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ExxonMobil si converte: estrarrà litio per 1 milione di EV

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ExxonMobil annuncia per il 2027 l’avvio di una miniera di  litio in Arkansas. Entro il  2030, la major punta a produrre litio per oltre un milione di veicoli elettrici l’anno. Dall’oil&gas al litio: una svolta storica per la prima delle sette sorelle del petrolio, fondata da John Davison Rockfeller nel 1882.

All’ inizio di quest’anno ExxonMobil aveva acquistato i diritti su un’area di circa 50mila ettari nella formazione geologica Smackover nel sud dell’Arkansas, negli Stati Uniti. Ieri ExxonMobil ha annunciato che il giacimento di litio entrerà in produzione nel 2027.

Nuove tecnologie di estrazione in arrivo

Il litio verrà commercializzato dalla nuova business unit Mobil Lithium. L’estrazione del litio dalle brine sotterranee in Arkansas verrà effettuata con una tecnologia innovativa: l’estrazione diretta del litio o Dle. Si tratta di un metodo che consente di separare il litio dalla soluzione salina (salamoia) in cui è disciolto prima di reimmettere le brine nel sottosuolo.

Secondo i dirigenti della Exxon Mobil l’estrazione del litio con questa tecnologia si addice a una compagnia petrolifera. Si tratta infatti di portare in superficie un liquido che nel caso dei giacimenti dell’Arkansas si trova a circa 10.000 metri nel sotto suolo.

Più redditizio il litio delle rinnovabili

L’estrazione diretta del litio, secondo Goldman Sachs, potrebbe avere un “impatto rivoluzionario paragonabile allo shale Usa” nel settore. Si tratta tuttavia di una tecnologia ancora sperimentale. ExxonMobil, annunciando l’avvio della produzione, ha sottolineato come l’estrazione del litio dal sottosuolo presupponga un know-how in continuità con l’attività di produzione Oil & Gas.

Il Financial Times nota come un altro elemento di vicinanza tra i due settori siano i ritorni economici molto più elevati di quelli del settore delle rinnovabili.

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