Anche i test di Green NCAP confermano che le auto elettriche sono di gran lunga le più rispettose per l’ambiente. Spazzando via tutte le polemiche.
Che cos’è Green NCAP e che test fa
Green NCAP non è al soldo di questa o quella lobby e non sforna studi su commissione, come troppo spesso capita di vedere. È l’ente indipendente europeo nato per suggerire agli automobilisti qual è la scelta più ecologica nel momento di acquistare una macchina. Sta all’ecologia come Euro NCAP (guarda) sta alla sicurezza: quest’ultimo effettua simulazioni di incidenti per verificare come le auto proteggono i loro occupanti. Mentre Green NCAP verifica in laboratorio il livello delle emissioni. Sono esami costosi e la forza di entrambi gli enti sta nell’avere riunito le forze di soci-promotori da tutt’Europa.
Ci sono governi, Regioni, Automobil Club (tra cui l’ACI), la Federazione internaizonale dell’Automobile (Fia), Fondazioni (qui l’elenco completo). E, guarda caso nella prima tornata di test, le due auto elettriche prese in esame sono state le uniche a raggiungere il massimo dei voti. Si tratta della BMW i3 e della Hyundai Ioniq. Prime non solo per per rispetto dell’ambiente, ma anche nel cosiddetto ENERGY EFFICIENCY INDEX, che misura l’efficienza energetica complessiva (aerodinamica compresa).
“L’elettrico? Più pulito e più efficiente”
LEGENDA / Il punteggio è indicato solo dalle stelle evidenziate in verde. Fonte: Green NCAP
Ma anche quel che scrivono gli esperti di Green NCAP: “Ad oggi le auto elettriche offrono ai consumatori l’opzione più verde nel comprare un’auto. Sono le più pulite e le più efficienti. E sarebbe un grosso passo avanti se tutti I modelli potessero raggiungere il punteggio massimo di 5 stelle che le elettriche hanno già conseguito”. Immaginando già le possibili obiezioni, Green NCAP aggiunge: “Presto aggiungeremo l’autonomia di percorrenza nei nostri esami e, infine, esamineremo anche l’intero ciclo di vita delle vetture. Esame che potrebbe colmare il gap tra le elettriche e le auto alimentate con carburanti fossili“. Giusto. Ma ricordiamo che c’è già chi ha fugato anche questo dubbio.
L’Agenzia Europea Ambiente ancor più categorica
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