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Italiani e auto elettrica? Tutti la vogliono, pochi la compreranno

italiani e auto

L’amore tra gli italiani e l’auto è messo a dura prova dall’emergenza Covid e da una crescente sensibilità ambientale. Il 79% infatti la condanna per l’impatto che ha sull’ambiente (69% in Europa e 72% nel mondo). Eppure 6 su 10 non potrebbero farne a meno e oggi più che mai la considerano indispensabile per evitare i mezzi pubblici e muoversi in modo “sicuro”. La maggioranza degli italiani e degli europei ritiene che l’auto elettrica sia più rispettosa dall’ambiente. Tuttavia sono meno del 20% quelli che hanno deciso di passare a un’auto a batteria al prossimo acquisto.

E’ questo il quadro tracciato dal focus auto 2021 condotto dall’Osservatorio Findomestic, società di credito al consumo del gruppo BNP Paribas. L’indagine è stata condotta da Harris Interactive dal 2 all’11 settembre 2020. Ha riguardato  15 Paesi: Belgio, Brasile, Cina, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica e Turchia. In totale sono stae interpellate 10.000 persone.

Dopo un anno di pandemia l’automobilista italiano non vive più l’auto come passione (solo il 4% degli intervistati contro il 21% in Europa e il 25% nel mondo).  E che ritiene che questo mezzo di trasporto abbia un ruolo “fin troppo importante” nella società (59% tra gli italiani contro il 51% in Europa e 56% nel mondo).

Gli italiani (90%), insieme a cinesi (93%), sudafricani e brasiliani (entrambi al 91%) vivono tuttavia una vera e propria “dipendenza” dall’auto (83% media Europa, 85% media Mondo). Anche se oltre la metà dichiara di aver dimezzato gli spostamenti per svago e vacanze. In nome dell’ambiente l’88% degli italiani (82% nel resto del mondo) è disposto a usare ancora meno l’auto in città. In alternativa pensa ai mezzi di trasporto ecologici come biciclette o monopattini per salvare il pianeta.

L’auto del futuro è quella elettrica per l’86% del campione italiano, una convinzione condivisa mediamente dal 77% degli intervistati negli altri paesi. Oltre l’80% degli intervistati in Europa e nel Mondo ritiene che l’elettrico possa risolvere i problemi di inquinamento dell’aria e acustici. E poco meno (il 75% in Europa e il 79% nel mondo)  quello del riscaldamento globale. Cinesi e britannici sono i più propensi a passare all’auto elettrica (27 % e 28 % rispetto al 17% degli italiani e della media globale).

Italiani e spagnoli sono, invece, i più orientati all’acquisto di un’auto ibrida (43% e 42% rispetto alla media del 26%). Olandesi e sudafricani sono i più numerosi a difendere la benzina (43% e 44 % contro il 9% degli italiani e il 28% della media mondo). I turchi sono gli unici o quasi rimasti a sostenere il diesel in modo significativo (28% rispetto al 14% dell’Italia e della media mondo).

 

A NOSTRO PARERE l’indagine conferma alcuni paradossi ben noti nel comportamento degli automobilisti italiani (e non solo). Per esempio, la scarsa dispoibilità al passaggio all’auto elettrica, nonostante una sensibilità ai problemi ambientali tra le più marcate nel mondo. E a dispetto di un utilizzo dell’auto sempre più orientato agli spostamenti a breve raggio. Stupisce anche, alla luce della consapevolezza dei benefici che garantirebbero le BEV, la propensione invece per le ibride (una sorta di “foglia di fico”  della sosteniblità).   Ma i paradossi non sono solo italiani. Si pensi agli olandesi, primi nella classifica degli irriducibili della benzina, eppure compratori seriali di auto elettriche. L’Olanda è infatti il Paese europeo con più impianti di ricarica e un di quelli che l’anno scorso hanno immatricolato la quota maggiore di auto a batterie. Insomma, la confusione regna sovrana.

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