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Gli odiatori delle elettriche ce li saremmo inventati noi?

odiatori

Quando abbiamo parlato di odiatori dell’auto elettrica (e l’abbiamo fatto più volte) siamo stati aggrediti da interlocutori che ci accusano di inventare nemici inesistenti. Come se fossimo noi i veri odiatori, seppur dell’opposta fazione. Tuttavia gli episodi di aggressività verso automobilisti elettrici si ripetono, come ci racconta Alessandro. E sempre più spesso riceviamo mail di insulti e sgangherate argomentazioni. Di solito le cestiniamo. Ma per l’unica che non contiene i primi pur sfoggiano un bel campionario delle seconde, facciamo un’eccezione. Inviate i vostri quesiti a info@vaielettrico.it

Un vandalo in azione, ripreso dalla telecamera di bordo mentre con la mano destra sfregia la Tesla parcheggiata. Gli odiatori delle auto elettriche fanno scuol

Quello in Mercedes che mi dà del coglione

Salve, da circa un anno guido elettrico,  senza problemi data anche la poca percorrenza annua e ricarico a casa o più frequentemente alle colonnine pubbliche con un abbonamento per la maggior velocità dell’operazione. Durante l’ultima ricarica presso un supermercato avevo appena riposto la spesa nel baule ero salito un attimo al posto guida, porta aperta e una gamba ancora fuori per controllare quanto avesse caricato prima di staccare. In quel momento entra un signore corpulento nel parcheggio a bordo di un mercedes familiare con finestrino abbassato che urla qualcosa guardando la mia auto in ricarica, nello scendere percepisco solo il finale della frase… quel coglione!

Lì per lì mi son messo a ridere, ma poi ho pensato…

Lì per lì mi sono messo a ridere, poi mi sono chiesto in quale occasione mi sarebbe venuto in mente di usare quei termini. Forse con un utente della strada impegnato in manovre azzardate o forse con un parcheggio fatto davvero male, in ogni caso verso qualcosa che, in qualche modo, mi coinvolgesse o avrebbe potuto farlo. Ma così gratuitamente senza che il mio agire avesse in alcun modo intaccato il suo universo lo trovo un po’ strano (leggi inquietante).
Scusate per la lungaggine, un caro saluto. Alessandro Pratesi 

Disinformazione, il catalogo è questo

Che l’auto elettrica sia una moda lanciata da quel grande influencer di Elon Musk è fuori discussione.
Che poi i produttori di auto abbiano preso la palla al volo per far cambiare tutto il parco auto circolante in Europa e un’ altra certezza.
Tutto questo ci viene imposto e non sarà una libera scelta altrimenti l’ettrici chiuderebbe in pochi anni.
Per quel che riguarda il CO2 uguale a zero é attualmente una chimera perché si è iniziato a costruire la casa dal tetto.
Infatti prima si doveva produrre energia elettrica solo da fonti rinnovabili (fondamente dalla casa) e dopo si poteva pensare a questo tipo di auto.
Le auto elettriche inoltre ad oggi producono più polveri sottili rispetto ai diesel ( dovute al maggior consumo di pneumatici e freni che producono la maggior parte delle polveri sottili).
Il problema è solo politico ed economico. Per l’inquinamento ci sono soluzioni molto più redditizie in primis l’idrogeno.
Che può essere impiegato nei normali motori  a combustione con emissioni inquinanti pari a 0  e in attesa i carburanti sintetici sono una valida alternativa per avere comunque emissioni CO2 pari a zero senza dover obbligare gli europei a cambiare auto.
Purtroppo si  devono utilizzare le batterie per volontà politica e quindi si mette al bando i motori a combustione che invece potrebbero funzionare tranquillamente a emissioni 0.
Questa legge che per altro non è  ancora stata definitivamente approvata è una legge talebana non certo degna dell’Europa culla della civiltà. Stefano Pretosi

Perdonateli perchè non sanno quello fanno

Risposta- Che dire? «Signore perdonali perchè non sanno quello che fanno (e che scrivono)»? Potremmo liquidare così il buon Stefano, che scrive una boiata a riga ma non sa nulla di quello che scrive. Ha la testa imbottita di certezze, pur non avendo una pallida idea di:
-cosa siano idrogeno e carburanti sintetici;
-come si producano e con quanti sprechi (potremmo continuare per ore a spiegaglielo ma non lo capirebbe);
-quanto guadagnino i costruttori su una BEV e su una ICE (molto, molto di più, caro Stefano);
-che il parco auto da qui al 2035 andrà sostituito al 90% a prescindere dalla motorizzazione;
-che le auto elettriche non consumano i freni e non emettono un grammo di polveri sottili dallo scarico (che non hanno);
-che nessuna auto termica potrà mai viaggiare a emissioni zero, mentre le elettriche già emettono metà CO2 con l’attuale quota di energia da fonte rinnovabile e ne emetteranno sempre meno, fino ad azzerarle, man mano che l’energia green sostituirà quella termoelettrica;
-che questa è una “casa”, per seguire l’esempio, che già si abita mentre è ancora in costruzione, se parte con il tetto e le fondamenta assieme.

La versione “premium” del nostro Stefano

Il signore corpulento in Mercedes che si sente autorizzato a dare del coglione ad Alessando è solo una versione “premium” del nostro Stefano, potendo contare sulla stessa ignoranza e lo stesso rancore, ma anche sul coraggio necessario a  passare dalla testiera alla strada.
Seppelliamoli entrambi con una risata: dovranno sfogarsi per chissà quale frustrazione e  lo fanno anche in questo modo, a volte incivile. Ma chi li aizza? Molti e molto interessati, in questo disgraziato Paese.

Allevare gli odiatori paga

Pensate che ha fatto un numero incredibile di visualizzazioni, retribuite dalla piattaforma un euro ogni mille, il filmato di un tale che dice falsità e sciocchezze sulle ricariche mobili di e-Gap, condendo il tutto di parolacce irripetibili. Filmato che Paolo Mariano ha provveduto a riprodurre e commentare nel video qui sopra. E fanno ascolti record tutte le trasmissioni Tv che sbeffeggiano ambientalismo, sostenibilità, allarme climatico e mobilità elettrica. Insomma, allevare odiatori paga.

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