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Come si calcola il costo in bolletta della ricarica?

enel antitrust

Come posso calcolare il costo reale in bolletta della ricarica domestica di un’auto elettrica? Lo chiede Mario, che ha cercato di quantificare quanto paga i kWh entrati nella batteria della sua EV. Inviate i quesiti a info@vaielettrico.it.

Pago 12-18 centesimi a kWh oppure 37 per ricaricare la mia auto elettrica?

Ho ricevuto la bolletta Enel (uso domestico) per un totale di 149 euro a fronte di un consumo di 403 kwh.
Nel dettaglio della bolletta viene precisato che il costo per kwh varia da 0,12 a 0,18 in base alla fascia oraria. Aggiungendo tutte le varie spese fisse, le denominazioni delle quali sono comprese solo da chi le ha inventate, si arriva ad un totale per sola energia utilizzata di circa 82 euro. Per arrivare a 149 euro si debbono sommare le varie altre voci, anche quelle comprensibili solo da chi le ha ideate.
Vengo al punto.
Caricando la mia auto elettrica il costo che pago a kwh non è 0,12 o 0,18 ma circa 0,37 ossia il totale della bolletta a fronte del consumo.
Se non ho commesso errori, possibili data l’età, mi sembra che praticamente le varie società stiano gradualmente allineando il costo casalingo per kwh a quello delle colonnine.
È corretto il mio ragionamento o sono stato un poco maligno?„ Mario Baldazzi

Nè l’uno nè l’altro: l’impossibile slalom fra costi fissi e costi variabili (e dove mettiamo Iva e accise?)

Risposta- Il costo puro della ricarica domestica di un’auto elettrica va calcolato escludendo dal totale della bolletta tutti i costi fissi che pagherebbe comunque per alimentare i consumi domestiti, come le “Spese trasporto e gestione contatore“, le “Spese per oneri di sistema” e ovviamente i 18 euro del canone Rai. 
Otterrà così (anzi, otterrebbe per i motivi che vedremo) il costo reale di ogni kWh entrato nella batteria della sua auto. Usiamo il condizionale perchè è impresa titanica quantificare i costi fissi effettivi. Canone Rai a parte, infatti, anche le due voci “trasporto” e “oneri di sistema” comprendono una quota variabile che Enel non specifica in bolletta e nemmeno nella guida alla lettura della bolletta. Anche il carico fiscale (Iva e accise) è quantificato cumulativamente, il che rende impossibile calcolare quanto attribuirne ai consumi aggiuntivi dovuti alla ricarica dell’auto elettrica.

E’ troppo chiedere una bolletta più trasparente?

Nel suo caso specifico, quindi, nessuna delle due cifre da lei calcolate è corretta. Non i 0,12-0,18 centesimi a kWh della pura “Spesa per l’energia elettrica” che non tengono conto di oneri fiscali e quota variabile del cosiddetti costi fissi (contraddizione in termini si potrebbe definire). Ma nemmeno i 0,37 centesimi del totale in bolletta diviso per i consumi. Il costo puro reale della ricarica si collocherà lì in mezzo, ma probabilmente non a metà esatta. Probabilmente più vicino al valore massimo.
Un rompicapo, insomma, che andrebbe risolto direttamente alla fonte,  con una bolletta meno criptica e più trasparente.

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