La BP, una delle sette sorelle del petrolio, è convinta che le stazioni di ricarica ad alta potenza stanno per diventare più redditizie dei distributori di benzina. L’ha detto alla Reuters Emma Delaney, responsabile clienti e prodotti di BP
La BP: la richiesta cresce, saranno più profittevoli dal 2025
Fermi tutti: a parlare non è un’associazione ambientalista, ma una top manager della famosa British Petroleum. E dice, papale papale papale, che la sua azienda vuole allontanarsi dal petrolio e accelerare le operazioni nei mercati dell’energia e delle ricariche. Quest’ultimo business è stato per anni in perdita, richiedendo forti investimenti iniziali, e la Delaney prevede che non diventerà redditizio prima del 2025. Ma già ora le stazioni ultra-fast di BP come conto economico si avvicinano ai distributori di benzina. “Se penso a un pieno di carburante rispetto a una ricarica rapida, ci stiamo avvicinando a un punto in cui i fondamentali aziendali sulla ricarica rapida sono migliori“, ha spiegato alla Reuters. Questo grazie alla crescente domanda, sia in Gran Bretagna che in Europa. Recentemente la BP ha rivelato che le vendite di elettricità per la ricarica sono salite del 45% nel terzo trimestre del 2021, rispetto al trimestre precedente.
Nessun investimento nelle ricariche lente AC
Tra i grandi concorrenti di BP, Shell e Total sono quelli che stanno investendo più massicciamente nella ricarica. Ma anche l’Eni recentemente ha battuto un colpo con l’acquisto di BE Charge, proprietaria della seconda rete più importante in Italia dopo quella di Enel X. La BP, dal canto suo, ha in programma di portare il proprio network a 70.000 punti di ricarica entro il 2030, dagli 11.000 attuali. “Nel complesso, vediamo un’enorme opportunità nella tariffazione rapida per consumatori e aziende, nonché per i servizi di flotta più in generale. È è qui che vediamo la crescita e dove vediamo i margini“, ha spiegato la dirigente BP alla Reuters. BP, a differenza dei concorrenti, non crede nelle ricariche lente in AC e si sta concentrando sulla tecnologia di ricarica rapida e ultra-veloce, da 50 kW in su. Una strategia che mira a portare nelle stazioni di servizio BP i clienti più danarosi, con inevitabili ricadute per coffee-shop e mini-market.