Site icon Vaielettrico

Flop rinnovabili anche a gennaio, Italia svegliati!

Un impianto eolico di Enel Green Power (credit foto: Enel Green Power).

Flop rinnovabili anche a gennaio: la quota di consumi coperta da fotovoltaico, eolico, idrico e geotermico è scesa al 28,2%, lontana dalle nostre potenzialità.

L’agrivoltaico: nuove installazioni sempre molto contestate in Italia.

Flop rinnovabili: coperto solo il 28,2% dei consumi

La buona notizia è che i consumi continuano a calare: secondo i dati di Terna, l’Italia ha consumato complessivamente 26,2 miliardi di KWh di energia elettrica. È il 4,6% in meno rispetto a gennaio 2022, nonostante un giorno lavorativo in più (21 contro 20), ma una temperatura media mensile superiore di 1,5° C. La notizia cattiva, però, è il citato flop delle rinnovabili, che sconta anche le difficoltà nell’installare nuovi impianti, per le resistenza a livello locale e centrale. Le variazioni nella produzione rispetto al gennaio 2022 hanno tutte il segno meno: fotovoltaico -13,9%, eolico -10,5%, idrico-10,9% e geotermico -4,4%. Siamo in controtendenza rispetto ai Paesi europei più virtuosi e lasciamo che siano gas e anche carbone a fare la parte del leone. Nonostante che la stessa Enel assicuri che avremmo potenzialità per superare almeno il 60% di copertura con auto-produzione da rinnovabili.

Eolico, idroelettrico, fotovoltaico…Si può dare di più

La produzione da rinnovabili in gennaio è arrivata per il 30,9% dall’eolico, 28,2% dall’idroelettrico, 19,8% dalle biomasse, 14,9% dal fotovoltaico e 6,2% dal geotermico. Tutti settori in cui i margini di miglioramento sono enormi. Tra l’altro aumentare la produzione da rinnovabili consentirebbe di diminuire ulteriormente l’importazione di energia elettrica dall’estero, pari al 18,1% dei consumi in gennaio. I dati sui consumi generali, in costante calo, confermano comunque che chi vagheggia crisi di sistema per le ricariche delle auto elettriche è decisamente fuori strada. Gli efficientemente apportati da aziende e privati, anche a seguito del caro-bollette del 2022, continuano a dare i loro frutti. E non saranno certo i veicoli a batterie, peraltro ancora poco diffusi in Italia, a creare i black-out paventati da fonti interessate.

– Iscriviti  alla Newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico

Exit mobile version