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Il capo della Volkswagen e Elon Musk, quasi amici

Foto ricordo dell'incontro tra il n.1 di Volkswagen Group, Herbert Diess, ed Elon Musk (a destra).

Il capo della Volkswagen e il patron di Tesla, Elon Musk. Tra i due è nata un’inaspettata amicizia, insolita nel mondo auto. Cementata da un altro incontro.

—– AGGIORNAMENTO all’articolo dell’8/8/2020 ———

Sul suo profilo Linkedin Herbert Diess ha rivelato di avere avuto da Musk anche la possibilità di provare la Tesla Model Y. Con lui il direttore tecnico della Volskswagen. Ecco le sue impressioni: “Naturalmente ho anche testato una Tesla Model Y conil mio collega Frank Welsch. Questa macchina è per noi in molti aspetti (non in tutti!) un riferimento. Per esperienza utente, up-datability, caratteristiche di guida, prestazioni dei modelli top di gamma, rete di ricarica, gamma. Grande vantaggio: il Model Y è stato  pensato come un’auto elettrica,  così come la ID.3. Molti dei nostri concorrenti utilizzano ancora le loro piattaforme ICE (nate per motori termici n.d.r). Il risultato: non stanno ottenendo le migliori auto elettriche“. Insomma: quel che gli ha piaciuto lo dice. Quel che non gli è garbato, no. Ma possiamo immaginarlo: le famose finiture, tanto care al made in Germany…

Il presidente Volkswagen Herbert Diess con il direttore tecnico Frank Welsch davanti alla Tesla Model Y provata.

Il capo della Volkswagen gli ha fatto provare la ID.3

Ogni volta che fa una capatina in Germania, il mitico Elon non manca di fare una visita al suo nuovo amico, Herbert Diess. Questa volta i due si sono visti nell’hangar Volkswagen dell’aeroporto di Braunschweig, vicino al quartier generale VW di Wolfsburg. Musk era reduce da un sopralluogo al cantiere della nuova fabbrica tedesca di Tesla in via ultimazione dopo gli intoppi iniziali. E Diess non ha perso l’occasione per fargli provare la nuova elettrica di casa, la ID.3, postando su Linkedin un filmato.

Elon Musk (in secondo piano) con Diess dopo avere provato la Volkswagen ID.3all’aeroporto di Braunswheig.

Nel video si sente il patron della Tesla si informa sulla capacità della batteria. E dire di voler provare l’accelerazione, definita “niente male in un’auto che non è sportiva“. Fuori c’è un tempaccio e Musk chiede se ci sono sistemi di assistenza alla guida. Affermativa la risposta, ovviamente. Il boss della VW  poi commenterà l’incontro con parole al miele: “Grazie per la visita, Elon! Spero che ti piaccia il video. È stato bello provare la ID.3 con te! Sei stato molto critico sulla coppia disponibile a velocità elevata. Ti ho risposto: “Non c’è bisogno di decollare – non è una macchina sportiva.” Per questo dovresti provare la nostra Porsche Taycan. In attesa del nostro prossimo incontro!“.

Due personaggi fuori dagli schemi (non solo Elon)

Come dicevamo, l’ottimo, dichiarato rapporto che c’è tra questi due personaggi è piuttosto insolito. Non accade mai che il boss di un’azienda dell’auto lodi in maniera esplicita i prodotti della concorrenza, come ha fatto più volte Diess per i Model Tesla. E come ha fatto ora Musk (anche se in modo più guardingo) con la ID.3. Ma si tratta di due top manager fuori dagli schemi, in un mondo già di suo fuori dagli schemi come l’elettrico.

La strana coppia durante il breve test: Elon Musk è al colante della nuova elettrica VW.

Su Musk e sulla sua controversa genialità sono stati scritti fiumi di inchiostro, inutile aggiungere altro. Ma anche il capo della Volkswagen è ben diverso dai soliti capi-azienda tedeschi: è un uomo molto diretto, che non ama i filtri dei suoi uffici-stampa. Comunica direttamente con un profilo Linkedin da cui ogni tanto parte anche qualche (garbato) siluro per qualcuno dei suoi. E continua a non nascondere la sua ammirazione per quel che ha fatto Tesla, partendo da zero nel non lontano 2003.

La ID.3 guidata brevemente da Musk all’aeroporto di Braunschweig, in Germania.

SECONDO NOI. Chissà che in un prossimo futuro i due non trovino il modo di collaborare. Ma più che amici, meglio parlare di quasi amici, come nel famoso film. Un po’ per il carattere non facile di Musk. Ma soprattutto perché, se i numeri di Tesla continueranno a crescere, qualche cliente all’Audi (e forse anche alla Porsche) potrebbe scappare via…

 

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