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Ho acquistato un’auto elettrica. Ma io pensavo che…

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Ho acquistato un’auto elettrica, ma… Può suonare strano a chi è abituato a ponderare l’acquisto di una macchina, ma c’è chi passa all’elettrico senza porsi troppe domande. Dando per scontati troppi aspetti e finendo per scontrarsi con la realtà dei fatti. A volte tornano indietro. Ed è un peccato, perché finiscono per trasformare in limiti i vantaggi, tirando fuori il peggio dall’elettrico. Sono i rischi che si nascondono dietro la scarsa informazione. E non è certo tutta colpa loro,

ho acquistato un'auto elettricaHo acquistato un’auto elettrica: sono contento, ma l’autonomia…

L’autonomia è il punto più controverso. I costruttori sanno che è un argomento di vendita molto importante. E cercano di comunicare il dato in modo aggressivo. Si tratta in genere del range omologato nel ciclo WLTP. Ovvero del consumo (rilevato, lo ricordo, a una media di 47 km/h!!) proiettato sulla capacità della batteria. Ora, chi si approccia all’acquisto di un’auto elettrica un po’ distrattamente pretende però che tale dato sia realistico sempre. In qualsiasi condizione di guida, ambientale, di carico, di velocità e di pendenza. Contro qualsiasi legge della fisica. Mi è capitato di sentire, da un dirigente che ha come auto aziendale un’elettrica, queste parole: “Eh, si! Carina quest’auto. Mi trovo bene. Ma col cavolo che fa 520 km! Chi vogliono prendere in giro? Ci sono andato a Firenze e ne fa scarsi 300.” A Firenze ci è andato con una VW ID.4, da Milano, in autostrada, a velocità costante di 130 km/h, con tre passeggeri e temperature vicine a zero. Per quale oscura ragione l’auto avrebbe dovuto fare oltre 500 km?

Il mio consiglio: valutate attentamente l’autonomia dell’auto che vi interessa, ma sulla base del vostro utilizzo. Il numerino della pubblicità è un dato solo indicativo!

ho acquistato un'auto elettricaHo acquistato un’auto elettrica: ma che noia ricaricare, col diesel…

Alcuni vorrebbero continuare ad utilizzare la propria auto elettrica come se si trattasse di una termica. Hanno la possibilità di ricaricarla a casa la notte, disponendo di un box  dotato di corrente. Spesso possono farlo mentre sono fuori a cena, o al supermercato. Ma finiscono per evitare tutte queste opzioni. E quando si ritrovano con la batteria al 10% vanno alla ricerca di una ultrafast. Ma poi si lamentano di doverla cercare, identificare, raggiungere e di dover attendere anche 20 o 30 minuti. “Eh, col diesel 5 minuti e ripartivo!“, dicono. “E poi, a questi prezzi, spendevo uguale per il gasolio!” Senza considerare che a casa l’energia è molto più economica e che, per chi è costretto a caricare spesso alle ultrafast, ci sono soluzioni per ottimizzare i costi. Senza riflettere peraltro, sul fatto che stanno facendo un utilizzo assurdo della loro auto. Ricaricando a casa, non dovrebbero preoccuparsi nemmeno di sapere dove siano le colonnine.

Il mio consiglio: l’auto elettrica non è un’auto termica. Potendo, non si porta mai o quasi mai a “rifornire”. Ma si ricarica quando sarebbe comunque ferma e inutilizzata. In più, nessuno ci obbliga a fare il pieno alla fast. Abituiamoci a ricaricare il necessario

ho acquistato un'auto elettricaMorale: nessuna auto va bene a tutti, dipende da…

In conclusione: nessuna auto è adatta a qualsiasi tipo di utente. Nessuna auto elettrica è adatta a qualsiasi tipo di utilizzo. Negli anni passati abbiamo sprecato tantissima energia. Abbiamo sperperato e continuiamo a farlo. Lo facciamo quando ci muoviamo a bordo di mezzi che sprecano i due terzi del carburante che bruciano. Ma alle volte, almeno al momento, non c’è alternativa. Altre volte però l’alternativa c’è. Ed è persino più economica, confortevole e divertente. Ma per capirlo serve un piccolo sforzo in più. Serve la voglia di non sprecare più energia. Di voler efficientare. Di voler ridurre la propria impronta ambientale. In che modo si può fare questo? Conoscendo a fondo gli strumenti che abbiamo a disposizione. E non dando mai nulla per scontato.


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253 COMMENTI

  1. Troppi commenti per intercettare l’argomento…. Qualcuno ha parlato dei 8000 euro e passa del costo del cambio batteria?!?! Altro che autonomia, ricarica ecc… Questa è la vera fregatura!!

    • 8.000,00 Euro per cambiare la batteria a quale auto? Perché il costo può essere anche molto più elevato se è per questo! Solo che non succede praticamente mai che si debba procedere alla sostituzione in blocco della batteria di un’auto elettrica. La vita della batteria supera quella dell’auto. Quindi questo non è un argomento.

  2. Lei si prenda pure la sua silenziosissima, performante, anonima e pericolosa auto elettrica. Faccia pure i 47 di media impiegando tre giorni per fare Milano Roma, con venti soste di ore per i rifornimenti, mentre io ci impiegheró 5 ore e senza soste, al massimo una o due per godermi cappuccino e brioche ed aperitivo con tramezzino e godendo come un riccio con la mia potente spider benzina 2.0 16 valvole, dal rombo pornografico ed esaltante, o con un altrettanto potente ma parsimonioso Turbo Diesel di ultima generazione. Rischi pure la sua vita con le accelerazioni da formula 1, impossibili da gestire per un comune mortale, ed in caso di sinistro le raccomando di non finire in un fossato con l’acqua, pena il rischio di rimanere folgorato da una scarica violentissima e mortale, se scenderà dalla vettura mentre diluvia o metterà disgraziatamente i piedi in acqua, se uno dei cavi ad alta tensione della sua splendida Tesla si sarà scoperto a causa del violento urto (lo sa che chi di mestiere guida i carri attrezzi per soccorso stradale, ha fatto corsi specifici dove spiegano che prima di recuperare un mezzo elettrico e prestare soccorso, debbono sincerarsi non vi sia pericolo di rimanere folgorati? Se lei è ferito ma i soccorritori rischiano la folgorazione, lei muore a bordo della sua performante ed economica auto ferro da stiro, che magari inizia ad incendiarsi e che non si spegne con comune acqua, che la folgorerebbe, e può bruciare per giorni. Bello morire bruciati vivi, vero?). E poi, vuole mettere la soddisfazione di vedere la propria termica riparata in 15 giorni con cifra accettabile, mentre la sua elettrica deve (per legge e questioni di sicurezza) rimanere per almeno 15 giorni parcheggiata in area riservata all’esterno dell’officina, perché potrebbe prendere fuoco anche dopo una settimana dal sinistro? E poi la riparazione le potrà costare come due endotermiche nuove, solamente per la sostituzione delle batterie. Endotermico a vita!

    • Troppe boiate, tutte insieme, per avere la forza di risponderle, Edmondo. Se qualche lettore ce la fa non possiamo che ringraziarlo.

    • No, mi unisco alla sintetica risposta di Massimo Degli Esposti: l’ambiente è prezioso ma anche il nostro tempo, dato che non è rinnovabile, usarlo per rispondere al Dizionario Enciclopedico Dei Luoghi Comuni No Voltaioli sarebbe davvero un enorme spreco di risorse.
      Io intanto continuo a percorrere l’equivalente (economico) di 180 km con un litro (pago la corrente 0,1€ al KW col quale percorro quasi 9 km) sulla mia “bara” che è in cima alla classifica MONDIALE di sicurezza, è elettrizzante, lei continui a documentarsi su Facebook.
      Buona vita.

    • qui di pornografico c’è solo la quantità di cazzate sparate da lei. Il suo commento è il perfetto decalogo stupidaggini tutt’altro che vere che si raccontano suolle auto elettriche per demonizzarle e convincere gli stolti come lei che diesel è bello!!!!
      Ad onor del vero se n’è dimenticate un paio per essere proprio completo quindi mi permetto di ricordargliele: le batterie dura al massimo 2 anni e l’elettrica inquina più del diesel perchè la corrente viene fatta tutta con il carbone….
      Mi raccomando al prossimo commento non si scordi d’inserire anche queste….

      intanto io ho già fatto 22K km con la mia M3 SR+ spendendo meno di 500 euro per il rifornimento andando sempre a velocità sul limite del codice della strada e facendo viaggi anche da 950 km con soste paragonabili al tempo perso da lei per il cappuccino e il tramezzino (90 minuti di soste per fare 950 km, cioè almeno 9 ore di strada pura se si rispetta la legge = limiti di velocità). Il rombo glielo lascio volentieri così potrà continuarci a farcisi le se… perchè all’atto pratico solo a quello serve. La mia auto è mille volte più gestibile della sua termica (qualunque essa sia) perchè questo è il rapporto di differenza della precisione d’intervento dei vari controlli elettronici (controllo di stabilità e di trazione in primis) che si ha fra un motore elettrico ed uno termico abbinato ad un baricentro così basso che qualsuiasi termica se lo può solo sognare… Anche un neopatentato non avrebbe alcuna difficoltà a gestirne coppia ed accelerazione e solo una persona che non è mai salita su di un auto elettrica può pensare il contrario. In caso di sinistro le auguro a lei che l’auto non si incendi dato il carburante che si porta dietro…. ah già esistono le valvole automatiche che all’impatto chiudono ermeticamente il serbatoio impedendo che il suo contenuto fuoriesca incendiandosi… che stupidi gli ingegneri delle auto elettriche a non mettere dei semplici fusibili che fanno altrettanto con la batteria….. Ops… Guarda un pò che strano ci hanno pensato… I vigili del fuoco hanno istruzioni di accertarsi che non ci sia pericolo di folgorazione come da sempre con le termiche si devono accertare che non ci sia pericolo di incendio e/o esplosione. Che l’auto elettrica inizzi ad incendiarsi è una probabilità di almeno 100 volte inferiore rispetto a che lo faccia una termica, sono i numeri (unica cosa che racconta la verità, non certo i titoloni dei giornali) a dirlo… e lo sanno bene le assicurazioni che di certo non impostano i propri listini sul clamore che fa 1 singola auto elettrica che si incendia quando contemporaneamente ce ne sono migliaglia termiche che fanno altrettanto ma è considerato così normale che nessuno si sogna di parlarne…. tant’è vero che a me la copertura furto incendio me la fa pagare 145 Euro annui su un capitale assicurato di 50K Euro, lei sulla sua spider quanto le fanno pagare?
      vuoi mettere la soddisfazione di non conoscere il meccanico per tutta la vita dell’auto mentre lei ci deve per forza, anche se non si rompe nulla e non fa alcun incidente, ogni 2 per 3? Io sono 30 anni ormai che guido e non ho mai portato l’auto in un officina per un incidente causato da colpa mia mente ce l’ho portata decine di volte per fare manutenbzione ordinaria o per riparare cose che ora nella mia elettrica ho certezza che non si romperanno più semplicemente perchè non ci sono proprio!!!! Tu godi della soddisfazione di guadagnare qualche giorno in un evento ipotetico (che in 30 anni mai mi è capitato e comunque sai che esistono le auto sostitutive in questi casi eccezionali???) mentre io godo nel risparmiare tempo e denaro nelle decine di eventi assolutamente certi (manutenzione ordinaria e programmata) che un termico porta con se nella sua vita… Secondo te chi è più intelligente? Chi da priorità al certo o alla possibilità remota?
      P.S. Ricordo che la riparazione la paghi solo se hai colpa in un eventuale incidente…

    • Ma questo lungo commento con poco senso è stato ripreso da documenti universitari o è sempre farfallina 86 che eroga consigli ?
      Mi piacerebbe che prima di scrivere ci si documentassi un po’ di più .

    • Oggettivamente non credevo fosse possibile mettere insieme tante castronerie e luoghi comuni dettati dall’inesistente conoscenza di un argomento in un unico post…
      Complimentoni, premio ad honorem e laura honoris causa all’università della vita, aggiungerei con un master in facebookologia. Le manca solo un diploma superiore in luoghi comuni ed è pronto per la TV generalista…
      Si tenga pure la sua mangiaolio succhiapetroli macchiagarage e passi pure la vita a pagari filtri, lubrificanti, carburanti, pastiglie, dischi, candele e candelette. Buon divertimento. Ma prima di parlare di EV, provi magari ad informarsi, ma non da Farfallina 86. La differenza tra chi è passato all’elettrico (e non tornerebbe mai indietro, almeno nella stragrande maggioranza dei casi) e chi parla di elettrico spaparanzato nel suo “cassonetto” termico, è che i primi sono stati “termici” poi “elettrici” ed hanno scelto. I secondi spesso parlano per dare aria ai denti e scrivono per allenare le dita. Un GRAZIE maiuscolo a Mariano che l’ha semplicemente fatta a pezzi, punto per punto.
      Che tristezza.
      Per lei…

    • Commento lungamente stupido….le centinaia di morti sulle atrade muoiono su mezzi a combustione….e non folgorati…ma spiaccicati sulle loro rombanti spider .

  3. Reazione di Vaieletteico avete di nuovo centrato il punto, è sempre un piacere leggere i vostri articoli.
    Comprando un’auto elettrica non si sostituisce solo l’auto, si cambia proprio stile di guida e di vita e come ogni cambiamento richiede tempo per abituarsi. Personalmente, la parte di programmazione del viaggio è quella che preferisco perché è l’essenza dell’elettrico ma capisco che non sia così per tutti.
    Il mio consiglio è di informarsi prima di acquistare dato che ormai ne esistono tante di testimonianze vissute, Vaieletteico ne raccoglie tantissime per esempio, così da sapere cosa aspettarsi e ricordare che c’è sempre una ragione se l’autonomia non è quella indicata e che non è a causa dell’auto ma di una serie di circostanze e fattori che magari, con tempo ed esperienza, si possono arginare o sfruttare.

  4. Ho acquistato DUE auto elettriche, ma… CAVOLO, CHE FIGATA!!!! Il miglior acquisto della mia vita! Sia io che mia moglie siamo ormai elettroconvinti ed entusiasti.
    Per lei una Zoe da 52 kWh (prima), per me una Kia E-Niro da 64 (dopo) e ci troviamo benissimo, per viaggi lunghi e brevi.
    Negli ultimi 2 anni percorsi 27k kilometri con un costo di circa 0,096 € al kilometro, compresi tagliandi, assicurazioni, ricariche, rate di noleggio di batteria della Zoe, varie ed eventuali.
    Certo il passaggio all’elettrico va pondetato ed affrontato con un cambio totale di filosofia di guida. Intanto è molto consigliato, se lo si vuol fare, creare per quanto possibile un ecosistema che ruota intorno all’EV.
    Avere un garage dove mettere una wallbox e magari un fotovoltaico sono condizioni non necessarie ma quasi. Serve un minimo di programmazione per i viaggi più corposi e la consapevolezza che la macchina diventa come un cellulare. Quando si va al di sotto di un certo livello di carica, la si ricarica, magari programmando la ricarica la notte. Se non si dispone di un’autonomia spettacolare come quella della Kia, meglio caricare ogni notte, un po’ come si fa proprio col cellulare, si torna a casa e si attacca la spina. Se il fotovoltaico ha lo scambio sul posto, una buona parte del consumo rientra al conguaglio.
    Se l’ho fatto con il 110%, ciccia, l’SSP non esiste.
    Il problema è che vedo troppa gente che si approccia all’elettrico non con pochi pensieri ma proprio senza neppure sapere che stia facendo. Un minimo di conoscenze è necessario per quello che diventerà una rivoluzione nel modo di spostarsi e molti paiono non averlo capito.
    Non dico di ammazzarsi di seghe mentali come ho fatto io, ma almeno cercare un po’ di informazioni prima di imbarcarsi. Più si sarà informati, meno saran le sorprese.

  5. Mi sento primitivo ma non credo che passerò all’elettrico. Le auto elettriche convengono solo a chi le produce, costa meno farle e le paghiamo molto di più. Vedremo i prezzi quando dovremo cambiare le batterie o, peggio, smaltirle non certo gratuitamente. E il costo dell’energia elettrica? Pensate che lo stato rinuncerà alle accise sulla benzina? Non dimentichiamo che l’effetto serra non è dato dalle automobili ma dagli allevamenti intensivi, ma perché tutti ignorano questa realtà? Smettiamo di mangiare le altre specie è il problema si risolverà da sé.

    • Premetto che di veicoli elettrici ne ho due, sono felice e non tornerei mai indietro. Però impossibile dargli torto riguardo l’importanza di eliminare o quantomeno ridurre fortemente consumo di carne ed allevamenti intensivi, i numeri sono incontrovertibili. Ridurre le emissioni del settore trasporti è importante ma da solo non eviterà il disastro.

    • Se per lei il 40% è poco ( di sola CO2 ) senza contare nox particolato e un altra miriade di schifezze che colpiscono direttamente la popolazione, mi dica se ancora la pensa così

      • NON diciamo fesserie,i numeri sono diversi(20% e anche molto meno), la verità è intrisa nel cambiamento che ci vogliono obbligare ma ve ne accorgerete tra 20 anni…. complimenti

        • Se per le è una fesseria
          : il traffico incide per oltre il 40% sull’inquinamento da ossidi di azoto e particolato. Secondo il Report 2019 dell’Ispra, i trasporti su strada incidono per il 46% sulle emissioni di NOx e, nel bacino padano, il contributo sale fino al 50%, con punte addirittura del 70% in città come Milano. In più ci sono le emissioni di CO2, che sempre secondo Ispra (e commissione europea) ammontano al 24% del totale delle emissioni di gas serra

          • SI si tranquilli….a breve ci ritroveremo come in Cina….con la falsa convinzione di essere ecologici🤣🤣

        • Giampaolo 30 Gennaio 2022 at 13:06
          Si si tranquillo se i dati reali, non le va no bene allora siamo spacciati, essere ecologici, o meno dipende dalle nostre azioni quotidiane, se acquisto sempre in capo al mondo non posso ritenermi ecologico , se continuo ad acquistare e buttare e magari non faccio neanche la differenziata non sono ecologici, se butto nel ambiente non sono ecologico, quindi tutti noi dovranno diventare ecologici, non dobbiamo aspettare gli obblighi, perché poi avremmo da discutere anche lì pur di non farli.

    • Ancora con sta storia.
      Ma per quale motivo dovrei cambiare la batteria.??
      Qante volte nella sua esperienza ha dovuto cambiare il motore della sua termica?
      Con i sistemi di salvaguardia che hanno ha una vita superiore a quella della vettura nel suo insieme.
      Ah.. Già esplodono come tutte le batterie dei telefoni che teniamo tutti i giorni in tasca o peggio sul comodino in camera da letto.

  6. Ma che palle sti braccio di ferro tra i pro ed i contro….ognuno fa i propri conti (se li sa fare) e decide cosa è meglio per sé. Oggi si può ancora scegliere tra elettrico e termico. Io c’ho visto vantaggi e l’ho presa e non me ne pento. Anzi ad oggi che ce l’abbiamo in pochi e che l’Europa spinge per la diffusione ne godiamo i tanti vantaggi, quando l’avremo tutti o quasi parleremo d’altro.

    • Ma che p@lle questi che non vogliono capire che se continuiamo per la vecchia strada ci estingueremmo senza nessun altra possibilità, London che non è per tutti ma di solito la necessità ingena lo è sempre stato, ma ora non di può arrivare al ultimo secondo perché i tempi non ce lo permettono. Quindi un passo ogni giorno bisogna farlo nel bene e nel male.
      Noi siamo il tumore della terra o cambiamo o la terra ci estingue

      • Purtroppo ad oggi l’auto elettrica ha veramente troppi limiti ed ad oggi mi pare un’auto “da città” come una smart.
        Io vivo a Roma ed ho un Box e la notte posso ricaricarla, ma dopo aver tenuto una model 3 per un anno sono dovuto ritornare Sulla Mercedes classe C… Spesso devo andare in Toscana, dove ho casa, ma là abitando nel centro storico non ho un garage dove caricarla e sopratutto non ci sono colonnine a portata. Bho, ad oggi non mi sembra la scelta più intelligente, a Meno che non si faccia un utilizzo del 90% per piccoli spostamenti in una zona dove si ha un box o ci siano cmq colonnine…
        Inoltre ad oggi il produrre e smaltire le batterie inquina ancora molto…

        • Nulla da dire sulla sua valutazione riferita al caso personale. L’ultima affermazione, però, va specificata. L’inquinamento per la produzione e lo smaltimento delle batterie è stato calcolato con precisione da molti studi internazionali e viene compensato dal minore inquinamento durante l’uso. Se le interessa un’analisi più dettagliata legga qui I veicoli elettrici azzerano le emissioni? No, oggi le dimezzano soltanto.

        • Bah, faccio 170km tra andata e ritorno dal lavoro, per fortuna ho preso un’auto elettrica che posso ricaricarmi a casa.
          In Toscana mi sembra che di SuC ce ne siano, non mi pare nemmeno sprovvista di colonnine, per quella volta che capita.

        • Se fossi stato in te visto che per in 99% la usavo in centro Roma, per le lunghe percorrenze santuarie avrei noleggiato una auto , risparmio economico e di inquinamento.

      • A parte le considerazioni su estinzione e tumori andrebbe anche detto, ma qua è blasfemo, che l’automobile a batteria è e resta un ripiego, adottato per mancanza di alternative immediatamente disponibili: funzionale per qualcuno, non per tutti, con potenziali ompatti occupazionali terrificanti ove prendesse piede. Soluzione ponte. Almeno fintanto che non si inventi una batteria, costruita con materiali riciclabili, autonomie triple e ricaricabilità da presa di corrente in poche ore.

        • Allora: l’automobile a batteria è un ripiego, la soluzione è un’automobile a batteria fatta con materiali di riciclo con autonomie triple e che si ricarichi in poche ore?
          Quindi la batteria al litio che è riciclabile al 97% è un ripiego perchè servono batterie riciclabili e uno dei problemi che lei risolverebbe è quello di caricare in poche ore da una presa di corrente quando OGGI la mia batteria si carica da 0 a 100 in 35 minuti?
          Lo capisce che il problema non è della batteria ma della “presa” di corrente e che lei vuole violare un paio di leggi della termodinamica, detto anche “moglie ubriaca e botte piena”?

          Ci illumina in cosa consiste la soluzione definitiva alternativa alle automobili a batteria che già si caricano in 40 minuti?
          (per l’autonomia, sì, sarebbe bello che fosse tripla, ma richiederà il triplo per essere caricata… ha mai notato come ci voglia il triplo del tempo per riempire un secchio da 30 litri rispetto ad un secchio da 10 litri…?)

          • GuidoB 24 Gennaio 2022 at 8:42
            Per loro ho una soluzione, una batteria che dura 30 anni, il problema è che non puoi fermare l’auto, vediamo chi ci arriva

        • Perché il tumore l’ho avuto, e c’è ancora dopo più di un decennio, chi è un sopravvissuto tiene conto anche di quello, io vivo in una vallata montana piena di piante visto che ci sono boschi ambo i lati e per moltissimi ettari, bello non dovrebbe esserci smog, invece no sforiamo perché l’unica statale di collegamento e il traffico è a colonna 365 giorni anno , quindi di chi è la colpa i mezzi o le piante che non riescono più a compensare 😡

  7. Al di là di tutte le opinioni, il nodo centrale resta la disponibilità di un punto di ricarica domiciliare. E chi vive in piccole abitazioni in grandi città dove predominano case costruite oltre 70 anni fa spesso non ha questa disponibilità. I costi dell’ elettrico vanno commisurati al contesto. Quando non ci sarà più scelta oltre l’elettrico se non si cambiano le modalità di utilizzo anche l’auto elettrica diventerà motivo di discriminazione sociale. Non dimentichiamoci che l’Italia povera del secondo dopoguerra é potuta risorgere anche grazie al fatto di rendere disponibili i mezzi di trasporto privato a tutte le classi sociali. E non solo in Italia. Ricordiamoci che volkswagen significa letteralmente auto del popolo.

    • Non si può che essere d’accordo.
      Prima di passare in toto all’elettrico, basterebbe produrre auto con bassissimo livello di CO2 , ibride o…..altro, l’importante è quanto inquinamento fanno, non il tipo di motorizzazione.

        • Daniele lascialo stare a Giovanni… siamo noi che siano stupidi e non sappiamo che esistono auto a combustione (a prescindere dal carburante) a bassissime emissioni (e io non guarderei solo il CO2 ma ci sono alneno altre 20 schifezze cge escono del tubo di scappamento cge non sono proprio salutari per l’uomo…)…
          Siamo noi cge ci siamo inventati che i valori certificati (quelli indicati nel libretto e attraverso i quali si fanno tutti i calcoli) già altissimi, delle emissioni di qualsiasi motore termico sono largamente inferiori a quelli cge realmente escono dal tubo di scappamento perchè si riferiscono ad un uso ideale molto lontano da quello reale (infatti il metodo di misurazione è la principale modifica che temono tutti i costruttori riguardo all’adozione della categoria euro 7… mokto di più del semplice abbassamento del valore limite)….
          Infine siamo noi cge ci siamo inventati che i valori del attuale Euro 6 (cge cone detto sono sua alti che non veritieri) erano già così difficili da raggiungere che c’è stato chi ha preferito truffare nascondendo ke reali emissioni piuttosto cge rispettare le regole..

          Indubbiamente ha ragione lui.. è tutto un complotto… basta fare motori termici cge non inquinano perchè si sa che esistono ma non li si vuole utilizzare!!!!

          • Mi spiace, ma credo di essere stato frainteso. Io ho due elettriche, perché ho le condizioni giuste. Però, penso anche che se per legge fai in modo che si debbano produrre solo auto sotto un massimo di 60 mg di CO2, e lo stesso dicasi per altri inquinanti, fai sì che, ad esempio, possa circolare una piccola ibrida, ma vieti tutti i SUV, sportive e quant’altro è oggi consentito con Euro6 e oltre, che aumentano il valore della CO2 etc… all’aumentare della cilindrata.
            Un limite unico abbasserebbe ugualmente gli inquinanti senza dover per forza abbandonare i piccoli termici o altre soluzioni a basso impatto sull’ambiente, dando il tempo di adeguarsi.
            Controllate….una Panda euro 2, difficilmente inquina più di una Ferrari o una Range Rover euro 6…. Eppure, in città il SUV e la sportivona entrano, mentre il poverino con la Panda no…

          • E allora la scelta è solo elettrica ,ad oggi non vedo altre soluzioni tecnologiche possibili .
            Vorrei sottolineare che in molti si vuole fare i green per il pianeta ma a patto che la soluzione ecologica costi di meno .
            Se vogliamo essere green , e possiamo , vogliamo farlo ,allora facciamolo anche se ci costa un po’ di più , ne va del futuro dei nostri nipoti

      • Giovanni 21 Gennaio 2022 at 8:09
        Il problema di fondo sono che poi banfano o dati ( vedi diselgate ) poi c’è fa tener conto che chi compra ibrida per il 50% dei casi non la carica gli serve solo per eludere le restrizioni, sai noi italiani siamo molto bravi in queste cose, quindi o ti obbligano in modo che tu non puoi eludere o siamo nel limbo.

    • Molti proprio non lo vogliono capire.
      Venissero a farsi un giro in Campania….magari solo a Napoli.
      Milioni di persone….milioni di auto.
      Autovetture sparse ovunque su strada…ovunque.
      Box non ce ne sono in migliaia di palazzi storici.
      La gente alla continua ricerca di un posto auto per strada quando rientra da lavoro.
      Vorrei capire ecco solo a Napoli quando pensano che si possa effettuare uno switch definitivo.
      Napoli andrebbe prima totalmente elettrificata….magari partendo dall’asfalto.
      Solo così posso immaginare ed immaginarmi su un autovettura elettrica.

  8. Quello che si deve eclissare forse è lei se crede che l’aumento del metano sia dovuto alle ricariche delle auto elettriche!!!!! Il suo livello d’intelligenza è proprio sotto terra….

  9. Non tutti hanno bisogno di fermarsi ogni tot km per andare in bagno o altro. Io ho come abitudine fare tutta una tirata, sgranocchiando qualcosa mentre guido, e solo fermandomi per il tempo necessario dell’eventuale pieno. In passato ho avuto auto diesel station wagon che mi permettevano km molto vicini al migliaio di autonomia e quindi mi sono seduto a casa e sono sempre sceso direttamente all’arrivo a destinazione. Un viaggio di 1000 km è già una rottura di scatole così se poi ci mettiamo pure le soste inutili non si arriva mai.

    • Vero ,queste cose le fai quando sei giovane ,poi la prostata o la ragione ti portano a pensare che questi viaggi senza soste non hanno alcuna valenza

    • Bravo io facevo 1200km per prendermi un caffè in centro a Roma,a di anni ne avevo 18 poi con il passare del tempo ho imparato che non ha senso, se devo fare 1000km compro un biglietto e viaggio in tranquillità.
      Ma non risciò la mia vita o quella degli altri, figurati che perfino i camionisti hanno un max di guida e poi sono obbligati a fermarsi, ed è il loro lavoro quindi abituati a macinare km.

    • Non rispondo a Simone ma un po a che vende le auto elettriche. 1, Non sono auto economiche, 2, il 90 % non può avere una colonnina dentro casa, 3 le ricariche sono lentissime. 4, faccio spesso lunghi tratti circa 1400 km ci metto 2 giorni fermandomi a dormire, 4, se ho un in incidente il rischio molto alto è di venire fulminato dalla batteria. 5, lo smaltimento della batteria come sarà?
      Dicono un sacco di cazzate per vendere nom è una reale alternativa al motore termico.

      • 1. Il prezzo dì acquisto costituisce solo una parte del costo totale. In alcuni casi un’elettrica è più costosa (se si percorrono pochi km). In altri è più economica.
        2. Non è così. Perché il 90%. Forse, a oggi, circa il 50%.
        3. La durata della ricarica non ha un impatto sulla reale attesa. Se si ricarica l’auto quando non la si usa, quando sarebbe comunque parcheggiata, i tempi sono ininfluenti. A patto ovviamente dì poter caricare a sufficienza rispetto alle necessità dì mobilità.
        4. Faccia le tratte che crede. Ci mancherebbe.
        5. Se ha un incidente muore fulminato? Questa dove l’ha sentita? 6. Lo smaltimento della batteria: la batteria al termine della sua vita in auto, viene utilizzata come stoccaggio energia in impianti fissi. Solo al termine dì questo utilizzo, viene disassemblata, vengono recuperati i materiali per la realizzazione dì nuove batterie.

      • L’ultimo suo punto è verissimo,” dicono un sacco di cazzate”, infatti le ho lette nei suoi punti, da 1 a 5.

    • Dopo aver fatto una tirata una volta arrivato hai vinto una bambolina? Correre per arrivare prima? Ricordate il detto, ..chi va forte va incontro alla morte, queste abitudini vanno cambiate, ho un amico che fa 600 km senza neanche fermarsi a lasciare andare in bagno moglie e figli, è una follia

  10. Ma nessuno pensa a chi non ha il posto auto a casa per ricaricarla durante la notte?
    Comunque, pongo tale questione: nell’estate 2017 mia sorella fece un lungo viaggio da Como ad Atene, circa 5.500 km andata e ritorno, con una Volvo S60 a gasolio, che le permetteva un migliaio di km a pieno in autostrada. In quel viaggio avrà fatto 5 o 6 pieni in tutto.
    Ora chiedo, giusto per capire: se fosse stata elettrica quanti km avrebbe percorso a ricarica? E quanto tempo sarebbe andato via ogni volta alla colonnina? In sostanza, con un’elettrica quante ore avrebbe perso soltanto per immettere elettricità alle batterie ferma in autostrada?

        • Pensi anche kei lrima di parlare. In un viaggio itinerante, cioè con soste lungo il viaggio ler visitare luoghi, lei pensa che la ricarica di un auto elettrica faccia perdere anche solo 1 minuto??? Solo gli scemi andrebbero a ricaricare durante gli spostamenti non sfruttando i tempi in xui si sta fermi a visitare un posto….

          La domanda, per cone era posta, sottobdendeva che il viaggio (relativamente all’andata e poi al ritorno) non avesse altre soste oltre quelle fisiologiche (rifornimento del mezzo e/o del guidatore) altrimenti il problema delke ricariche non esiste proprio…..

        • Allora il viaggio itinerante diventa un obbligo, così non va bene ! Perché se devo andare in un posto, sono quasi obbligato a fare un viaggio itinerante e perdere un giorno o più di tempo ?

      • L’aereo inquina meno? Apperò…ignoranza funzionale ? Il trasporto aereo è il mezzo maggiormente inquinante a parità di passeggero-chilometro: si informi

        • Si informi lei, meglio e ci vada piano a dare degli analfabeti funzionali agli altri…

          Un Boeing 747 per fare Milano – New York usa 63.000 litri di carburante, ma sono 5300 km, quindi usa 12 litri al chilometro. Con 120 passeggeri, fanno 10 km con un litro (è matematica, no?), con 240 passeggeri fanno 20 km con un litro… agli 850 km/h di media. Fallo in macchina, se riesci.
          Un Airbus A220 da 135 posti per voli inferiori ai 2000 km (cioè praticamente tutti quelli in cui è usato) consuma COMUNQUE meno di 2 litri per 100 km a passeggero. A MEZZO carico (65 persone) percorre 30 km con un litro a passeggero.
          E il cherosene non ha particolato e si disperde in alta atmosfera, la tua macchina lo fa ad altezza suolo dove tuo figlio in carrozzina respira coi suoi polmoncini.

    • La risposta alla tua domanda è DIPENDE….
      Nel senso che non c’è un tempo uguale per tutte le elettriche… se tu indichi un modello preciso di auto elettrica ti si può dare una risposta precisa sennò la risposta è dalle 5 alle 100 ore…..
      Perchè dipende dalle caratteristiche dell’auto in questione (capacità della batteria, efficienza dell’auto, tipo di connettore di ricarica disponibile in auto, potenza massima e curva di ricarica dell’auto) quindi di xerto non tutte le auto sono adatte per un viaggio del genere… se per esempio vorresti farlo con una citycar con batteria da 22 kwh e possibilità di ricarica non veloce (50 kw al massimo) ecco che ogni 100 km devi stare fermo 40 minuti ler ricaricare….
      Se invece prendi un auto come la mia che non è da 4 soldi ma neanche così lontana dal costo di una normale auto familiare termica (considerando il costo totale dell’auto, quindi acquisto + mantenimento) e non solo la spesa iniziale io discorso cambia drasticamente….
      Io ho una Tesla M3 SR+ pagata 42K € (prezzo con incentivo statale ma senza,a alcuna rottamazione) che, conti verificati alla mano su di una percorrenza annua di 20K €, di mantenimento mi costa 1,5K €/anno…
      Bene per esperienza diretta, avendolo già fatto, ti posso dire che con la mia auto si fanno 1K km (tutti in una volta) con un bisogno di 90 minuti totali di ricarica (divisi in più soste da 25 minuti l’una)… viaggio fatto fra Italia, Svizzera e Germania (quindi non nei climi miti del sud italia) a novembre, quindi xon temperature variabili da 0 a 10 gradi, con velocità impostata sempre sul limite del codice della strada (in Germania nei rari tratti senza limiti ho viaggiato anche a 170 km/h)….
      Ora penso che praticamente nessuno, anche con un termico che ha un autonomia da 1K km si fa un viaggio da 1 km tutta una tirata senza fermarsi mai se non altro a sganciarsi le gambe… quindi presumo che anche per un termico in un viaggio da 1K km considerare un tempo nelle soste di 30-40 minuti (in un viaggio da minimo 8 ore ti vorrai fermare anche a ma giare qualcosa o no??) sia il minimo sindacale…. quindi il reale tempo perso con la mia auto si riduce a 50-60 minuti ogni 1K km perchè mangio, vado a fare i bisogno o mi sgranchisxo le gambe mentre l’auto si ricarica non sto di xerto ad aspettare he finisca la ricarica per poi fare io resto….
      Perciò in un ipotetico viaggio da 5K km il tempo “perso” com una elettrica come la mia è di 5 ore al massimo… ma solo se questi 5K km li fai tutti in un viaggio… nei viaggi a più corto raggio invece è facile xhe perde più tempo tua sorella per rifornirsi per 5K km rispetto a me…
      Per esempio a Settembre scorso mi è capitato di dover far avanti indietrodalla mia azienda ad un cliente per 3 settimane di seguito… facevo ogni giorno 280 km fra andata e ritorno… ora fai 280×15 e ti viene fuori i km xhe ho fatto… sai quanto tempo ho perso per il rifornimento? In 3 settimane ci avrò messo 3 minuti perchè ogni mattina che arrivavo dal cliente la collegato ad una semplice presa industriale monofase da 16 A (quelle standard blu che si trovano in qualsiasi impianto produttivo) e la sera qua do ripartito me la trovavo carica al 100%…. è sai quanto mi è costato fare quei 4200 Km? 0 spaccato!!! Perchè la corrente me l’ha offerta la ditta dove andavo a lavorare e non l’ho pagata io… è sai quanto i è costata a lui?? 120 € al massimo per 4200 km….

    • Sua sorella ha percorso i 5.500 km da Como ad Atene senza mai fermarsi a dormire o a magiare? Ci dica quante ore ha “perso” e proviamo a vedere se le sarebbero bastate per caricare l’auto una quindicina di volte

        • Ha dimenticato almeno due zero: ogni 200-300 km ci può stare. Dicamo tre o quattro volte durante la giornata (per 30-40 minuti) e tutte le notti (quattro).

          • In ogni caso oggi come oggi poco pratico … bisogna migliorare la tecnologia e di parecchio per avere soluzioni comode e pratiche

          • Nessuna persona se non costretta si ferma ogni 200/300km…asserzione ridicola…se proprio devo fermarmi mi fermo quando devo fare benzina (dopo 600km) e, come con le elettriche, faccio tutto

          • “Nessuna persona” è un’affermazione azzardata. Io viaggio spesso fra Bologna e Milano e mi fermo sempre una volta, sia con auto termica sia con auto elettrica. E nessuno mi costringe, bada bene.

    • E si, serve del doping più performante per riuscire a stare alla guida svegli ininterrottamente per oltre 400km senza sosta… Un problema! Noi umani siamo troppo arretrati!
      Viaggi del genere vanno fatti con auto adeguate (la tizia ha usato una Volvo non una punto del resto), quindi con una BMW ix elettrica con 400km veri di autonomia l’avrebbe fatto tranquillamente. Idem con una Tesla Model 3 long range o una Model S.
      Certo non puoi pretendere di farlo con la Twingo, né elettrica né benzina altrimenti arrivi distrutto!
      Inoltre un viaggio itinerante per aver senso prevede un sacco di tappe a visitare luoghi qui e là, ognuna di queste è occasione di ricarica senza perdita di un solo minuto nel piano di viaggio.

    • E si siamo tutti rappresentati che si sparano migliaia di km tutti i giorni.
      Ma io ormai sono mesi che leggo VaiElettrico ma è bene scritto a più riprese che le elettriche NON sono per tutti ma per moltissimi, io comunque due o tre volte al anno, ( ore pandemia) vado a trovare i parenti e sono a 600km da casa mia o al nord Europa o al centro, e sicuramente non penserei minimamente di utilizzare un macchinetta per fare tutti quei km. di conseguenza con una citycar perché dovrei pensare che l’auto li deve fare.
      Sicuramente cambierà il modo di spostarsi e sicurezza in agosto non vedremmo più quei serpentoni chilometrici ( anzi io li evito già da anni ) e piuttosto non faccio ferie ma è un mio pensiero, poi siete liberi di viaggiare in non sicurezza siete i Rambo del volante, che una volta l’anno vi sparate km aiosa mettendo a rischio la vita degli altri, e non dite che non è vero basti guardare i bollettini estivi.

      Per quanto riguarda garage o box ho visto tariffe molto vantaose alla pari della presa casalinga, con pacchetti di kW personalizzati, si non è per tutti ma per molti.
      Quindi continuare a remare contro perché per qualcuno non funziona è come dire non accetto il blocco del traffico perché devo arrivare in centro a tutti i costi in auto, una vera assurdità 🤷🤷

    • Beh….quindi tua sorella per normali esigenze fisiologiche/fisiche(sgranchirsi le gambe,bere un caffè ecc ecc) si fermava puntualmente ogni 1000 km? Non credo.
      Ovviamente si,con un’auto elettrica avrebbe fatto più soste inevitabilmente e forzando un po’ se proprio ti devo accontentare ebbene NO,l’auto elettrica per la tua consanguinea non fa’ al caso suo.
      Ora …alzi la mano chi si spara sovente 5500km in viaggi itineranti.. 1% è una previsione molto ottimistica…quindi..

      • Alessio come darti torto…. d’altronde quanto questo esempio faccia statistica lo dimostra il semplice fatto xhe per porlo ha dovuto raccontare l’esperienza di una terza persona (non la sua ma di sua sorella) e fatta 1 vokta nella vita (viaggio del 2017 quibdi di ormai 5 anni fa)….
        Per dire che l’auto elettrica non va bene si prende ad esempio un viaggio che solo 1 persona su 100.000 fa e che lo fa solo 1 vokta nella vita…. si può essere più faziosi?

      • Io l’ho fatto, da Bergen a Capo Nord e rientro… però con una elettrica… quindi secondo me ci rientra anche quell’1%

    • Fai tua sorella sarà contenta Tesla sta testando una batteria da 1200km i test di prove hanno toccato 1300 vedrai tra qualche anno sarà a listino, non avrà nessuna scusa, poi vogliamo vedere un altro viaggio così ben documentato.

    • Beh se pensi di fare 5600km con una elettrica sei da ricoverare…. certo che se per avere ragione si prendono degli esempi fuori dal mondo ci va un applauso.

  11. Diciamo che a questo punto i test WLTP dovrebbero essere due per legge uno a 30 gradi e l’altro a -10 ed almeno fino a batterie al 20% così nessuno potrà nascondere niente e il risultato è più attendibile.

    Firmiamo una petizione.

    • Fabio_M
      Test “fino a batterie al 20%” ha poco senso. Stiamo parlando di un test internazionale INDICATIVO che ha valore esclusivamente per un certo tipo di andatura che è lontana dalla realtà di ognuno, salvo minima percentuale.
      Ho una EV con batteria LiFePo che NON si rovina (anzi, è consigliato) a essere caricata al 100% e NON si rovina ad arrivare a 0%, a differenza delle batterie con altra chimica (tipo NCM) per le quali è sconsigliata la carica >80% se non per breve tempo (cioè finire di caricarla e partire immediatamente).
      Dunque il ciclo WLTP parte dall’assunto della batteria al 100% che è sconsigliata per la maggior parte delle batterie…

      Quanto alla temperatura, posso concordare, ma i test vengono effettuati con climatizzatore SPENTO, perchè stai misurando l’autonomia del solo motore e non del veicolo nel suo complesso: diversamente dovresti tenere conto della dimensione dei cerchi, della misura delle gomme, del carico del bagaglio, del portasci….

      E’ indicativo, facciamocene una ragione…

      • Il mio commento era per usare almeno l’80% di autonomia visto che ora fanno pochi km.
        Allora si potrebbe fare 200km divisi tra autostrada periferia centro città e montagna così ampliamo il test , ma lo so pure io che non lo farà nessuno ma considerando i risultati attuali sarebbe giusto e corretto

        • C’è sempre il problema di un test misto che alla fine non rappresenta nessuno.
          Secondo me ha più senso dare più valori di range a diverse velocità, tipo: 50, 90 e 130.
          A quel punto ciascuno si regola sulle proprie esigenze.
          Il consumo invernale in realtà è praticamente impossibile da calcolare in media, perché dipende da troppi fattori, visto che il maggior consumo ce l’hai ad auto “fredda”, ma poi si riduce notevolmente. In questo senso fa tutta la differenza del mondo fare tratte di 20 km, piuttosto che di 100.

  12. Solo due conti sul concetto di spreco: il motore elettrico ha in rendimento (forse) del 90 per cento, ottimo in confronto al 40-45 per cento dei moderni turbodiesel. Il problema è che se si carica con elettricità prodotta da centrali a turno gas dove l’efficienza complessiva e’ sotto il 50 per cento (per il carbone siamo ancora più sotto), l’efficienza complessiva dell’elettrico (50 per cento del 90 per cento) non è superiore al termico … anzi. Se si ricarica con energia da fonti rinnovabili il discorso può essere diverso, ma in questo caso l’inefficienza è principalmente economica oltre che di scarsa affidabilità per grandi scale di produzione (non ci si può affidare completamento a vento e sole). In conclusione, c’è bisogno ancora di tantissima ricerca tecnologica per rendere l’elettrico veramente un’alternativa reale

    • L’efficienza del motore elettrico è superiore al 90%. Quella del motore termico è fra il 25 e il 35%. L’efficienza di una centrale a turbogas è attorno al 60%. In Italia il 43% dell’energia proviene da fonti rinnovabili, che oggi sono la fonte più economica e facilmente scalabile fino a coprire la totalità del fabbisogno elettrico italiano (ma è indispensabile disporre di stoccaggi, oggi certamente insufficienti). La ricerca può effettivamente fare tanto, ma soprattutto sul fronte delle rinnovabili (idrogeno verde, accumulo) e su quello della trazione elettrica (soprattutto batterie e semiconduttori-inverter). Sul motore termico, invece, abbiamo spremuto proprio tutto.

      • Massimo, buongiorno. Per il turbogas le posso garantire per esperienza professionale diretta che il 60% è un obiettivo sfidante; vi sono poi da considerare le perdite di carico della rete che, seppur ottimizzate, portano purtroppo a dover decurtare qualche ulteriore punto percentuale. Il 60% invece per il carbone, ancora largamente utilizzato in Europa, è invece ancor più problematico. Sempre per esperienza professionale diretta l’economicità della produzione da fonti quali vento e solare è in realtà a sfavore di quest’ultime, tant’è che la loro diffusione è stata possibile grazie ad un sistema di incentivazioni che ha coinvolto anche i consumatori finali che in bolletta pagano un extra per coprire tali incentivi. L’efficienza del motore elettrico al 90% è anch’essa una sfida; da quanto ho letto oggi le case automobilistiche si stanno orientando verso soluzioni con minore necessità di minerali e materiali rari e costosi che porteranno il valore dell’efficienza all’80%. L’efficienza dell’endotermico al 30% (uso un valore medio tra quelli da lei citati) è un dato degli anni ’90 (se non precedente); i progressi nei turbodiesel sono stati importanti e oggi nessuno propone motori a gasolio con rendimenti di 30 anni addietro. Come giustamente ha fatto presente, mentre per l’elettrico abbiamo ancora tanta strada davanti, per l’endotermico siamo già molto più avanti in termini di progressi e, di conseguenza, ci si può aspettare marginalmente meno da quest’ultimo.
        Il senso del mio commento era che oggi endotermico ed elettrico sono su livelli di efficienza che sono paragonabili, con ancora un vantaggio per i moderni motori turbodiesel. Aggiungo anche che andare verso soluzioni che siano più sostenibili non è solo una “buona idea” ma è un dovere. Bisognerebbe però affrontare questa transizione senza slogan e prese di posizione a prescindere, riconoscendo innanzitutto che il settore automobilistico non è il solo unico generatore di co2 (ci sono altri settori come la zootecnica che passano inosservati ma che hanno un grande peso nell’emissione in ambiente di co2) e che quindi dire “trazione elettrica = zero inquinamento nel pianeta” è un falso slogan. Oggi si induce all’acquisto di auto elettriche costosissime, con limitazioni nell’uso e nella praticità per via difficoltà e tempi di ricariche (l’articolo fornisce spunti interessanti in questo), con un’efficienza complessiva sicuramente non rivoluzionaria e con una sostenibilità in termini di produzione e smaltimento futuro di batterie tutta da approfondire, facendo passare il tutto come il futuro, mettendo in ombra tutti i punti di debolezza della trazione elettrica “buttando” tutto sulle spalle dei soliti consumatori finali. Sarebbe stato più corretto dire che la direzione che vogliamo prendere è la trazione elettrica ma non siamo ancora in grado di realizzare soluzioni “vere”; si dovrebbe quindi pensare più ad un sistema che metta in piedi meccanismi di ricerca virtuosi e meno a slogan che poi, alla prova dei fatti, si scontrano con una realtà ancora lontana.

        • Non sto a contestare le sue contestazioni. Mi limito a segnalarle un’analisi approfondita che taglia la testa al toro, e smentisce anche quello che lei ci riprovera, cioè di qualificare l’EV come a zero emissioni I veicoli elettrici azzerano le emissioni? No, oggi le dimezzano soltanto.
          Visto che fa le bucce alla produzione elettrica, comunque, depuri dall’efficienza del termico anche tutta l’energia necessaria ad estrazione, trasporto, raffinazione del petrolio, distribuzione del carburante. Infine, le auto messe in strada oggi continueranno a circolare per almeno 15 anni. Quelle elettriche beneficeranno dei piani di implementazione delle rinnovabili (72% l’obiettivo italiano al 2030) mentre le termiche continueranno a buttare energia ed emettere CO2 vita natural durante. Se in Norvegia le elettriche coprono l’80% delle nuove immatricolazioni e nella media europea quasi il 15%, vorrà dire qualcosa, no? Secondo lei più di un milione di nuovi automobilisti elettrici europei hanno acquistato un mezzo inutilizzabile? Via, lei ci accusa di essere faziosi, ma non si rende conto di esserlo molto più di noi.

          • Menzionare tutto quanto serve per estrarre idrocarburi è corretto, ma oggi la trazione elettrica utilizza energia prevalentemente di quell’origine; gli appunti fatti in questo senso al motore endotermico si applicano anche alla trazione elettrica, almeno fino a quando non si avrà una produzione di energia rinnovabile efficiente, economicamente sostenibile e su larga scala.
            Citare la Norvegia conferma quanto le dicevo prima: è un paese che ha scelto il motore elettrico nella consapevolezza dell’inefficienza complessiva, ma si è deciso di andare avanti comunque perchè la ricchezza di quel paese lo consente comunque. Modello quindi difficilmente replicabile, se non a prezzo di diseconomicità che copre lo stato (quindi noi) o i consumatori finali (quindi sempre noi).
            Il senso dei miei commenti è che si dovrebbe affrontare questo tema senza slogan e preconcetti. Non l’ho accusata di faziosità, sto solo parlando per esperienza diretta.

          • L’analisi che le ho suggerito tiene conto di tutti gli elementi; la legga con attenzione. Stabilito una volta per tutte che le auto elettriche sono più sostenibili di quelle termiche (e la prego di non insistere, perchè gli studi in proposito sono numerosi e non lasciano dubbi) va benissimo ragionare su come incrementare i vantaggi ambientali in prospettiva. Ma il vantaggio sociale di una transizione avviata subito, anche a costo di incentivi e sussidi pubblici, giustifica in pieno il prezzo da pagare. Questo non lo dico io, ma lo dice l’Europa nel piano Fit for 55%, l’Accordo di Parigi sul clima, il documento finale della Cop 26 di Glasgow firmato all’unanimità da 197 Paesi del mondo, l’amministrazione Biden con il suo piano da 550 miliardi di dollari. Non sono slogan questi.

          • Antonio come negli altri interventi Leo ha il viziosi distorcere i dati a suo piacimento…
            “Menzionare tutto quanto serve per estrarre idrocarburi è corretto, ma oggi la trazione elettrica utilizza energia prevalentemente di quell’origine; gli appunti fatti in questo senso al motore endotermico si applicano anche alla trazione elettrica”
            Peccato che per la maggior parte in Italia, e noi siamo in ITALIA, voglia dire il 60% e che di questo 60% la stragrande maggioranza l’idrocarburo in questione sia il metano!!!!! Lei mi vorrebbe dire che “il tutto quello che serve per estrarli” è uguale per tutti gli idrocarburi?? Secondo lei per estrarre un gas che ler sua natura basta aprire un foro e viene su da solo ci vuole la stessa energia che per andare a prendere il petrolio, xhe è un liquido ben pesante, a km di profondità?
            Lei mi vuol dire che il processo di raffinazione del metano (che si riduce ad aggiungere qualche additivo ler questioni di sicurezza) abbia la stessa efficienza e dispendio di energia della raffinazione del petrolio?
            Lei mi vuol dire che il trasporto in gas dotti del metano richiede la stessa energia ed emissioni del trasportare il petrolio nelle petroliere fino alle raffinerie e poi trasportare il carburante raffinato nelle autobotti?
            Non basta dire che vengono entrambi da idrocarburi per asserire che l’efficienza per produrla sia la medesima perchè xi sono idrocarburi ed idrocarburi ma a lei fa comodo xhe siano considerati tutti uguali così possiamo non considerarli nel xonto vero????
            Al massimo può dire xhe l’auto termica alimentata a metano ha una parte dell’efficienza dell’auto elettrica in comune per la produzione del carburante iniziale ed è comunque una parte perchè come già detto l’efficienza di un motore a metano è praticamente la metà di quella di una centrale a metano e per giunta in Italia (cosa avviene in Cina per le auto che circola in Italia poco conta) poco più della metà dell’ettricità viene prodotta da metano….

            Invece lei vuole asserire che l’efficienza totale di un turbodiesel (che con il metano nulla ha a che vedere) sia superiore a quella di un auto elettrica dicendo che bisogna ignorare la parte per la produzione del diesel siccome è in comune amche per la produzione dell’elettricità cosa TOYALMENTE FALSA!!!!
            La produzione d’energia elettrica in Italia con l’efficienza della produzione del Diesel non ha proprio nulla a xhe vedere e c’è l’ha in modo parziale anche rispetto all’unico idrocarburi che in pratica viene utilizzato nelle centrali xhe è il metano non xerto un qualsiasi dei derivati del petrolio.

            Il suo è solo uno dei tanti esempi di come si cerchi di taroccare i valori partendo da preconcetti che la realtà dimostra essere completamente infondati… se qui qualcuno sta ragionando solo con slogan questo semmai è lei è non noi se lo fichi bene in testa.

        • Antonio
          Io invece contesto (garbatamente) le contestazioni. Il rendimento del complesso motore/inverter non è 90%, è generalmente superiore.
          Persino la ZOE che ha un motore AC ad induzione con efficienza 91% e inverter al 97% (flyback sincrono) arriva ad un 88% netto e ZOE fa eccezione (negativa).
          Tesla ha rendimento nei suoi motori 98% e inverter 98%, netto risultante 97%, la piattaforma ID.x è poco inferiore.
          Quando ricarico la mia Tesla Model3 posso garantirle che lo scostamento tra energia immessa ed energia immagazzinata è nell’ordine dell’1% (mediamente è in realtà inferiore) nella ricarica casalinga (dato fornito dalla telemetria della macchina e confermato dal contatore che ho a monte della presa di carica).
          Per cui il rendimento complessivo rimane superiore al 96%, non certo “il 90% è una sfida”. L’autoscarica della batteria (LiFePo) è pari allo 0,1% MENSILE, cioè trascurabile. Direi che i tempi sono già maturi.
          Inoltre ribadisco un concetto importante che lei trascura: ogni miglioramento di efficienza nella produzione della corrente elettrica ha una immediata e totale ricaduta su qualsiasi EV in circolazione. Se schioccando le dita tutta l’energia diventasse rinnovabile, istantaneamente tutti gli autoveicoli sarebbero a reale emissione zero. Se schioccando le dita si producesse un motore diesel che usa un nuovo carburante a zero emissioni che ha un rendimento del 90% servirebbero comunque 20 anni per sostituire l’intero parco veicoli.
          Questo è un vantaggio incredibile che non vedo scritto nella sua analisi.
          Mi sfugge come lei possa affermare di avere esperienza diretta (forse nelle termiche?) e poi sostenere che le EV sono inefficienti.

    • Come sempre oltre a taroccare i numeri a proprio piacimento xome ha già puntualizzato Massimo, si applica anche il metodo del “2 pesi e 2 misure” per far ridire i conti a proprio piacimento….
      Per l’efficienza dell’auto elettrica parti a calcolarlo dalla produzione dell’elettricità che è il suo “carburante” e xi può stare benissimo ma allora devi farlo anche per il turbodiesel oppure nel tuo serbatoio il diesel nasce ij modo spontaneo?? Iniziamo a calcolare per entrambe le tecnologie partendo dalla produzione del proprio carburante oppure consideriamo per entrambe solo l’efficienza a bordo macchina… solo in questi 2 casi il confronto da valori corretti non di certo partendo ler uno da Adamo ed Eva e per l’altro facendo finta che il diesel nasca nel serbatoio….
      E se guardassimo l’efficienza totale partendo dalla produzione del diesel (includendo tutto compreso il trasporto dalla raffineria alle po.pe dei distributori) scommetto che non ci avvicineremmo neanche ad un numero a doppia cifra altro che il 40% (che già non è reale xome valore relativo a ciò che avviene in auto…)

      • L’assunzione fatta parte da una considerazione “mele con mele” e confronta l’elettricità prodotta da fonti fossili con il diesel. Le inefficienze che lei cita riguardano entrambi in egual misura. Diverso, come dicevo, il caso di energia da fonte rinnovabile; in questo caso i termini di confronto cambiano perché si deve tener conto del fatto che oggi la produzione da fonti rinnovabili è purtroppo molto costosa (e più costosa delle fonti tradizionali) e per farla partire si è dovuto far ampio ricorso a sussidi. In questo caso la miglior efficienza è frenata dalla non economicità; poi si può decidere di andare avanti comunque, ma il cittadino-consumatore dovrebbe essere messo nelle condizioni di sapere che oggi spenderà di più per un prodotto dalla praticità inferiore. Piuttosto io dirotterei gli incentivi all’acquisto di auto elettriche sullo sviluppo di tecnologie che permettano di colmare i gap che oggi caratterizzano l’elettrico, in modo da poter avere prodotti che possano realmente soddisfare le nostre necessità

        • Lei è enormemente disonesto!!!!! Ma quale “mela con mela”….. il motore diesel utilizza un carburante che è al 100% un derivato da petrolio….
          https://www.gse.it/servizi-per-te/news/fuel-mix-determinazione-del-mix-energetico-per-gli-anni-2019-2020
          Guardi qui direttamente da fonte GSE (quindi penso che siano abbastanza attendibili non crede anche lei?) quanto è la percentuale di elettricità prodotti in Italia negli ultimi 2 anni da prodotti petroliferi…. 0,5%!!!!!!
          Indubbiamente la stessa mela vero???
          Ma si può essere più sfacciatamente disonesti???
          Mi tolga una curiosità: la sua “esperienza diretta” che ha più volte citato in cosa consiste???? Perchè qui si fa prepotente il sospetto che la sua esperienza venga dal commercio, diretto od indiretto, neo motori termici e perciò il suo sia un intervento opportunamente di parte per salvaguardare i suoi interessi altrimenti tanta disonestà sinceramente non la capisco…..

          • Le suggerisco di calmare i toni. Io ho parlato con pacatezze e rispetto; termini come “disonesto” o “se lo ficchi in testa” da lei usati sono fuori luogo.
            Il mio voleva essere un contributo per dare qualche spunto di riflessione sul tema, senza prese di posizioni a prescindere o slogan. Questo mi sembrava un forum dove ci si potesse confrontare; invece trovo slogan, posizioni del tipo “tanto è così”, dati citati spesso a caso pur di contrastare l’altra parte.
            Prima di salutarla le faccio presente che non ho lavorato nel settore dei motori termici; mi sono invece occupato di centrali a turbogas, parchi eolici e anche di estrazione di idrocarburi.
            Con questo la saluto; mi spiace che non sia possibile discutere senza ricevere aggressioni verbali. Passi delle buone feste

          • Punto primo a parlare solo per slogan è stato lei… a dire “tanto è così” è stato kei….
            È stato lei ad asserire che motore elettrico e motore diesel hanno in comune la stessa efficienza per la produzione oerchè entrambi arrivano da fonti fossili (puro slogan non suffragata da dati reali)….
            Io sono entrato a parlare dei dati reali e tu hai continuato per 2 volte a dire xhe il confronto è “mele con nele” quibdi corretto nonostante la filiera di produzione del gasolio e quella dell’energia elettrica non abbiano nulla in comune xone i dati del GSE (non inventati da ne) dimostrano senza ombra di dubbio che sta dicendo una cazz.. ta grossa xome una casa… quindi i miei toni, seppur non proprio amichevoli, sono commisurati alla sua faccia tosta….

            Dice di voler fare una discussione sui dati senza uso di slogan ma, come fa sempre chi mente sapendo di mentire, appena si prova a parlare davvero dei dati fa finta di non capire, poi fa l’offesa ed infine sfugge alla discussione accusando l’altro di non voler discutere!!!!!
            Io sono qui pronto ad aspettare la sua risposta sul fatto se secondo kei l’efficienza globale della produzione del Diesel sia la stessa di quella della produzione del metano…. è aspetto anche quella se l’efficjenxa della produzione generale di energia elettrica italiana è uguale a qyella della sola parte prodotta da fonti fossili (che in Italia è gas naturale = metano e non gasolio…) ma so che non le riceverò mai perchè sa bene quanto ne che non me conviene darmele perciò è costretto alla solita ritirata mascherata da “sono offeso per i suoi toni”!!!!!

            Invece io sono offeso da quanto lei ci reputi così stupidi da poter non riconoscere le falsità che afferma….

          • Dnx
            QUI nessuno lo pensa, che l’energia nasca dalla presa.
            Lo ripeto fino alla nausea:
            OGGI il mix energetico peggiora –> tutte le elettriche inquinano frazionariamente di più
            DOMANI il mix energetico migliora –> tutte le elettriche inquinano frazionariamente di meno
            PASSATO DOMANI il mix energetico diventa 100% rinnovabile –> tutte le elettriche smettono di inquinare completamente

            Ad ogni miglioramento (e si va in quella direzione, concordiamo su questo?) TUTTO il parco circolante (elettrico!) migliora.
            Per le termiche non è possibile. Non è già un motivo sufficiente per spingere in questa direzione?

      • Che poi vogliamo anche dire che con una ev si può recuperare energia in frenata e rallentamento e che quando si sta fermi in coda, cosa non rara in città, l’auto consuma zero?

    • Alcuni errori di fondo che rendono il suo ragionamento errato.
      Intanto il rendimento dei motori elettrici nel complesso inverter/batteria/motore è superiore al 95% (il motore da solo è vicino al 99%: provi a pensare se fosse efficiente al 90% significherebbe che il 10% va in calore e siccome ai 130 km/h servono circa 30/35 kWh per avanzare, il motore dovrebbe dissipare oltre 3kWh in calore in modo continuo applicati ad una massa di nemmeno 30 kg non raffreddata da un radiatore. Per non parlare di quando usiamo tutti e 200 i kW di potenza di molti motori elettrici, sai che bella fusione…?)
      Secondariamente le centrali sono ben superiori al 50%.
      Poi abbiamo che nessun diesel moderno supera i 40%: ci fornisca la fonte, per favore.
      Inoltre ha omesso le perdite di estrazione, raffinazione, distribuzione del carburante fossile.
      Per concludere, non conta l’efficienza singola della singola centrale, ma quella complessiva, perchè è il mix energetico che arriva nelle prese che conta: quindi se il 40% è di rinnovabili (quindi con rendimento del 100% essendo “gratis”) e il 60% ha un rendimento del 60% (sto semplificando le percentuali) il mio rendimento complessivo è del 76% ((40 * 100 + 60 * 60) / 100) e su quello va fatto il ragionamento, sapendo che è una percentuale che crescerà e il suo crescere automaticamente innalza istantaneamente il rendimento di qualsiasi veicolo elettrico già prodotto e in circolazione: si può dire lo stesso sulle termiche?

        • Dato che lei “se ne intende”, provi a leggersi approfonditamente questo studio https://www.transportenvironment.org/wp-content/uploads/2021/07/20180725_T&E_Battery_Electric_Trucks_EU_FINAL.pdf che riguarda il trasporto PESANTE (camion).
          E’ interessante notare dove si evidenzi che la massima efficienza raggiunta a livello sperimentale da un motore DA CAMION sia del 46% mentre la media sia 39%.
          Vada a pagina 7 e troverà una frase tombale:
          “a BEV reduces energy consumption by a factor between 1.5 and 2.9 times.”

          Io non sono esperto sia di ICE che di EV, però questi signori sono l’Ente Europeo dei Trasporti e si stanno occupando di trasporto pesante dove è stato raggiunto lo stato dell’arte per la parte ICE e siamo completamente agli esordi per la parte BEV, eppure già nel 2018 BEV vinceva alla grande.

          • Mi cita dei dati che confermano quanto le ho fatto presente in precedenza; sono quindi un po’ confuso.
            Comunque capisco dai suoi toni che è inutile confrontarsi perchè non si accettano a prescindere posizioni differenti.
            Passi delle buone feste. Saluti

          • “Comunque capisco dai suoi toni che è inutile confrontarsi perchè non si accettano a prescindere posizioni differenti” è esattamente il mio pensiero nei suoi confronti.
            I dati che le ho citato NON confermano ma smentiscono quello che lei afferma. Cosa significa, secondo lei, che “a BEV reduces energy consumption by a factor between 1.5 and 2.9 times.”, per caso che sono sostanzialmente equiparabili?
            Io credo che la discussione possa interrompersi qui.
            Buone feste anche a lei.

          • Vedo che non viaggia mai dietro un mezzo pesante, se no non farebbe queste affermazioni, perché quei Rimini neri che si vedono ad ogni accelerazione cosa sono , aria pulita, ma mi faccia il piacere, i dati ICE sono taroccati lo si sa ma si continua ad ignorare, a questo punto le revisioni dovrebbero aver tolleranza zero, inquini più del dovuto fermo del mezzo, vediamo poi quante auto/camion circolerebbero.

            Comunque sia sulle ICE si guarda solo la CO2 che è la minima parte dello scarto della combustione ma è quello che incide per l’innalzamento della temperatura, bene cominciamo a guardare anche tutto il resto che è quello che per la maggior parte incide sulla salute umana, quello che ha inalzato i problemi polmonari i tumori e qualtaltro delle persone, perché questi dati vengono volutamente esclusi dai calcoli.
            Ecco cominciamo da qui e poi tiriamo le somme, se vale veramente la pena continuare in questa direzione, solo gli assassini non vedono il male che fanno, noi basta aprire gli occhi.

  13. Tanti di quelli che commentano li vedo sono gli stessi che parcheggiano davanti al bar magari in doppia fila perchè non gli va di fare 2 passi a piedi….l’auto elettrica impone un nuovo modo di pensare l’uso. Non chiede tanto, in cambio è una goduria da guidare: ho le stesse prestazioni di un termico di categoria e prezzo molto superiore, ADAS di alto livello, confort eccellente, risparmio d’uso impareggiabile.

    • Per favore cerchiamo di essere realisti e non cavalchiamo pseudo ricette ambientali. Oggi le elettriche sono un buco nell acqua. Inquinano quanto le termiche visto che la ricarica arriva da reti elettriche che nascono dal carbone o da altri fonti simili.

      • Eccone un altro che piove da Marte. Lo sa che scrivendo falsità fa solo la figura dell’incompetente?

      • Essere ignoranti, un tempo, era comprensibile: non è che per qualsiasi dubbio potevi andare in biblioteca.
        Da quando esistono i motori di ricerca, però, non si capisce proprio come sia possibile.
        Diceva Umberto Eco a proposito di internet….

        • Beh guido, non è che sul web ci sia scritta solo la verità eh, tutt’altro… Tra fake news e teorie della terra piatta, chi non riesce a discernere il vero dalle boiate ha vita difficile.

          • No, certamente.
            se vado sul sito del Pasteur Institute e gli scrivo che il Covid non esiste sono un emerito imbecille, perché venire su Vaielettrico a parlare di EV senza alcuna cognizione di causa dovrebbe essere diverso?
            Quello che è incomprensibile è come si possa avere l’arroganza tipica dell’ignoranza elargita proprio in un luogo che vive di quell’argomento: saranno pieni di amici, immagino…

          • Se è per questo, sul sito del Pasteur Institute faranno anche di peggio. Spero bene che nessuno venga qui a minacciarci di morte.

      • Vero me lo ha detto farfallina 84 , la stessa che mi ha spiegato che la terra è piatta e tante cose interessantissime

      • Bravo, lo hai letto su Facebook, vero?
        Poi, ricordami dive il sig. Spiazzi ha parlato di ambiente ed inquinamento.

        • Ce lo siamo chiesti un sacco di volte, bisogna solo avere la voglia di informarsi: vengono usate per un utilizzo stazionario o riciclate per oltre il 95%.

  14. Pochi mesi fa ho sostituito una land cruiser con una mod y, in quanto mi permetteva di avere una capacità di carico abbastanza simile. Sono passato da una autonomia di circa 800 km (10 km/l) ad una autonomia invernale con aggiunta di gomme termiche di reali 350 km.
    Da quando sono in pensione percorro circa 30k km, contro i 70km che facevo da direttore commerciale. Da molti anni la mia andatura soprattutto autostradale era scesa a 120 km, in quanto, su una distanza di 200 km la differenza erano una manciata di minuti rispetto ai 130. Soprattutto viaggiavo più sereno. Ora, come prima quando lavoravo, non percorrevo mai distanze superiori alle 2 ore senza fare una sosta. Gli attuali miei consumi in città ed extraurbano non superano mai i 15 kw per 100 km mentre in autostrada sono tra i 19/20 kw sempre per 100 km. La precisa attendibilità del sistema di navigazione tesla mi fa vivere sereno qualsiasi viaggio. Abito a Bologna e recentemente tornando dall’Austria (580 km) con una sosta di circa 25 minuti ad Affi sono arrivato tranquillamente a casa. Quello che trovo buffo è che quasi tutti i detrattori delle auto elettriche sono quelli che non la possiedono. Se oggi qualcuno mi chiede consigli sulle EV,, l’unico che mi sento di suggerire è se ha possibilità di ricaricare presso l’abitazione perché alzarsi alla mattina con il pieno non ha prezzo.

  15. Senza contare l’autonomia complessiva, ovvero la durata di vita della batteria: anche le migliori auto elettriche, come le Tesla, non arrivano a 100.000 km, dopodiché la batteria (e quindi ipso facto anche l’auto) è da buttare! Uno spende cinquantamila euro per un’auto (o persino molto più) che poi non gli dura nemmeno centomila chilometri!
    p.s.
    E per i più ecologisti e ambientalisti fra voi, faccio notare questo: oltre allo spreco di soldi personali nel comprare un’auto elettrica, c’è anche uno spreco di risorse in generale: ogni centomila chilometri c’è un’auto (e una enorme batteria) da buttare e smaltire… Pensate a quando (nel vostro mondo “utopico”) tutte le auto saranno elettriche, quante miliardi di auto e di batterie che verranno letteralmente “consumate” e saranno da smaltire: e quello purtroppo è tutto inquinamento, ragazzi, che vi piaccia ammetterlo oppure no…

    • Quello che dici è del tutto falso. Già la garanzia delle batterie arriva sempre ad almeno 160.000 km, ma è stato dimostrato (fonte: Electrek) che le batterie delle Tesla perdono solo 20-30% della capacità dopo circa 350.000-500.000 km. Queste cifre potrebbero essere leggermente minori per auto con batterie molto piccole, ma comunque in nessun caso la batteria è da buttare dopo 100.000 km, e in realtà anche dopo aver perso il 20-30% della capacità un’auto elettrica è comunque funzionante e perfettamente utilizzabile, magari solo per un uso diverso da quello originario (per esempio come seconda auto anziché come prima auto di famiglia).

    • Senza offesa, ma il suo è il solito, banale commento di chi non sa nulla di auto elettriche. Si informi. Scoprirà che gra parte delle Tesla (ma anche altre auto elettriche) hanno acora le batterie in perfetta efficienza dipo 250 mila km.

    • Quindi Marco, hai comprato una auto elettrica e dopo aver percorso 100k km hai dovuto rottamare la tua auto? Ti è successo o lo hai letto sul corriere dei piccoli?

    • https://auto.hwupgrade.it/news/tecnologia/una-tesla-model-s-ha-raggiunto-il-milione-di-chilometri-in-cinque-anni_85810.html
      (è nel Guinness dei primati, la batteria è stata sostituita una sola volta a 470.000 km – le Model S hanno la garanzia a chilometraggio ILLIMITATO, giusto perchè sono “fragili” e dopo 100.000 chilometri le butti)
      Più brutta dell’ignoranza c’è solo l’ignoranza supponente e più brutta dell’ignoranza supponente c’è l’ignoranza supponente sbandierata ai quattro venti, affinchè tutti siano consapevoli di quanto possa essere triste la vita di chi si vanta della propria ignoranza.

      • Costo model s a partire da 104.990 €… non credo che ci sia bisogno di aggiungere altro, ci mancava pure che un’auto dal prezzo medio di 120mila euro durasse 100mila chilometri. La domanda è quanto dura una batteria da 4soldi, con prestazioni ridicole, montata sulle auto elettriche “economiche” acquistabili dall’italiano medio tipo la dacia spring

        • Provi un po’ a dire quale è la garanzia di una Lamborghini Uracàn da 230.000€ oppure di una Pagani Zonda da >2.000.000 o di una McLaren F1 e poi ne riparliamo.

          Ci illumini lei sulla tecnologia della batteria Spring, dato che se ne intende.
          Ci parli della chimica (LFP, NMC etc.) e di chi materialmente produce la batteria. Ci illustri le differenze con la Dongfeng e1 (6.000$, le pare abbastanza economica?).
          Ci spieghi che cosa ci si deve aspettare da una batteria di 27 kWh (per esempio che vada la metà di una da 50kWh?) per definirla “ridicola”.
          E ci spieghi perchè non arriverà a 100.000 chilometri, con cognizione di causa.

          • Ma che commento è, in che mondo vivi. Praticamente stai dicendo che siccome la chimica alla base del motore termico è la stessa e cioè combustibile benzina e comburente ossigeno in camera di scoppio allora la qualità costruttiva della panda è paragonabile a quella della lamborghini uracan. Quindi non conta se spendi 10mila euro o duecentomila, avranno tutte la stessa qualità e vita media. E’ chiaro che è una perdita di tempo spiegarti come gira il mondo perché con i prosciutti sugli occhi avrai comprato un’auto elettrica e adesso venderesti anche tua madre pur di non rinnegare la cazzata

          • Saverio
            Grazie, mi risparmia di risponderle, non poteva essere più eloquente agli occhi dei lettori di questa testata.
            Buona vita.

          • ok saverio , abbiamo capito che hai comprato un’auto termica nuova
            di un certo costo , magari a rate ..
            ora le tue ansie , di aver preso una fregatura ,
            le vieni a sfogare qui
            capisco che hai il terrore che il prezzo del fossile salirà
            causa calo della domanda
            che porterà la logistica ad allzare il prezzo del trasporto e della distribuzione ,del “prezioso nettare” da bruciare ..

            Però dare del fesso a uno che compra un EV , con una autonomia di soli 100 o anche 50 km (io ho una plug in che uso così)
            significa solo pensare che il resto del mondo è come te
            con le TUE esigenze
            un giorno , per caso , scoprirai che la percorrenza media giornaliera del cittadino europeo è 35 km,
            se “per caso” “qualche” cittadino italiano rientra nella media europea
            non credi che sia meno fesso di quello che pensi ?
            se poi ha un box,posto dove ricaricare il “trabiccolo” ..
            mi sa che il fesso sei tu , dato che per spostarsi spenderà meno della metà di quello che spendi tu

            i miei due centesimi anti bimbiminkia o boomerminkioni

          • Mitsubishi ION, 100.000 chilometri, 48 cv, del 2012, batterie esauste (120km di autonomia dichiarata 10 anni fa, praticamente 60km in inverno, oggi 20km se la spingi), brutta come la fame a più di 8mila euro… ma stai bene? Non la userei neanche se me la regalassero un cesso di macchina del genere. Praticamente una scatoletta di tonno con 4 ruote da attaccare alla colonnina ogni 10 minuti. Se ricarichi il telefono mentre vai a a lavoro in ufficio non ci arrivi. Pazzia totale.
            Le altre non è che stiano messe meglio dato che sono del 2013, 225mila chilometri, batteria residua 40% se va tutto bene a 5.600 euro.
            Qua stiamo dando i numeri

          • Saverio è molto facile pensare di avere ragione inventandosi i dati di sana pianta!!!!! Dove li ha letti i valori di batteria residua su cui lei fa i conti per quelle 2 auto???? Glielo dico io dovo li ha letti… nel suo cervello mokto limitato perchè solo lì stanno scritti!!!!
            E c’è li ha letti perchè sono quelli che lei vorrebbero che fossero per giustificare il suo convincimento cge una batteria dura solo 100K km nonostante qualsiasi garanzia odierna copra fino a 160K km ma quella non è vera… è tutto un inganno vero?

            Davvero non riesco a decidermi se considerarla una persona intellettualmente mokto limitata, nel qual caso c’è solo da compatirla, oppure se è semplicemente mokto disonesto ed arrogante, nel qual caso c’è solo da mandarla dove cantava il mitico Sordi….
            Ma mi sa che le regalerò un bel vinile di Sordi che non sbaglio….

          • Saverio
            Tranquillo, è una truffa: dopo 100.000 chilometri le batterie da 4soldi si esauriscono.
            Anche la Zoe da 225.000 chilometri, è stata rottamata 125.000 chilometri fa.
            Volevo mettere in guardia i lettori sul fatto che cercano di truffarci vendendo macchine che non potrebbero mai circolare! E osano addirittura venderle come usate!!!
            E pensare che Paolo Attivissimo, noto giornalista informatico e debunker, ha persino comprato una ION usata di 8 anni (https://attivissimo.blogspot.com/2018/02/la-mia-prima-auto-elettrica-peugeot-ion.html) e ci ha fatto decine di migliaia di chilometri.

          • Beh allora digli che ha fatto un acquisto di merda. Quella macchina farebbe schifo anche con un motore termico, figuriamoci con un’autonomia che non arriva neanche fuori dal raccordo.
            Capisci che se per potersi permettere un’auto elettrica ha dovuto comprare un vomito del genere stiamo alla frutta

          • “Capisci che se per potersi permettere un’auto elettrica ha dovuto comprare un vomito del genere stiamo alla frutta” … santa pazienza…
            ma provare ad usare google ? Non è obbligatorio continuare a collezionare figure di m..enta. Non sai chi sia Paolo Attivissimo? Questo era evidente, data la propensione a credere alle bufale…
            Fatti un giro su https://fuoriditesla.blogspot.com/

    • Signori, capisco il parteggiare per le auto elettriche, però nell’eccesso di zelo rischiate di fare una magra figura: non so chi mi ha citato una Tesla da guinness dei primati che ha fatto un milione di chilometri (con due batterie), e altre autonomie superiori alle 500.000 chilometri… Eddai, siamo realistici: adesso verrete a dirmi che una batteria ha una durata di vita praticamente infinita! La verità è che la garanzia media di una batteria è di soli 8 anni o 160.000 (e alcuni prudenzialmente a 100.000). E questa informazione la si trova praticamente su qualsiasi sito che parla di tale argomento… Vi posso postare i primi quattro risultati trovati su Google, ma se vi avessi postato gli altri venti link il discorso non cambierebbe di una virgola: 8 anni o 160.000 km max, il resto è “tutto grasso che cola”, come si suol dire… Io mi auguro che davvero in futuro riescano a realizzare batterie (si parla di stato solido o altre tecnologie) dalle prestazioni stellari quali quelle che voi dite, con durate di vita di 20 e 30 anni e milioni di chilometri, ma, parliamoci chiaro e senza prenderci in giro: allo stato attuale non è così, che vi piaccia o no…

      https://www.newsauto.it/guide/durata-batterie-auto-elettriche-garanzia-degrado-quanto-durano-2020-224159/https://www.newsauto.it/guide/durata-batterie-auto-elettriche-garanzia-degrado-quanto-durano-2020-224159/

      https://www.automobile.it/magazine/manutenzione-auto/batterie-auto-elettriche-17787https://www.automobile.it/magazine/manutenzione-auto/batterie-auto-elettriche-17787

      https://www.sifa.it/blog/det/ciclo-di-vita-auto-elettrica-244https://www.sifa.it/blog/det/ciclo-di-vita-auto-elettrica-244

      https://it.motor1.com/features/263303/auto-elettrica-quanto-dura-la-batteria/

      • Di solito cancelliamo i link ad articoli di altre testate. Ma facciamo un’eccezione nel suo caso, invitando anzi i lettori a cliccare e leggere. Due link sono irraggiungibili, uno è quello di una società di noleggio che parla d’altro, un quarto risale al 2018, cioè, elettricamente parlando, un’altra epoca. Il quinto non dimostra nulla: spiega come preservare le batterie, perchè c’è la degradazione progressiva della capacità (e chi l’ha mai negato?) elenca, pur con qualche contraddizione, le garanzie delle varie case, confermando che praticamente tutte garantiscono 8 anni e 160 mila chilometri. Marco, faccia questo favore: la prossima volta legga gli articoli che cita. E mi dica quante e quali auto termiche sono garantite 8 anni e 160 mila km.

        Ps: dia un’occhiata qui, piuttosto. Sono dati reali su 350 utenti Tesla. Dopo 300 mila km la capacità media della batteria è ancora superiore al 90%.https://electrek.co/2018/04/14/tesla-battery-degradation-data/

      • A parte i link vogliamo entrare nel merito del suo pensiero????
        Secondo lei le batterie durano AL MASSIMO 160K km perchè sono garantite per SOLO 8 anni o 160K km?
        Secondo lei è così che si considera la durata di un qualsiasi oggetto? Alla scadenza della garanzia è da buttare?
        Va bene allora vuol dire che lei butta il motore termico della sua auto ogni 2 anni vero? Perchè questa è la garanzia che di norma si ha su un motore….
        Ma suvvia non di sende conto da solo della stupidità del suo intervento????
        QUALSIASI garanzia nom viene tarata sul finalità del garantito (sarebbe troppo rischioso per chiubque garantire fino all’ultimo giorno utile qualsiasi cosa) ma è grasso xhe cola se si garantisce metà della vita (calcolata già in modo prudenzialistico per non sbagliare) che si presume abbia ciò xhe viene garantito e le batterie delle automobili non fanno eccezione anzi, dato il valore non certo basso, si saranno tenuti dei margini ancora più ampi…
        Adesso lei moltiplichi per 2 il valore di km garantito e forse sarà vicino al valore che le case costruttrici di batterie sanno durino in media i loro prodotti.. altro che 100K km.

      • Informati meglio prima di dare valori “assoluti” : la mia è garantita 8 anni o 196.000 km e, casualmente, è attualmente la BEV più venduta in assoluto.
        Evito di fare la solita domanda su quanto sia garantito un motore termico, perché tanto lo sai benissimo che “garanzia” non vuol dire “scadenza”…

    • No dai non così ti do un consiglio cambia spacciatore ti sta vendendo porcheria 🤣🤣
      Ma dai 100000 km è butto una batteria 🤦🤦
      Son 3 anni che ho uno smartphone e ancora mi tiene due giornate, e son fatti per essere cambiati ogni 6 mesi , figuriamoci un auto.

  16. La mia Model3 in uso esclusivamente urbano, estivo con aria condizionata, si attesta su di una media di 100 Wh/km, per cui la mia macchina forte di un WLTP di 448 km, in realtà ne percorre 520 km.
    D’altra parte, se li percorro a 130 km/h fissi col cruise, ne percorre soltanto 260, la metà.
    Accade con le elettriche una cosa curiosa: in città consumano pochissimo (per via del recupero energia in frenata, in una settimana può capitare di usare il freno 1 volta per frenata di emergenza, diversamente MAI), in autostrada ai 130 consumano tanto.

    Qualcuno si è mai lamentato perchè un’elettrica consuma molto meno del dichiarato in città?
    Qualcuno si è invece lamentato perchè una termica consuma molto più del dichiarato in città?
    Ho postato un link in altra risposta, lo ripropongo: https://www.unipolsai.com/sites/corporate/files/pages_related_documents/cs_osservatorio-unipolsai-2018.pdf
    E’ uno dei tanti che si può trovare, dati reali, provenienti da GPS di scatola nera di assicurazione. La velocità media è meno di 30 km/h e la percorrenza media di 43 km.

    Piantiamola di parlare di viaggi da 1000 km in autostrada che si fanno una volta all’anno: per quelli ti dovrai organizzare, mentre nei restanti 364 giorni non inquini e ti “godi” il traffico nel silenzio assoluto. E per chi fa il rappresentante e vive in macchina, beh, nessuno vi vuole imporre niente fino al 2035 e nel 2035 credo proprio che ci sarà stato “qualche” miglioramento, no?

    (Un litro di benzina ha 9 kWh di energia, circa, coi quali io in città percorro 90 km e in autostrada 45 km)

    • I Rappresentanti che fanno 200 300 km giorno si sono presi una Tesla e stanno risparmiando una valanga di soldi .
      Inoltre non hanno i fermi macchina per i tagliandi

    • Confermo. Mio figlio ha una mod 3 LR e a parte dic, gen e feb., mediamente in città e extraurbano percorre oltre circa 400 km rimanendo nella fascia di ricarica 20 – 80%. Il calo delle prestazioni nei 3 mesi più freddi incide circa il 20%.

  17. Io ho una Spring e una Smart… soprattutto la seconda con autonomia piuttosto limitata.
    Pochi giorni fa sono andato in città con la Smart, 40 km di distanza, e…mi sono imbattuto in Babbi Natale su Vespa….non vi dico il puzzo di miscela… sarà anche bello…
    Ieri dalle nostre parti si teneva l’ennesima edizione del Rally del Ciocco…. Sarà anche bello….
    Ma, dico io, insieme alle auto storiche, vi rendete conto cosa tirano fuori dai tubi di scappamento?
    Credo che sia più un problema di cultura e volontà che di possibilità…..

  18. A prescindere da i pro e i contro sull’auto elettrica che sono tanti, ed io concordo sul fatto che i tempi non sono ancora maturi.
    Ma se l’elettro è nato per salvaguardare l’ambiente, vi consiglio di dare un’occhiata a questo sito di aerei in volo in tempo reale, rimpicciolite la cartine e osservate quanti aerei ci sono in volo sulle nostre teste in Europa nel momento in cui state guardando……e vi chiederete….allora l’auto elettrica a che serve??!! Perché mi dovrei sacrificare??!!……ok bisogna iniziare da qualcuno, giusto? Ma a me sembra che siano sempre i più deboli a pagare per primi!! Sapevate che i Germania c’è la più grande miniera di carbone d’Europa e che sta acquistando interi paesi per allargare la produttività e soddisfare i propri investitori comprese banche italiane? Sapevate che l’Italia a firmato per nuove trivellazioni sia nell’Adriatico che nei mari della Sicilia in cerca di gas? In tutto questo c’è qualcosa che non mi convince….sembra la solita presa per i fondell!!!!!

  19. I fanatici dell’auto elettrica mi ricordano molto quei bambini che pensano seriamente di poter diventare supereroi per il semplice fatto di indossare un mantello e una maschera. Svegliatevi, il tempo delle favole è finito visto che avete superato i 18 anni. Personalmente vi trovo fastidiosi, ignorantotti e anche dannosi.

    • Chi insulta in questo modo già si qualifica per la persona che è. Noi non insultiamo nessuno e rispettiamo il parere di tutti, Lei sa solo aggredire verbalmente, non avendo evidentemente alcun argomento. Buon Natale, si metta un po’ il cuore in pace, in fondo ci fa un po’ pena.

    • Gli odiatori “a prescindere” di qualsiasi cosa (che sia auto elettrica, vaccino o terra sferica) mi ricordano molto quei bambini che pensano seriamente di essere furbi soltanto loro e che tutti quegli imbecilli che portano numeri, dati, fatti scientifici e buon senso siano soltanto dei poveretti che si sono lasciati ingannare.
      Visti da fuori siete patetici, ignoranti (senza diminutivo) e indiscutibilmente dannosi, purtroppo non solo a voi stessi.
      La caratteristica degli imbecilli è che, in quanto tali, non possono rendersi conto di esserlo, cosa che riesce bene a chi invece li legge. (parlando in astratto riferendomi ad una categoria e non a qualcuno nello specifico)

      • Sottoscrivo la risposta, con una piccola precisazione: la terra non è tonda ho controllato stamani dalla finestra! 😜😂

      • Ho letto i suoi commenti e di altri della sua fazione. Non mi sembrano meno fastidiosi, offensivi e “saputi” della fazione opposta. Godetevi le vostre auto e basta. Si vedrà con il tempo la validità globale di tutta questa tecnologia. Già parlano di idrogeno!!??
        I vigili del fuoco hanno decretato inagibile tutto il primo piano soprastante un garage perché il soffitto è stato calcinato dall’alta temperatura sviluppatasi dalle batterie incendiatesi con un corto circuito.

        • C’è una piccola differenza, però: siamo sul sito Vaielettrico: qui parliamo di mobilità elettrica ed è casa nostra. Tutti sono benvenuti, purchè non mettano i piedi sul tavolo.

        • La violenza è sempre violenza.
          Però se si tratta di legittima difesa è ammessa e non punibile.
          Le mie risposte taglienti e a volte maleducate sono in risposta a qualcuno che arriva senza invito col preciso intento di urinare sul tappeto: reagisco male. Lo faccio, però, sempre con dati, ragioni e articolando risposte, mai gratis come chi è arrivato già abbassandosi la cerniera dei pantaloni.

        • Riguardo all’incendio: qui nessuno ha mai negato che una elettrica possa incendiarsi. Potrebbe però avere trovato affermazioni (anche del sottoscritto) che riportano i dati della NFPA (da Wikipedia: “La National Fire Protection Association è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro dedita all’eliminazione di decessi, lesioni, proprietà e perdite economiche dovute a incendi, elettricità e rischi correlati”) che riportano come le macchine elettriche abbiano un tasso di incendio SPONTANEO pari ad 1/11 rispetto alle termiche (dato correlato ovviamente al numero di veicoli circolanti ma anche al numero di chilometri percorsi, quindi è una media reale ponderata).
          Si chiama bias cognitivo o cherry picking: ricordarsi (o prendere volontariamente) soltanto il dato che riguarda una categoria ignorandone le altre. Le termiche si incendiano spontaneamente 11 volte di più delle elettriche, in proporzione, questo è un dato di fatto.

          Due cose sono pericolose davvero: i telefonini in carica sul letto e i monopattini. Provi a cercare quanti incendi sono attribuibili a queste categorie, che non sono dotate dei sistemi di sicurezza e di condizionamento della batteria che ha un autoveicolo.

    • Jo trovo fastidiosa la puzza che lei lascia dietro di sé quando va in giro con il dio termico!
      Io trovo ignorante lei che offende solo!
      Ma soprattutto trovo dannoso lei con la sua termica, io non ho assolutamente la pretesa di essere un supereroe ma semplicemente ho una coscienza e so che con la mia scelta faccio la mia piccolissime, infinitesimale parte per risolvere un problema enorme! Lei invece cosa fa oktre ad offendere?? A suo figlio è in grado di poter dire: “papà sta pensando anche a te”????
      Lo so benissimo che la riduzione di emissioni generata dalla mia scelta è solo una goccia nell’oceano che serve ma nessun oceano nasce dal nulla è sempre il frutto della somma di miliardi di gocce!! Noi che scegliamo l’auto elettrica non siamo assolutamente supereroi, siamo normali persone solo un pò meno egoista ed ignorabti di lei, questa è l’unica differenza.

  20. Sono un installatore di impianti GPL per autotrazione. Mi occupo di vetture benzina , comprese ibride, e GPL -Diesel su mezzi industriali (furgoni ,camion ,etc etc .). Io sono dell’idea che il pubblico, e le infrastrutture,non sono pronti per il 100%elettrico. Il sistema ibrido + GPL è ,al momento,l’unico sistema che ti permette di fare un lungo viaggio senza soste,lunghe e forzate per ricaricare le batterie. Ci si ferma dieci minuti,pieno GPL, caffè ,sosta lei bagno e si riparte…. Con l’elettrico bisogna stare attenti a troppi fattori che influenzano l’autonomia. Ed è veramente stressante fare un viaggio gioioso in una tradotta. Esempio: famiglia media composta da 2 adulti e 2 bambini,2 trolley,etc . etc. Velocità di crociera 130 kmh, A.c. accesa, stereo acceso,tergicristallo e sbrinatore accesi,caricabatterie per vari telefonini-tablet e varie…… Senza contare i dislivelli altimetrici che si possono incontrare lungo il tragitto etc. etc . In queste condizioni di routine si possono percorrere 500Km con la presunta autonomia che casa madre cita nelle caratteristiche tecniche del veicolo???

    • Punto 1) E basta con questa storia che l’autonomia non coincide con quella dichiarata! Solo gli imbecilli non sanno che il dichiarato riguarda le condizioni ideali nom quelle reali e che perciò è un valore di riferimento per confrontare diversi modelli ma non un valore che si ritrova poi in strada! Solo gli imbecilli possono non saperlo perchè non è una novità dell’elettrico è sempre stato così anche con tutte le altre auto…. ma scusate voi avete mai avuto un auto termica (con qualsiasi alimentazione) che rispettava i consumi dichiarati dal produttore in qualsiasi situazione???

      Punto 2) 10 minuti di sosta per pieno GPL + sosta autogrill + bagno????? Forse hai sbagliato a scrivere o sei Spidy Gonzales??? In quali autogrill sperduto ti fermi tu xhe non trovi nessuno e sono tutti pronti a servirti per fare tutto quello in 10 minuti? Io, come qualsiasi persona normale, quando mi fermavo ad un autogrill anche quando avevo il termico quella bella mezz’oretta se ne andava sempre se fai anche colazione o vai al bagno…. 10 minuti ce li metti solo se ti fermi a fare esclusivamente rifornimento di carburante e neanche scendi dall’auto altro che per una sosta standard!!!! Ed in 30 minuti un auto elettrica fatta per viaggiare (certo se mi prendi una city car i tempi sono ben maggiori) è carica e non ti fa perdere neanche 1 minuto in più!!!!

      Punto 3) “2 adulti e 2 bambini,2 trolley,etc . etc. Velocità di crociera 130 kmh, A.c. accesa, stereo acceso,tergicristallo e sbrinatore accesi,caricabatterie per vari telefonini-tablet e varie……” perchè tutte queste cose non fanno cambiare i consumi anche sulle termiche???? Comunque sembra che hai descritto la mia famiglia e noi con la nostra auto elettrica non abbiamo la minima difficoltà a viaggiare con gli stessi tempi di prima e te lo dico per esperienza già vissuta! Viaggi da 500 km senza il minimo tempo perso perchè richiedono un unica sosta da 30 minuti a metà strada che abbiamo sempre comunque fatto perchè xon 2 bambini in auto non si fanno 500 km tutti una tirata perchè i bambini non li tieni legati in auto ler 4 ore di fila soprattutto se è un viaggio di piacere deve essere un piacere e non un tour di Force…

      Capisco che dato il tuo lavoro sei terrorizzato dell’avvento delle auto elettriche ma questo non ti da il diritto d’inventario cose per screditare.

    • “In queste condizioni di routine” sono proprio curioso di sapere quante volte in un anno si verifica questa routine, nella sua vita, cioè 500 km a 130 km/h con sosta di 10 minuti.
      Poi proviamo a vedere quante volte in un anno mediamente le persone fanno 500 km al giorno.

      Routine.
      Certo, se chiediamo ad un pipistrello se è normale dormire a testa in giù, risponderà “Certamente”, ignorante del fatto che è l’unica specie a farlo. Campione non rappresentativo.

      Si legga questo, uno dei tantissimi documenti che si trovano in rete: https://www.unipolsai.com/sites/corporate/files/pages_related_documents/cs_osservatorio-unipolsai-2018.pdf da dove vedrà che la percorrenza media dei 3,8 milioni di automobilisti assicurati Unipol con scatola nera GPS, percorre 43 chilometri al giorno alla velocità media di nemmeno 30 km/h.
      La sua “Routine” non è quella della gente comune, ma di persone dal mestiere particolare: bene, per loro le elettriche attuali non sono adatte, questo è un dato di fatto.
      Qui si parla delle restanti decine di milioni di automobilisti, se ancora non si fosse capito.

      • Quindi sta dicendo che siccome la percorrenza giornaliera media non è di 500km allora si è risolto il problema? Con l’auto termica fai il pieno una volta ogni morte di papa e lo fai in 3 minuti. Non devi vivere con il terrore del serbatoio al 20% che se hai un’urgenza e devi andare da qualche parte all’ultimo momento con l’elettrica sei letteralmente fottuto. Dati i tempi di ricarica l’ev la devi usare come uno smartphone, cioè metterla in carica ogni sera e se non lo fai perché non hai un box auto vivi con il terrore continuo dell’autonomia. Qualsiasi cosa fai la devi organizzare il giorno prima perché devi mettere l’auto in carica la notte. Mai un weekend fuori all’ultimo momento o un giro fuori città perché così ti va di fare senza dover dare spiegazioni a tesla, mitsubishi, toyota o gesù di nazaret

        • Saverio
          Si chiama “fallacia logica”: se la premessa di un discorso è sbagliata, tutto il resto è irrilevante, qualsiasi considerazione si faccia.
          Se la premessa che fare 500 chilometri sia “routine” è sbagliata (è (e vera per lo 0,x% di persone) lamentarsi del fatto che non puoi fare 500 chilometri di routine in santa pace è un non-problema risolvibile con una non-soluzione.
          Ho scritto due volte in due diversi commenti che se sei uno con l’esigenza PARTICOLARE da centinaia di chilometri al giorno tutti i giorni senza potere fare soste, allora hai tempo fino al 2035 per tenerti la tua termica (o meglio, dal 2035 non le puoi più immatricolare, ma se l’hai presa un mese prima te la tieni fino al 2045. Basteranno 23 anni di miglioramento sulle batterie da 4soldi per riuscire a fare millemila chilometri?)

          PS: …parlare qui, in mezzo a possessori di elettrica, di “terrore del serbatoio” fa tenerezza… gli unici che ne hanno paura sono quelli che non hanno un’elettrica, che sia ignoranza?

        • Certo che siete veramente strani. Dunque, parlo io e posso parlare con cognizione di causa perché possiedo un’auto a benzina, una ibrida e una elettrica, una moto a benzina e uno scooter elettrico, le mie due auto precedenti erano diesel. Credo di avere il polso della situazione.
          Non ho nessuno stress a viaggiare con l’auto elettrica, faccio come con il cellulare, il notebook, il tablet, lo smartwatch: quando arrivo a casa, nel momento in cui non lo uso lo metto in carica. L’auto elettrica la usa mia moglie per andare al lavoro e per commissioni e spesa. Quando arriva alla sera a casa si mette in carica in garage in tre secondi, al mattino è bella col pieno. E neppure sempre, perché percorrendo in media 25 km al giorno si carica 2 volte a settimana. Io vado al lavoro con lo scooter elettrico, 40 km al giorno. Anche qui quando torno a casa, e a volte sono stato in giro anche per altre commissioni, lo attacco in carica in garage ed il giorno dopo si riparte alla grande. Mi sa che lo stress per i mezzi elettrici lo avete solo voi che non li possedete.

          • È ovvio che non hai lo stress del mezzo elettrico e della ricarica se possiedi 5 mezzi di trasporto di cui 3 a benzina. Fai veramente ridere perché ti sei risposto da solo. Usi lo scooter e l’auto elettrica nell’unico modo in cui possono essere usati, cioè per andare a lavoro e poi correre alla colonnina di casa perché altrimenti costa più di un pieno di benzina. Per tutto il resto sono inutili, infatti se non fossero mezzi di trasporto tanto limitati quanto ridicoli non pagheresti altre tre auto termiche!

    • Andrea
      “stereo acceso,tergicristallo e sbrinatore accesi,caricabatterie per vari telefonini-tablet e varie”
      Ad un veicolo che ha il record di efficienza come Tesla Model3 (eccezionalmente areodinamico), per avanzare a 130 km/h servono 23 kW di potenza. Altre macchine meno aerodinamiche necessitano probabilmente di più di 25 kW. Quanto pensa che incida il consumo di quello che ha elencato lei, la cui unità di misura è il Watt e non il kWatt? Ricaricare un telefono che ha una batteria da 25wh (5000 mah per 5 volt, scarico allo 0% e lo ricarico al 100%) pensa che incida molto dato che corrisponde a circa 120 metri di percorrenza? O un motore da tergicristallo? o le luci da ben 50watt?
      L’unica cosa che incide è la pompa di calore/condizionatore, che può assorbire 2 o 3 kWh. Più si va forte e meno incide, percentualmente.
      “dislivelli altimetrici”: le elettriche in discesa, si ricaricano, hanno il consumo negativo… una termica può smettere di consumare, non ricaricarsi di benzina.
      Lei è sicuramente esperto di GPL ma faccia attenzione quando cambia settore a non cavalcare luoghi comuni triti e ritriti

  21. 1. “Per quale oscura ragione l’auto avrebbe dovuto fare oltre 500 km?” risposta: perché la casa produttrice ha promesso 520 km quindi non può farne la metà con una guida normale (perché ricordiamolo 130 km/h in autostrada è la norma, la base, non l’eccezione). La domanda corretta sarebbe per quale oscura ragione l’azienda ha calcolato la durata della batteria con una velocità di 47 km/h senza aria condizionata o riscaldamento (dato che entrambi dimezzano i km percorribili) e non lo comunicano all’acquirente? Sarebbe come indicare i consumi delle auto diesel calcolate procedendo su una strada in discesa. Se i consumi vengono calcolati a 47 km/h allora devono dirti che stai acquistando una citycar e che non devi usarla per andare in autostrada o muoverti fuori città perché non è pensata per quello scopo.
    2. “Eh, col diesel 5 minuti e ripartivo!“ vero. “E poi, a questi prezzi, spendevo uguale per il gasolio!” vero anche questo. Mica tutti hanno un box auto. Soprattuto in città (unico posto dove ha senso avere un’auto elettrica data l’autonomia ridicola) nessuno ha questa possibilità quindi deve ricaricare alla colonnina fast spendendo quanto un pieno di benzina o diesel. Tradotto paghi uguale e hai svantaggi su tutto il resto, zero pro 100 contro.
    3. “E quando si ritrovano con la batteria al 10% vanno alla ricerca di una ultrafast”. Certo, la macchina è un mezzo non il fine. Non si vive per la macchina, mica ti svegli la mattina e inizi a fare tutti i calcoli su come devi vivere la giornata per poter soddisfare le carenze dell’auto elettrica. Non puoi di certo scegliere il ristorante dove andare a cena o il negozio dove fare acquisti a seconda della mappa delle colonnine. La macchia deve essere comoda perché il suo scopo è semplificare la vita dell’essere umano, come qualsiasi altra tecnologia. Con i fanatici dell’auto elettrica siamo arrivati alla concezione che è l’uomo che deve servire la macchina.
    4. Tutto questo è veramente ridicolo perché ciò che è chiara è l’ignoranza di come arriva l’energia alla colonnina di ricarica. Le fonti rinnovabili sono solo una piccola parte dell’energia prodotta quindi comunque inquinate anche con l’auto elettrica perché avete solo spostato il problema dal serbatoio dell’auto alla centrale a gas o a carbone che vi ha fornito l’energia per fare quei 200km e attaccarvi a un’altra colonnina collegata a un’altra centrale a combustibile fossile. Siete veramente geniali!

    • Lei, Saverio, è veramente disinformato. Dove ha attinto informazioni tanto sballate? Perchè non legge quello che scrivono i nostri lettori che l’auto elettrica la usano?

      • Sono tutte informazioni prese dall’articolo, le ho solo riportate tra virgolette e commentate. Quando hai del tempo libero leggilo

        • Caro Saverio, quando hai tempo libero, rileggilo tu l’articolo. E cerca di capirlo. Per esempio: l’autonomia è calcolata alla velocità di 47 km/h perchè così prevede il ciclo di omologazione ufficiale WLTP per tutte le auto. E’ sballato il criterio? No, è una media. Guarda sul computer di bordo della tua auto termica la velocità media storica e scoprirai che è più o meno attorno ai quei valori. Scrivi che solo una piccola parte dell’energia elettrica proviene da fonti fossili. Altra bufala. In Italia è il 43%; guarda caso esattamente l’aliquota massima del prelievo fiscale. Se ti dico che paghi di tasse “solo una piccola parte” del reddito tu cosa fai? Non mi mandi al diavolo?

          • Le ha lette le ultime bollette di Gas ed Energia elettrica? Bene, lei è uno dei responsabili e noi paghiamo a causa sua. Lo capisce o no come funziona la legge della domanda e dell’offerta? La sua libertà finisce dove inizia la mia, caro il mio saccente aggressivo interlocutore. Buon Natale e si dia una calmata prima di chiamare chicchesia ignorante, nessuno da a lei questo tipo di appellativo, un po’ di rispetto non guasta.

          • Lei vaneggia. E si ricordi che è a casa nostra, quindi il rispetto cominci a praticarlo lei

          • Sarà anche il ciclo calcolato per tutte le auto ma di certo se prendi un’auto termica non devi fare i calcoli con l’ansia per sapere se arriverai alla prossima stazione di servizio. I dati dichiarati sono certamente ottimisti ma non si dimezza la percorrenza del veicolo se fa freddo. La frittata la potete girare come meglio volete affermando che è coglione chi compra un’auto elettrica e crede che possa percorrere davvero 300 km (o 500 km se spende almeno 60mila euro) ma la verità è che l’auto termica va bene per qualsiasi guidatore in qualsiasi condizione e ci farai sempre almeno 800km con un pieno senza preoccuparti di nulla. Va bene per la nonnina che va a fare la spesa alla conad tanto quanto per il commerciale che percorre 200km al giorno fino al camionista che sul mezzo di trasporto ci vive. La macchina elettrica invece va bene solo per la nonnina che vive in città e per chi guida come lei a 80 km/h in autostrada. Dire che è normale che l’autonomia si dimezzi se vai a 130km/h con i riscaldamenti accesi è pazzia. Questa è una condizione da vita reale quotidiana, mica di un viaggio all’anno per andare in vacanza. Già l’idea stessa di caricare l’auto a fine giornata come si fa con lo smartphone non sta né in cielo né in terra semplicemente perché non ci sarebbero abbastanza colonnine se tutti passassero all’elettrico. Ogni singolo parcheggio dovrebbe avere una colonnina per soddisfare la domanda. L’auto elettrica è tanta roba se si esclude la tecnologia non soddisfacente delle batterie. Motori con ottime prestazioni, pochi componenti e poca manutenzione. Il giorno che tireranno fuori autonomie reali paragonabili alle termiche e con tempi di ricarica accettabili (non da pensionati che non hanno niente da fare e giocano un paio d’ore a bocce con gli amici mentre aspettano) allora si che l’ev sarà un acquisto valido. Sperando sempre che il costo dell’energia non continui ad aumentare a dismisura e che lo stato non sposti le accise dalla pompa di benzina alla colonnina di ricarica. Entrambi scenari molto probabili dato che da qualche parte lo stato dovrà recuperare il mancato introito dei combustibili fossili e dall’altro lato l’aumento della domanda farà aumentare i prezzi perché questa è la legge alla base del libero mercato

          • Mi dica quante nonnine entusiaste dell’auto elettrica vede frequentare il nostro sito. E in Norvegia, dove le auto elettriche coprono l’80% delle immatricolazioni, sono tutti pensionati sfaccendati. Ah, dimenticavo: loro non hanno problemi di batteria perchè stanno all’equatore

          • Su questo sito vedo solo nonnine entusiaste. Chi va a 130 km/h in autostrada viene considerato un pilota di formula 1, un pazzo che non si attiene ai 47 km/h necessari per fare i 300km dichiarati. Tutti quelli che riportano autonomie accettabili specificano sempre di essere andati molto piano e sono felici così. Vuol dire che hanno molto tempo da perdere, sia alla colonnina che in strada. E’ normale che se in Norvegia dal 2022, cioè tra 10 giorni, sarà vietata la vendita di auto termiche, ad oggi, il 70% delle immatricolazioni sono elettriche. Lo stato ha aumentato le tasse e i pedaggi sulle auto termiche per imporre l’elettrico. Mi sembra scontato che ci sia una percentuale tanto alta, mica è una libera scelta, è un’imposizione.

          • Lei non ha più nulla da dire in questo blog, è evidente. Mi spiace per lei perchè avrebbe tanto, direi proprio tutto, da imparare. Eviterebbe così altre figure patetiche

          • Saverio
            Lei ha un problema abbastanza serio con la comprensione dell’italiano (non la prenda come un offesa ma è un dato di fatto che quelli come lei siano chiamati analfabeti funzionali).
            Ci può postare un sito qualsiasi che riporti che le termiche sono vietate a partire dal 2022?

          • Per tutti gli analfabeti funzionali come GuidoB che non sono in grado di cercare le informazioni, leggere gli articoli e soprattutto capirli vi posto i primi due articoli che escono:

            https://www.fanpage.it/attualita/dal-2022-in-norvegia-si-venderanno-solo-auto-elettriche-3-anni-prima-del-previsto/

            https://www.huffingtonpost.it/entry/dal-2022-in-norvegia-si-venderanno-solo-auto-elettriche-di-g-galeazzi_it_6179a08ae4b079111a6009ef

            GuidoB mi raccomando leggi con calma e prenditi tutto il tempo necessario, semmai fatteli spiegare se ci sono anche persone normali in casa

          • Questo è l’ultimo commento che le pubblico. Lo pubblico solo perchè è la prova provata della sua inettitudine. Lei ha letto solo i titoli, perciò non ha capito che si parla di proiezioni di mercato. Il divieto resta al 2025, ma, andando avanti così, dal 2022 nessuno in Norvegia comprerà più auto termiche. Sarà una scelta e non un obbligo. E’ il mercato, bellezza.

          • Saverio
            Caduto in pieno nella trappola, fin troppo facile.

            “Ci può postare un sito qualsiasi che riporti che le termiche sono vietate a partire dal 2022?” e lei mi pubblica dei link dove nel corpo del testo ribadiscono che il divieto è dal 2025 ma che i Norvegesi SCEGLIERANNO di smettere molto prima, addirittura entro il prossimo anno.

            Come dicevo prima, lei ha un grave problema con la comprensione dell’italiano, grazie per la conferma.

  22. A me questi pentiti fanno un po’ ridere. Chi é causa del suo mal pianga se stesso. La macchina é un investimento importante, e se si vuol comprare elettrico deve essere ancor piú ragionato e cosciente. Io che percorro mediamente piú 900 km quando tocco l’auto da percorrere in un tempo che non mi consente chissà quali soste, una qualsiasi elettrica, al momento non può garantirmi quello che cerco (velocità oltre i 110km/h e tempi di ricarica nell’ordine di 10/15m). L’ipotetico signor mario invece che percorre annui meno di 20.000 km e non é perfettanente conscio delle sue abitudini, appena l’auto si comporterà in maniera differente dalle sue aspettative, piangerà.
    Chi é causa del suo mal, pianga se stesso, avrebbero dovuto informarsi prima.

    • Infatti: nessuno (fino al 2035!) vuole imporre a chi fa 900 km “mediamente” una elettrica (senza volere entrare nel merito se esistono alternative che si chiamano “treni” perchè sono valutazioni che ognuno fa da solo essendo l’unico che conosce davvero la propria situazione) se non si ha tempo di fermarsi per 3 ricariche da 30 minuti se si fanno i 130 o 2 ricariche da 30 minuti se si fanno i 110.
      Credo che nel 2035 le cose saranno cambiate parecchio. Le batterie allo stato solido promettono densità energetiche almeno doppie alle attuali e tempi di ricarica dimezzati: già l’ultima voce è sufficiente a rientrare nei parametri di qualcosa di sicuramente eccezionale (900 km medi è roba da autotrasportatore…)
      Vero, l’ignoranza è terribile… come se qualcuno comprasse un Chrysler Grand Voyager e lo volesse usare nel centro di Siena e si lamentasse che non riesce a parcheggiarlo o a curvare perchè “non sapevo fosse così grosso”.
      Caspita, se compri una roba da >30.000€ che terrai per anni non ti informi???

  23. Purtroppo la comunicazione da parte delle aziende in generale e non solo dei costruttori di automobili è sempre stata quantomeno ipocrita.

    Prendete ad esempio la velocità massima raggiungibile dalle varie connessioni 4G : viene sempre comunicata la velocità con la dicitura “Fino a”, omettendo di dire che quella velocità la raggiungerete solo una volta l’anno, salendo sul palazzo alle quattro di mattina e abbracciandovi l’antenna.

    Questo per dire che a me non interessa nulla dell’autonomia in condizioni idilliache. Io sono un guidatore che mediamente ha il piede pesante e percorro circa 25K l’anno con un 40% di autostrada, a me interessa il caso peggiore. Perché non testare le macchine sull’anello di Nardò a velocità di 150/160 Km/h in inverno e con il riscaldamento acceso? da lì uscirebbe un valore minimo che di certo non potrebbe essere superato molto facilmente , almeno si avrebbe un valore di autonomia minima da prendere come riferimento peggiore.

    D’altronde anche i consumi dichiarati delle vetture con motore termico, sono quanto di più menzoniero esista al mondo !!

      • In realtà se legge bene si renderà conto che il ragionamento di Stefano è assolutamente corretto e totalmente condivisibile. Le chiedo senza nessun intento polemico: lei sa che cos’è l’anello di Nardò?

    • Quale è il senso di testare un veicolo ai 150 km/h costanti (che corrispondono a qualcosa di più su un vero rettilineo) e dire che quella è la condizione “standard” quando la velocità media dei veicoli in Italia (media tra tutto, ovviamente) è 29 km/h?
      Dato che comunque è illegale in Italia quella velocità, perchè non facciamo il test a 220 km/h? Così se qualcuno vuole andare in pista sa quanto consumerà.

      Sarei invece assolutamente d’accordo che venisse dichiarato il consumo a velocità costante di 130 km/h misurato con temperatura esterna di 0° e temperatura interna costante (prova per 30 minuti) di 20°. Questo sarebbe assolutamente sensato e corretto.
      E magari anche il consumo reale e costante a 50 km/h, a 90 km/h e ai 110 km/h, con clima acceso (nella condizione di 35° esterni e 25° interni e di 0° esterni e 20° interni).
      Basterebbe che lo facessero le riviste specializzate.

      • Anche queste prove sono assolutamente condivisibili, tuttavia la mia affermazione non è un inno alla violazione del codice della strada, ma semplicemente un test dal quale uscirebbe un’autonomia minima molto aderente alla realtà anche è soprattutto in caso di utilizzo improprio del veicolo o comunque in condizioni di continue accelerazioni e decelerazioni con tratti molto lunghi di salite, tipicamente lo scenario della A1 sulla zona appeninica prima della realizzazione della variante di valico.

  24. Concordo pienamente con Roberto e con Marco F.
    Sono infatti orientato all’acquisto di una auto elettrica usata, di provenienza “ignorante”.
    Così ho inventato una nuova sgangherata modalità di acquisto.
    Buone Feste a tutti.

  25. Sono un felice possessore di una bellissima ID4 da giugno 2021. Vi racconto la mia esperienza con una guida echo …tranquilla ,senza eccessi.
    In estate con 100% di carica avevo un 560 km in partenza e con recupero di 15 km ,più o meno in discesa ,arrivavo ad avere all’arrivo della mia destinazione , 604 km (record) . Andata e ritorno ,30 km , consumo 3,85 kw !!!! Ovvero 12,83 kw per 100 km.dislivello 360 metri.
    D’inverno, le cose cambiano.
    Stesso percorso andata e ritorno a casa, 30 km con consumo 5,40 kw , ovvero 18 kw per 100 km. Autonomia per carica al 100% in partenza 428 km !!!!!!
    Che dire ,l’autonomia mi è scesa del 23% , temperatura esterna 5 ÷ 10 gradi.
    Ripeto ,sono contento dell’auto che mi permette di fare circa 90 km gg con tranquillità e senza ansia; di fare 250 km di cui 160 km in autostrada con velocità  media 110 kmh e ritornare con circa 150 km di autonomia.
    In inverno stesso percorso di 250 km e ritorno con circa 80 km di autonomia …..capite che la guida è, diciamo, spedita 😁😁

  26. In primo luogo mi piacerebbe sapere, abitando i Trentino, quanto incidono il riscaldamento e l’aria condionata sull’autonomia. Dopodiché mi piacerebbe sapere come produciamo l’energia elettrica necessaria alla ricarica atteso che non ce n’è nemmeno per casa. Infine mi interesserebbe li smaltimento massiccio di batterie se tutti passassimo alk’elettrico. Grazie e cordialità

  27. io ho una id.3 da 58 kw da maggio 21. quando l ho comprata volkswagen dava 400km di autonomia wltp. ho fatto 30mila km senza avere ricariche in casa perche vivo in condominio. ebbene , pensavo che nel mondo reale sarebbero stati 350 km.
    la realta è che in estate ne ottengo si e no 300 teorici che diventano 250 perché sotto il 20% di batteria ti viene l ansia di trovare da ricaricare e non ricarichi mai sopra il 90%. ma il peggio è adesso dove se faccio 160 km con un pieno è tanto causa freddo. non è un calo , è meno della meta di quanto promesso e questo per me è inaccettabile. mi sento preso per il c..lo dalla volkswagen che pubblicizza numeri irreali spacciandoli per raggiungibili. io spero che qualche associazione le faccia causa come col dieselgate per aver venduto auto con meno della meta della autonomia promessa. e non basta. pubblicizzano 100kw. di velocita di ricarica quando di inverno non supera i 30kw neanche alle ultrafast . anche questa una menzogna vergognosa. insomma si, se ci fosse una class action per pretendere onestà dalle case costruttrici e dai concessionari io aderirei. morale: abito a venezia e d inverno non arrivo a Cortina per sciare perché l auto non ha abbastanza autonomia e non ci sono ricariche fast da treviso fino a cortina. per non parlare delle altre citta di montagna venete dove non esistono proprio prese di corrente pubbliche. comprare un auto per viaggiare un’ora e poi ricaricare un’ altra ora . no, non ci siamo proprio. al momento le ev vanno bene per stare in citta e dintorni. soprattutto le non tesla, audi e volks in primis

    • Buona sera Giorgio,
      lei ha percorso 30.000 km in 6 mesi a bordo di ID.3 58 kWh e senza poter mai ricaricare a casa. E, a giudicare dai consumi che dichiara li ha percorsi quasi totalmente in autostrada.
      160 km con 58 kWh significa consumare oltre 36 kWh/100km di media. Quasi 2 volte e mezzo il mio consumo medio (con la stessa auto) su percorsi quasi completamente autostradali (i miei), tra Trentino e Alto Adige.
      Poi dice di ricaricare alla potenza di 30 kW anche presso le ultra fast. A che percentuale di soc è l’auto quando la collega e rileva questa potenza? La potenza di 100 kW viene mantenuta da 0 fino a 30/32%, poi scende gradualmente ma mai a 30 kW, se non ben oltre l’80%, quando è controproducente (in termini di tempo impiegato) continuare a caricare.
      Tra Treviso e Cortina d’Ampezzo ci sono due punti di ricarica FAST, ma partendo carico da Venezia può non solo andare fino a Cortina ma anche tornare a casa, senza necessariamente ricaricare. E’ molto strano che lei non ci riesca e che i suoi consumi siano tanto alti. Davvero la cosa mi incuriosisce parecchio.
      Sarei davvero felice di venirla a trovare e intervistarla per Vaielettrico.it se me ne desse la possibilità. Credo che interesserebbe a molti approfondire! Mi faccia sapere. Sono a disposizione.

      • Strano, io in estate ne faccio più di 300 con una id3 45kW/h , in inverno sono a circa 240. E per di più allo ionity di Forlì la velocità massima che ho visto è stata 98 kW/h con batteria al 13%. E come ti ripeto la mia è la versione city 45

    • Non entro nel merito del suo giudizio, che in una buona parte potrei trovare condivisibile… ma non è che forse lei fa venezia-cortina in modalità “alboreto is nothing”? Le dico subito che avrebbe tutta la mia stima, ma al di là dei gusti personali messa come la mette è una vera debacle. Ha tutta la mia vicinanza.

    • Ho contato 7 punti di ricarica a Cortina, 2 a San Vito, 1 a Borca di Cadore, 1 a Vodo di Cadore, 15 a Ponte delle Alpi, 10 a Conegliano, 23 a Treviso. Non so se a Venezia, nella sua calle, ce ne siano ma suppongo che parta con la batteria carica. E’ proprio sicuro sicuro di possedere un’auto elettrica? E se è vero, ma ne dubiterei, ha fatto 30 mila km in sette mesi, vale a dire 143 km al giorno, con 160 km di autonomia?
      Ci fornisca le prove, per favore. Altrimenti la sua invettiva contro VW vale meno di zero.

      • egregio saccente, a parte che abito in terraferma e si chiama Venezia anche quella, nel testo è scritto CHIARAMENTE che non esistono ricariche fast tra treviso e cortina. infatti quelle che cita sono ricariche ac . se lei pensa che per andare in montagna il weekend uno debba mettere in conto 3 o piu ore di ricarica in ac, faccia pure.. le persone normali cambiano destinazione e quelle che si rendono conto della arretratezza del veneto cambiano auto. e prima che mi risponda ma a borca c è una fast, le dico che è un tesla charger chiuso alle altre auto elettriche.

        • Lei, signor Giorgio, aveva un modo molto semplice per rispondermi: portare le prove di quel che dice. Ci dimostri che la sua ID3 fa 160 km con un pieno di batteria (dato assolutamente anomalo, come hanno sottolineato altri lettori) e accetteremo la sua arringa anti Volkswagen. Altrimenti il suo commento è pura diffamazione

    • 360 Wh di consumo medio è quello che ha una Model3 bimotore alla velocità costante di 195 km/h.
      30 kW di ricarica è quello che ha una Model3 quando arriva circa al 90% (al 95% è ancora >20 kWh, l’ultima ricarica che ho interrotto al 96% segnava 22kWh e ho la batteria piccola da 50kWh).
      Scrivo questo non per dire che la Model3 sia il top assoluto e tutte le altre fanno schifo, ma per dire che NON E’ POSSIBILE che lei abbia questi dati, la ID.3 è poco meno efficiente di una Model3, non c’è ASSOLUTAMENTE questa differenza.
      Quindi i casi sono due: o ha rilevato i dati male (errore in buona fede) o se li è inventati di sana pianta. Aspettiamo delucidazioni.

  28. Il problema è che l’auto elettrica serve solo a chi la usa poco e in città. È un miraggio imposto dalla politica e dai produttori. Non è possibile sostenere un parco auto europeo solo elettrico. Anche i problemi di inquinamento, vedi smaltimento delle batterie, saranno peggiori di quelli attuali. Il futuro sarà ecobenzina e idrogeno

    • No, il problema sono quelli come te che credono a queste sciocchezze.
      L’auto elettrica è utile a molti, non è ancora adatta a tutti, ma a molti sì.
      Chissà cosa pensavo mentre percorrevo i 24000km con la e-up ed i 15000km con la id3.
      Ah, per lo smaltimento delle batterie, basta informarsi con una veloce ricerca in internet. Vengono riciclate per riottenere i metalli di cui sono composte.
      Perché si utilizzeranno per produrne di nuove.

    • Ecco!! Ci mancava l’eco-benzina, che in camera di scoppio produrrà un’eco-combustione, con gas allo scarico al gusto eucalipto e profumo mentolato.
      La Chimica non ha bisogno di suffissi!

    • Ancora con sta leggenda metropolitana che le batterie inquinano??? Perché davvero pensa che i motori endotermici non emettono inquinanti? Ma davvero?

  29. Se guardiamo il numero di Model3 in vendita sulle app di settore sembra proprio che le premesse iniziali dell’articolo siano vere! Altrimenti che senso ha vendere un’auto dopo pochi mesi? Vuole dire buttare via I soldi. Per aiutare nella scelta, sarebbe utile un sito dove i possessori di auto elettrica possano mettere i propri consumi medi (kWh/100 km), in modo da avere dati più realistici del WLTP: da sempre, anche per auto a motore termico, questo indice non corrisponde alla realtà.

    • Molte auto “alta gamma” in italia sono prese in leasing, quasi sempre per questioni fiscali. Finito il leasing, a volte di soli 12 o 24 mesi, vengono vendute. In che spiega la grande quantità di auto costose che circolano in relazione al “volume” delle dichiarazioni dei redditi, cosa altrimenti inspiegabile, e poi di conseguenza la quantità di auto costose e recenti che si trovano nel mercato dell’ usato. In questo anche le Tesla non fanno eccezione

    • Ne ho una da 1 anni e mezzo e in condizioni simili a quelle del ciclo di omologazione fa tranquillamente i km dichiarati, ed anche qualcuno in più. In inverno no, ma questo lo sapevo.

  30. Gentile Signor Mariano, la tecnologia è innovazione allorché si adatti all’uomo. Quando accade l’opposto, come nei casi da lei affrontati in questo articolo, essa è involuzione. Non c’è consiglio che tenga: i clienti hanno ragione, sempre.

    Tesla ha capito con estrema lucidità di analisi questo punto e si è concentrata proprio su quegli aspetti che lei, da patito delle EV, tende, giustamente dal suo punto di vista, a minimizzare. VW sta intuendo il punto e ha appena annunciato che dal 2022 i clienti potranno ricaricare come sulle Tesla, ovvero senza quel delirio di carte prepagate, abbonamenti e simili “amenità” al quale lei si è abituato, mentre la massa dei potenziali clienti vede come ostacolo. A ragione, a mio modesto avviso.

    Nel frattempo, il sito https://ev-database.org riporta intervalli di consumo per ogni modello rispetto a temperatura esterna e tipologia d’uso. Prima di acquistare un’auto, varrebbe la pena verificare le cifre relative al modello di interesse e prendere il caso peggiore come il più realistico (nel dubbio).

    • Paul, cioè, mi faccia capire meglio cosa intende. A suo avviso c’è innovazione e evoluzione solo se possiamo utilizzare una nuova tecnologia esattamente come facevamo con la precedente? La storia della tecnologia e della tecnica insegnano invece che l’uomo ha migliorato negli anni la propria condizione prendendo il meglio da ciò che tecnologia e tecnica hanno permesso. Non abbiamo più lampade a gas per illuminare, ma non è stato necessario fare in modo che le lampadine potessero essere accese utilizzando il fuoco perché le lampadine si potessero diffondere. Eppure, quando è stata inventata la lampadina, la corrente non era presente in tutte le case.

      • Intende dire che con quell’autonomia, le elettriche non sono ancora un buon acquisto. Riporto il seguente passaggio: “Ci sono andato a Firenze e ne fa scarsi 300.” A Firenze ci è andato con una VW ID.4, da Milano, in autostrada, a velocità costante di 130 km/h, con tre passeggeri e temperature vicine a zero. Per quale oscura ragione l’auto avrebbe dovuto fare oltre 500 km?” Perché quella dovrebbe essere un’autonomia minima, decente, per acquistare una auto elettrica. Se devo tenere in considerazioni troppe variabili, se non posso avere fretta, se non posso portare passeggeri,
        se deve essere sempre estate vuol dire proprio che ancora non ci siamo. Costi di acquisto alti, resa bassa, tante restrizioni. Pessimo mix.

        • L’autonomia minima è un concetto opinabile. Ma qui il discorso è un altro. Il costruttore non ha mai dichiarato che l’auto percorre 500 km a 130 km/h a pieno carico e con il freddo. Questo è il punto.,
          Riguardo alle sue conclusioni (costi di acquisto alti, resa bassa, tante restrizioni) le consiglio un maggior approfondimento. Potrebbe avere ragione ma potrebbe anche sbagliarsi.

          • Non ha importanza che non l’abbia dichiarato, sfruttando la nebulosità dei dati Wltp, come per le termiche comunque. Il problema è che l’autonomia invernale e autostradale è ancora troppo bassa. Non posso essere costretto ad andare a passo di lumaca senza passeggeri e al freddo. Evidentemente ci sono molti aspetti da sistemare.

        • Mah…. ho fatto viaggi anche di 500km, fermandomi 15 minuti per ricaricare, non capisco dove sia il problema. Una volta ho avuto la malaugurata idea di fare la spesa ad Aosta mentre la macchina era al supercharger…. ho dovuto fare tutto di corsa perchè la macchina si stava caricando troppo velocemente.

          • Credo non sia utile banalizzare gli argomenti di chi critica. Ma già in questa risposta sono insiti i limiti che si vogliono minimizzare. Viaggio 500 km e 15 minuti di sosta (e forse anche qualcosa di più?) Già questo è un primo limite. E se in quel viaggio non volessi o potessi sostare? Era un viaggio anche autostradale? Velocità media? Quanto bagaglio? Passeggeri? Estate o inverno? Vediamo un po’… come mai nel 2021 devo pormi queste domande. O meglio questi limiti? Una sana obiettività non guasta, ci sono limiti oggettivi che soprattutto d’inverno sono più evidenti. È inutile nascondersi dietro un dito. Viaggio lungo uguale viaggio lento e forse anche ansioso. Tutto il resto degli spostamenti è invece già OK anche ora e sono nettamente più convenienti. Attendiamo miglioramenti sostanziali sul fronte autonomia. E anche un livellamento in basso dei prezzi.

          • Luca, Denis573
            anche io ho una Tesla e il “nostro” discorso è diverso. Anche io faccio fatica a fare una “sosta pipì” perchè la macchina è più veloce di me e devo affrettarmi. Non vale per tutti, però, le altre macchine non godono di questo privilegio.
            Così come non è valido per tutti (a mio parere, decisamente pochi) avere la necessità di fare 500 chilometri senza soste. Per chi ha questa necessità (a mio parere incomprensibile), una elettrica, oggi, è inadatta, lo dobbiamo riconoscere.
            Sui prezzi, quasi concordo, nel senso che attualmente servono 50.000€ per avere un trattamento privilegiato, è alla portata di molti ma non certo di tutti.
            Al momento l’elettrico non è per tutti, un giorno lo sarà: è per questo che sarebbe importante che già da subito tutti quelli che possono (hanno il garage, non fanno 500 km al giorno etc. ) passino subito all’elettrico, perchè TUTTI ne beneficiamo immediatamente.
            E’ la storia dei vaccini: si vaccina chi può e ne beneficia subito anche chi non può e non potrà mai vaccinarsi.

      • Dico solo che una variazione tecnologica è innovazione solo se è Pareto efficiente.
        Esempio 1: la lampadina è stata innovazione: ha evitato, tra l’altro, il disturbo, non l’agio, di dover accendere con il fuoco.
        Esempio 2: la Apple fa finta di innovare quando introduce continui cambi di spina di alimentazione che generano fastidio, costi inutili e inquinamento.
        Esempio 3: l’auto elettrica attuale è un prodromo di innovazione allorché, per il momento, costringe a pagare di più (quantomeno in termini di cassa anticipata) per dare un servizio inferire sotto alcuni punti di vista rilevanti (autonomia, qualita del veicolo inferiore per poter creare margine).

  31. Però quando sento di “scelte sbagliate” e di “prendere Tesla” mi domando una cosa: tolti i vari incentivi, dove li vado a prendere 60-80 mila euro? L’idea di cambiare per il meglio ce l’ho, ma finché le auto elettriche con autonomia costano quanto delle super car, con 1/3 o meno acquisto un buon diesel e col resto lo mantengo per tutti gli anni a venire che una batteria di auto ev mantiene lo stato di batteria ottimale. Forse sono ottimista o utopista a dirla così, però alla fine ciò che spaventa è il costo di acquisto, purtroppo troppo elevato per l’uomo medio dal salario risicato italiano.

    • C’è un articolo anche qui su Vaielettrico che le mostra come non bisogni fermarsi al puro prezzo di listino. In economia si parla di TCO (costo totale di esercizio), tralasciando le Tesla da 50k, pagare 30k per una Zoe può essere considerato un investimento che ha un punto di pareggio a medio termine e a seconda del proprio profilo di guida e della modalità di ricarica (in casa, alle colonnine pubbliche o meno) può variare e anche di parecchio.
      Resta il fatto che se non ho la convenienza economica ho una convenienza in termini di ambiente, coscienza, piacevolezza di guida (silenzio, accelerazioni, dotazioni), agevolazioni (che finiranno, ma per qualche anno) sul fatto di potere parcheggiare o entrare in centro storico in quasi tutte le città, elementi soggettivi che alla fine hanno un valore e può essere anche decisamente elevato.
      Personalmente da quando ho una elettrica non odio più guidare nel traffico, è diventato piacevole, ho rallentato i miei ritmi (non perchè me li imponga la mia elettrica, che ha le prestazioni di una Ferrari, o perchè sia limitato dall’autonomia – io vado in autostrada una volta ogni qualche mese e ricarico in garage comodamente tutte le notti) e vivo meglio di prima. E’ , nel suo piccolo, uno stile di vita.
      Nel frattempo, negli ultimi 2 mesi (dal 20 ottobre al 20 dicembre) ho percorso 2434 km in 391 viaggi (così si capisce che sono tutti spostamenti cortissimi, dove il riscaldamento incide moltissimo) spendendo 62€ di corrente elettrica. Se avessi dovuti farli con un Diesel da 20 km con un litro, avrei speso 122 x 1,6 = 194€ e con la tipica macchina a benzina che in città percorre 15 km con un litro (mi sembra di essere già stato estremamente generoso) avrei speso 275€. Oltre 200€ risparmiate in 2 mesi in cui il consumo è estremamente penalizzato.
      Non sono in grado di quantificare quanti KG di CO2 e NOX e particolato e PM10 dei freni etc. etc. ho risparmiato: anche queste hanno un grande valore.

  32. Solo una piccola nota. Quando sono andato a chiedere per la id.3, il venditore mi ha subito allertato riguardo all’autonomia. Mi ha detto “pur essendo una 58 kWh data per 420km, io ne faccio a malapena 200″… Ora, ha ammesso di essere uno col piede pesante, e qui si ritorna al discorso che la guida tranquilla influisce anch’essa al pari di freddo e clima acceso, ma almeno io l’allarme dal venditore l’ho ricevuto. Poi sono sicuro che col mio stile di guida avrei fatto molto meglio di lui.
    Mentre invece, in nissan e kia questo aspetto non l’abbiamo toccato quindi sugli altri due non posso pronunciarmi

    • Va bene mettere in guardia, ma dire che la ID.3 58 kWh fa a malapena 200 km significa sconsigliarne vivamente l’acquisto. AAA Autosaloni con venditori obbiettivi cercansi…

    • percorrere a malapena 200 km con una ID.3 58 kWh vuol dire avere una media di 29 kWh/100km. Forse in pista…

      • no significa che il buffer utilizzabile è l 80 per cento della batteria perché sotto il 20 si va in cerca di una presa e sopra il 90 % ti consigliano di non caricare ( e comunque ci impiega una eternità

        • Personalmente utilizzo il 100% della batteria della mia ID.3. Faccio solo in modo di non lasciarla mai al 100% per molto tempo e di non lasciarla mai scarica per molto tempo.

          • Ecco Paolo, seriamente, mi interessa davvero parecchio. Mi quantifica il suo “molto tempo”? Davvero vorrei saperlo. Grazie

      • Rispondo ad entrambi… Il venditore lo conosco da tanto ed è un vecchio volpone, ma a onor del vero non ha nemmeno provato a presentarmi una ice. L’unica cosa che ha provato a buttar dentro il preventivo è la wallbox, per me inutile (ma più utile a mia moglie che fa 4x i miei km). Ma non ha provato minimamente a spostare l’acquisto su altro…

        Si tratta di gente che per guidare mette il selettore su sport… E quando può sta sopra i 130. Se potesse disabiliterebbe l’esp per driftare un po’.
        Gente a cui piacciono le sportive, e delle elettriche prende il bello (il motore). Un po’ come vorrebbe fare il nostro buon Enzo, che magari aspetta la eletro124 coupe per farci un pensierino. O una alpine elettrica… Chi compra quel tipo di auto cerca altre sensazioni da una macchina, non fa certo l’hipermiler. E non guarda troppo il consumo.

        Già adesso ci sono EV che di efficienza hanno poco, vedi i suv, passaggio naturale sarà che arriveranno anche piccole auto sport. Zoe Williams? R5 alpine? 595e Abarth? Ci sono adesso, non vedo perché non dovrebbero esserci in futuro

  33. Succedeva con quelli che facevano 10.000 km l’anno e compravano il diesel… per poi scoprire che non risparmiavano affatto… con l’eletteico, oggi, il problema aumenta di un ordine di grandezza. Comunque sempre interessantissimo, piacevole e utile leggere Paolo Mariano.

  34. Una mia amica vorrebbe prendere un’elettrica ma senza garage non si combina, bisognerebbe fare come quelle cose in Inghilterra credo, una presa in alternata per ogni palo della luce. Uno attacca la spina arrivando a casa poi si toglie le scarpe. Il giorno dopo si trova quei 100 km che gli servono e fine!

    Questo é modello d’uso che serve!

    • è questione di tempo ;
      Cercate nei supermercati , Enel X ad esempio ha fatto delle convenzioni con Coop , Mondo Convenienza ,McDonald’s
      Ikea è stata tra i primi a fornire il servizio di ricarica , con un accordo con nissan

      io credo , che vanno coperti i centri commerciali grandi e piccoli
      magari dotandoli di pensiline fotovoltaiche e batterie stazionarie
      con ricariche AC e DC fino a 25kW
      un’ora o due di shopping e con una elettrica media si ha la ricarica per una settimana
      se si rientra nei parametri europei dei 35 km al giorno

      box obbligatorio o tesla per chi ne fa di più

  35. Per me la macchina elettrica e solo per spostamenti in città. Non posso avere la ricarica acasa, e quando vado fuori Italia, nei paesi del est, le colonnine non sono così accessibile. Per fare 2000 km quanto mi devo fermare? Non e una macchina per me, è non capisco anche questo modo da fare, per obbligare le persone a non inquinare. Prima dovrebbero guardare le fabbriche, e altri impianti, non obbligarmi a me di fare delle scelte che non sono pronto. Un può hanno rotto i c… con questo inquinamento. E la mia opinione è nessuno lo potra cambiare.

    • Ecco, sig. Mariano, questo è il prototipo di consumatore. Persona di livello culturale medio-basso (scrive come parla e parla in italiano sgangherato), con esigenze semplici e concrete, fra le quali l’aspetto green viene dopo una lista di altre priorità. Chi comprende questo punto ha in mano il mercato.

      • Le è venuto in mente che forse non è un madrelingua? Correggere gli errori grammaticali degli altri su internet è maleducazione, e ancor di più lo è insultare qualcuno che non si conosce dicendogli che ha cultura bassa.

        • E magari fa i 2000km tutti d’un fiato?
          E magari hanno rotto i c… con questo negare che l’inquinamento esiste.
          E magari non lo sta obbligando nessuno a cambiare auto ed acquistare un’elettrica, che saranno in vendita per altri 14 anni.
          Magari è uno di quelli che ha il bel diselone che emette fumo peggio di una carboniera.
          Magari dovremmo iniziare tutti a fare la nostra parte per migliorare l’ambiente dove viviamo, senza continuamente sentenziare che deve iniziare qualcun altro.

  36. Ciao sempre Franky un po’ critico verso questa pericolosa ipnosi elettrico / ambientalista. Però voglio farvi i complimenti e darvi onore per due ragioni. Primo siete un sito onesto che dà spazio a tante opinioni e voi stessi a volte pubblicate articoli critici verso la vulgata ambientalaista. Poi permettete una libera ed aperta discussione nel forum. Diversamente a quanto accade in altre realtà giornalistiche . Un saluto e buon Santo Natale a tutti voi.

  37. L’ignoranza non paga. Meglio per chi si trova tra le mani un’elettrica di seconda mano praticamente nuova e che sa come va usata. Come dite sempre, l’elettrico non è per tutti, ma un po’ di intelletto aiuta.

    • Concordo pienamente, grazie all’ignoranza di queste persone, qualcun altro con un minimo di conoscenza potrà usufruire di tutti i vantaggi di una macchina elettrica ad un prezzo di acquisto ridotto. E per una volta evviva l’ignoranza!

  38. Il problema e sempre lo stesso, le persone prima di comprare un auto elettrica non si informano, e pensano di conseguenza di comportarsi come facevano con un auto endotermica, e in questo i venditori di certo non sono di molto aiuto, un po’ perché anche loro ne sanno poco, un po’ perché le macchine le devono vendere, e difficilmente ne parleranno male.

  39. Domanda off topic.
    Nel caso di mancanza di energia elettrica il sistema di ricarica si riavvia al ripristino della stessa energia elettrica?
    Grazie

    • Se ricarico con la Shuko a casa la mia risposte è sì , non ho mai provato alla colonnina ma secondo me bisogna rifare handshaking iniziale
      .

    • Si. Nel momento in cui viene ripristinata la corrente, la ricarica ricomincia. A meno che il dispositivo di ricarica non sia stato attivato con autenticazione (badge, keyfob) e non richieda quindi una nuova autenticazione.
      Questo non è generalmente il caso delle wallbox casalinghe.

  40. Io ho acquistato un auto elettrica dopo aver usato auto metano ,per cui abituato ad avere poca autonomia .
    Ho iniziato ad azzerare tutte le mattine il contakm parziale così ho potuto valutare le mie necessità .
    L elettrica non è ancora per tutti ,ma penso per un buon 70% degli utilizzatori .
    Se siamo passati da un nokia che durava una settimana ad uno smartphone che a malapena dura un giorno è perché i vantaggi sono superiori agli svantaggi .
    Dobbiamo cambiare idea del pieno , tanti piccoli biberonaggi al posto del pieno full .
    Io ho una 64 kWh e non scendo mai sotto il 40% ,anche per stare tranquillo per qualsiasi emergenza .

    • Il “problema” è che a casa tutti abbiamo prese a muro ovunque per caricare un cellulare e lo posiamo fare in pigiama quando siamo già a letto oltre che in auto mentre andiamo a lavoro, un’auto elettrica oggi se non hai un garage di pertinenza (con un secondo contatore i costi aumentano non poco) è un bel problema ricaricare la sera quando torni a casa, solo nelle grosse città puoi sperare di avere colonnine in zona fuori se va bene ne hai una ogni 10km e nemmeno fast e di sicuro l’auto elettrica non la carichi mentre vai a lavoro, ne quando sei a lavoro, le aziende con una colonnina sono ancora mosche bianche… Oggi per il 70% la vedo ben grigia, non c’è solo l’autonomia giornaliera da considerare ahimè

      • L elettrica non è per tutti ma le aziende che offriranno cariche avranno una specie di patentino green ,per cui se giocassero di anticipo con i dipendenti perché no .

  41. Il problema che ha sbagliato il tipo di auto elettrica per l’usoprobabilmenteche doveva fare… con una Tesla model Y sarebbe stato tutto diverso, inoltre con i supercharge nei viaggi lunghi arrivava ovunque e sempre in poco tempo, con le auto tradizionali elettriche senza supercharger sei in balia della rete scarsa di caricatori ad alta potenza e della loro funzionalità alternante… continuano a installare caricatori a 22kwh ma di fatto poco sfruttabili dai caricatori interni delle auto, per queste ragioni la unica soluzione un auto efficente e ben servita in carica…

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