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Mercedes EQS 450+ alla prova Stelvio

Mercedes EQS 450+ alla prova Stelvio! Abbiamo messo alla prova l’ammiraglia elettrica tedesca nella versione con la maggior autonomia: 784 km WLTP. Ma non in autostrada. L’abbiamo portato tra le Alpi del Trentino Alto Adige, fino al passo dello Stelvio. Oltre 2700 metri di dislivello e ritorno. Articolo + VIDEO.

Mercedes EQS 450+: test di 500 km con salita vera

Mercedes EQS 450+ alla prova Stelvio! È qui che ho voluto portare l’ammiraglia elettrica di Stoccarda. Fuori dalla sua comfort zone. In un percorso che metterebbe in difficoltà moltissime auto, termiche o elettriche che siano. Da Riva del Garda al Passo dello Stelvio, poi a Bressanone e di nuovo a Riva. Poco meno di 500 km per saggiare le doti di efficienza, maneggevolezza, consumo e guidabilità di un’auto che ha come ecosistema naturale l’autostrada. E, lo dico subito, riesce a stupire anche qui. In questa versione 450+ la EQS è l’elettrica con la maggiore autonomia (784 km WLTP). Tutti sappiamo ormai che i km “reali” vanno poi stimati sul campo. In questo test metto sotto stress l’auto per capire fino dove ci si può spingere, portando un’elettrica da due tonnellate e mezza fino a oltre 2.750 metri di altitudine. Riscendendo fino a 260 m. (Bolzano), risalendo a quota 600 (Bressanone) e riscendendo a circa 60 m. (Riva del Garda). Su un percorso di autostrada e strade extraurbane, a metà maggio con temperature estive.

Nonostante la massa imponente, una lunghezza di 5,2 metri e un passo di oltre 3 metri, EQS risulta molto agile alla guida, grazie al doppio asse sterzante

Mercedes EQS 450+: viaggi in 1° classe, consumi come in citycar

Appena a bordo ti rendi conto che siamo alla guida di un’ammiraglia con la A maiuscola. Autentica Luxury car, la Mercedes EQS. È sufficiente chiudere lo sportello elettroattuato per accorgersi di quanto lavoro sia stato fatto dai tecnici M per isolare acusticamente l’abitacolo. E basta percorrere i primi km per percepire quanto le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico siano efficaci nel filtrare le asperità dell’asfalto. Viaggi su una sorta di tappeto volante. A bordo di un’auto che nasconde agevolmente la massa, grazie ai 333 Cv del motore elettrico, sempre pronto. Grazie al doppio asse sterzante, che la rende più agile di una berlina media. Ma soprattutto, dopo qualche occhiata al contatore dei consumi, capisci di essere a bordo di un’auto di un altro livello. Consuma come una citycar. Nonostante tutto. Con l’enorme differenza data dal “serbatoio”: una batteria da 107,8 kWh netti (utilizzabili). Wow!

Da Riva del Garda a Naturno: consumo 19,8 kWh/100km

Dopo i primi 130 km, su strada extraurbana (40 km da Riva a Trento), autostrada (A22 fino a Bolzano) e superstrada (fino a Merano), il consumo medio è di 19,8 kWh/100km. Siamo saliti a circa 530 metri sul livello del mare, dai 60/70 metri iniziali. E lo abbiamo fatto, su questi 130 km, in un’ora e 49 minuti. Davvero non male. Sugli ultimi 25 km che ci conducono sulla cima del passo, apprezziamo silenziosità estrema di guida e grandissima agilità (grazie all’asse sterzante posteriore). Anche il motore risulta più che adeguato, anche su un percorso così impegnativo. Ma, bando alle ciance, non appena arrivati in vetta, verifichiamo il nostro consumo medio. A 188 km dalla partenza (in 3 ore e 13 minuti) la media è di 26,9 kWh/100km. Certo non bassa, ma da qui non possiamo che scendere. E si sa, in discesa, non solo non si consuma, ma si recupera...

Il recupero? Mercedes non lo mostra…

Ciò di cui ci rendiamo ben presto conto, scendendo dal passo, è che Mercedes, per qualche motivo, ha deciso di non mostrare il recupero. Dopo aver  azzerato il contatore parziale, iniziamo la discesa dal passo. E ci accorgiamo subito di come il consumo mostrato non sia negativo, come per molte altre elettriche. Compare semplicemente un consumo pari a zero. Sappiamo comunque che stiamo rigenerando la batteria. E attendiamo il momento in cui l’auto mostrerà che ricominciamo a consumare. Siamo giunti in vetta con il 48% di SOC e, scendendo, la batteria si sta ricaricando. Siamo ansiosi di vedere quanto. Notiamo subito che l’auto, nonostante la forte pendenza, non necessita mai di utilizzare le pinze freno. La decelerazione prodotta dalla rigenerazione è molto più che sufficiente a rallentare quanto basta. E quindi tutta l’energia necessaria a farlo viene reimmagazzinata in batteria. Il risultato?

Dalla discesa dello Stelvio energia per arrivare quasi a Bressanone!

Semplicemente straordinario. Oltre 110 km percorsi grazie all’energia generata dalla discesa dal passo dello Stelvio. Se fossimo partiti completamente scarichi dalla cima, saremmo potuti arrivare a circa 20 km da Bressanone prima di avere bisogno di fermarci per una ricarica. Potenza della rigenerazione. All’arrivo a Bressanone (Novacella), dopo 334 km percorsi, la media di consumo è di 17,6 kWh/100km. Stato di carica della batteria: 40%. Breve commissione prima di andare a cena, 37%. Dopo cena, riparto alla volta di casa. Mancano 150 km alla destinazione finale. Li copro con agilità. E arrivo a Riva del Garda con il 17% di batteria. Dopo 485 km percorsi (partito con il 95% di batteria) l’auto sarebbe in grado di percorrere altri 130 km. Il bilancio è naturalmente molto positivo. Anche con un utilizzo così intenso e sfidante, fai davvero tanti tanti km. Consumi molto poco, e disponi di una quantità di energia notevole. Davvero un mix interessante

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