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Dubbi sulla ricarica di VW e Tesla / Vaielettrico risponde

Dubbi sulla ricarica vengono a tutti con l’auto elettrica. Stefano non sa come regolarsi con la e-Up. Marco invece lamenta problemi di dispersioni con la Tesla. Vaielettrico risponde. 

Dubbi sulla ricarica / Con l’e-Up schuko o wall-box?

“Salve, io ho acquistato da pochi giorni una Volkswagen E-Up, quindi sono un neofita dell’elettrico. Dispongo del garage distante dall’abitazione con l’utenza elettrica ad esso dedicata; l’ho allacciata ad un contatore da 3 kw, facendo dimensionare i cavi, posizionando una presa cee 16A interbloccata per non fare surriscaldare la presa schuko; ad essa ho collegato provvisoriamente un adattatore cee/schuko (Gewiss). Chiedo se secondo voi è necessaria la wall box (es. e-station portatile), oppure posso continuare con il cavo in dotazione? Nel mio caso l’eventuale wall box con presa blu quanti kw/h ricarica? Grazie anticipatamente“. Stefano

 

Risposta / In genere con la schuko…

Risponde Paolo Mariano. Buon giorno Stefano, normalmente sconsigliamo l’utilizzo del cavo schuko in dotazione. Perché? Perché non è possibile sapere in anticipo le condizioni dell’impianto al quale verrà collegato. Se l’impianto non è correttamente dimensionato, si rischiano dei surriscaldamenti e dei potenziali danni. Nel suo caso, da quanto ci dice, non vedo rischi particolari. Se non il fatto che lo stesso cavo schuko non è progettato per un utilizzo così intensivo e potrebbe non durare a lungo. Nel caso in cui decidesse di far installare una wallbox, la e-Up si può ricaricare fino a una potenza di 7,2 kW. Immagino intendesse “quanti kW” e non quanti kWh, che è una misura di quantità.

Dubbi di ricarica: “Dispersione di corrente nel Model 3”

Salve, ho acquistato a dicembre 2020 la Tesla Model 3 Standard Range Plus con batteria Lfp (Litio fosfato piombo) , vorrei avere informazioni in merito alla dispersione della corrente quando è in carica l’auto. Premetto che ho effettuato la prova controllando il consumo dell’auto sul computer di bordo che era di 5 kw/h per 23 km. Ho caricato l’auto con il suo alimentatore ed ho notato sul rilevatore del consumo di corrente che c’è stato un assorbimento di 7 kW. Come posso ridurre questa dispersione? Grazie milleMarco

Risposta / Come ottimizzare i consumi in ricarica

Risponde Paolo Mariano. Non sono certo di aver compreso la domanda. Lei ha percorso 23 km consumando 5 kWh e ha poi proceduto a ricaricare? O ha ricaricato la batteria a una potenza di 5 kW aumentandone l’autonomia (indicata dall’auto) di 23 km? Per quale motivo mi indica i km? I kWh sono una misura di quantità. Se mi passa il paragone, corrispondono ai litri del gasolio nel serbatoio di un’auto termica. I kW sono una misura di potenza. Quando dice che “c’è stato un assorbimento di 7 kW“, intende che per ottenere un aumento del livello di carica della sua auto pari a 5 kWh ha consumato in realtà 7 kWh? Se è così, le spiegazioni potrebbero essere molteplici. Una dispersione in fase di ricarica è naturale, ma non fino a incidere del 40% sul consumo. Normalmente la dispersione non supera il 15%. Piuttosto, se mentre ricarichiamo l’auto, questa procede ad esempio al riscaldamento del pacco batteria, questo ha un impatto sull’assorbimento finale. Ed è probabilmente ciò che spiega il perché di questo scostamento. Ma non tema! Non significa che se avesse ricaricato 40 kWh ne avrebbe consumati 56. Una volta portata a temperatura la batteria (operazione utile per ottimizzare la ricarica) l’auto disattiva la climatizzazione. Pertanto, su una ricarica più lunga, l’impatto è minore, quasi impercettibile. Se ne ha possibilità ricarichi in questi giorni freddi appena arrestata l’auto (quando il pacco batteria è ancora caldo). Potrà ottimizzare i consumi in ricarica.


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