Metron: la stazione di ricarica che in realtà è un cavo, un prodotto innovativo. Siamo abituati a pensare alle wall-box come a “scatole” da appendere a parete. Impensabili da smontare e portare con sé, non così versatili da interfacciarsi con sorgenti diverse (prese industriali, schuko etc.). La slovena, Metron Institute mette sul mercato la prima stazione di ricarica portatile integrata in un cavo.
Metron: zero scatole nel cavo, gestione nella spina
A prima vista potremmo tranquillamente scambiarlo per un semplice cavo. Ma la realtà è diversa. Si tratta di una vera e propria stazione di ricarica, dove tutta l’elettronica di gestione è integrata nella spina Type 2. E non ci sono quindi pesanti e ingombranti “scatole” lungo il cavo. Lo stesso è fornibile in abbinamento a diversi tipi di adattatore: per le varie prese industriali o per la semplice presa schuko. Tre i modelli disponibili: PC03, 16A monofase, regolabile da 6A a 16A (1,4 a 3,7 kW); PC04, 32A monofase, regolabile da 6A a 32A (1,4 a 7,4 kW), PC05, 3X16A trifase, da 6A a 16A (da 4,1 a 11 kW). Il funzionamento è semplice. Attraverso un pulsante sulla spina Type 2, si può regolare la potenza di ricarica, sia prima che durante la ricarica stessa. Basta premere e tenere premuto il pulsante e l’indicatore LED si spegne. Dopo 5 secondi, l’indicatore LED inizia a lampeggiare lentamente. Il rilascio del tasto dopo un certo numero di lampeggi determina la potenza di ricarica.
Scelta tra tre modelli e (quasi) infinite combinazioni…
Metron, la stazione di ricarica che ti fa saltare le Fast
La stazione di Metron è leggera e poco ingombrante, al punto da poter essere tranquillamente riposta nella tasca posteriore di uno dei sedili anteriori. Senza occupare quindi prezioso posto utile nel bagagliaio. Dispongo della mia Metron da 4 settimane. In già più di un’occasione mi sono ritrovato a poterne trarre un vantaggio non trascurabile. Scrivo spesso che quando possibile è consigliabile approfittare dei momenti di fermo dell’auto per ricaricarla. Ma non sempre c’è la disponibilità di una wallbox o di una colonnina dove ci fermiamo a lungo. E così alle volte, anche quando lasciamo l’auto parcheggiata per molte ore non possiamo ricaricare, e siamo costretti a una successiva sosta (seppure breve) a una fast sulla via del rientro. Grazie alla mia Metron e alla cortesia di un’azienda cliente (ma non dotata di wallbox di ricarica) che mi è capitato di visitare per lavoro, ho potuto ottimizzare i miei tempi di percorrenza, annullando le soste per la ricarica.