa che in questo modo potrà contare su Siemens – oltre che su Vestas – per controbilanciare l’invasione dei prodotti cinesi. I quali, al momento dominano buona parte del mercato globale degli aerogeneratori

Il ritorno all’utile di Siemens energy aiuterà il settore dell’eolico nel Vecchio Continente a diminuire la dipendenza dai prodotti cinesi

Proprio il miglioramento della situazione della filiale Siemens Gamesa nel settore eolico, in precedenza in perdita, ha determinato il rilancio del conto economico. Per il 2024, Siemens Energy ha dichiarato di aver raggiunto tutti i propri obiettivi, con ordini in crescita dello 0,9% e ricavi in ​​aumento del 12,8%, toccando i 34,5 miliardi di euro. L’utile netto si è attestato a 1,33 miliardi di euro, un netto miglioramento rispetto alla perdita di 4,6 miliardi dell’anno precedente.

Nel quarto trimestre, Siemens Energy ha registrato ordini superiori alle attese (15 miliardi di euro, +42%), mentre i ricavi sono saliti dal 17% a 9,7 miliardi. Anche per il 2025 si assisterà a una crescita dei ricavi dell’8-10% e un margine di profitto compreso tra il 3% e il 5%. Entro il 2028, Siemens punta a una crescita annuale con una cifra alta o doppia bassa e un margine di profitto tra il 10% e il 12%, riflettendo la sua posizione di leader nella transizione energetica.

– Iscriviti  alla nostra newsletter e al nostro canale YouTube

Apri commenti

1 COMMENTO

  1. idea approssimata dei costi di investimento in Europa/Italia:

    >> 900 euro/kw-potenza – costo turbina eolica europea
    (dato di una anno fa, forse ora sarà sceso leggermente?)

    >> 1300-1600 euro/kw-potenza – turbina EU + installazione su terra completa,
    anche pratiche burocratiche, lavori accessori, costi futuro ripristino, cabina di trasformazione, etc; capacity-factor (potenza media annua/potenza nominale) su terra in Italia circa 25% con le turbine recenti (era 13% con le prime turbine di una volta)

    >> 2400-3000 euro/kw-potenza – turbina EU + installazione in mare,
    su piloni fissi in aque basse (2400e) oppure (3000e) su piloni fissi al limite massimo di profondità (circa 60 metri) o con installazioni galleggianti (oltre 60 metri)
    con capacity-factor in mare in italia circa 33% (siti migliori 36%)

    >> 300 euro/kw-potenza – costo turbina eolica cinese

    come tutte le tecnologie energetiche e non, in Cina costano meno (da tener presente quando si fanno raffronti), penso per minore costo del lavoro, minore costo infrastrutture, economie di scala e di grossi investimenti

    nel 2024 ci sono state le prime tensioni con costruttori europei, perchè alcuni progetti europei hanno per la prima volta ordinato turbine Cinesi, ma pare che sia comunque necessario perchè i costruttori europei non riescono a stare dietro al numero di richieste, insomma pare ci sia mercato per tutti

Rispondi