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Casco obbligatorio nei monopattini in sharing, ci siamo

Troppa indisciplina sui monopattini elettrici: andare in due è vietato.

Casco obbligatorio nei monopattini in sharing. Dopo gli incidenti degli ultimi tempi, il governo sembra avere deciso. Assosharing si ribella, voi che ne dite?

Casco obbligatorio, Assosharing si ribella: incidenti allo 0,004%

Ricordiamo che, al momento, il casco è obbligatorio per i ragazzi da 14 a 18 anni (14 è l’età minima per guidare un monopattino elettrico). Ma ora sembra venuto il momento di estendere l’obbligo a tutti e Assosharing non ci sta:Dopo oltre tre mesi di colloqui e la stesura di un protocollo di intesa, apprendiamo con stupore che il Ministero è orientato a introdurre l’obbligo del casco per i maggiorenni”, scrive l’Associazione. “Sarebbe una scelta drammatica per l’industria della mobilità sostenibile, non basata su dati oggettivi relativi agli incidenti. Da uno studio dell’’Osservatorio Sharing Mobility presso il Ministero dell’Ambiente emerge come si verifichino 44 incidenti ogni 10mila monopattini in sharing, pari allo 0,004%. Numeri che indicano come in Italia non esista alcuna emergenza per i monopattini in sharing che giustifichino l’obbligo del casco per i maggiorenni”. Assosharing  è l’associazione che riunisce il comparto della mobilità sostenibile in sharing.

“L’Italia sarebbe un’anomalia, posti di lavoro in fumo”

“Il casco obbligatorio – continua l’associazione – renderebbe l’Italia un’anomalia su scala europea. E condannerebbe il Paese agli ultimi posti della classifica sulla mobilità sostenibile. Una decisione che rischierebbe di indebolire un mercato in costante crescita, che può vantare il favore degli investitori anche internazionali. E che ha attivato in poco tempo migliaia di posti di lavoro, soprattutto tra i giovani. Ridisegnando le nostre città che puntano sulla sostenibilità e contribuendo ad abbattere l’inquinamento. Nel 2020 sono stati registrati 7,4 milioni di noleggi. Con un risparmio netto in termini ambientali, di due milioni di kg di CO2 rispetto a quelle emesse per percorrere gli stessi km con un’auto di media cilindrata. Auspichiamo che il Governo adotti scelte lungimiranti e in linea con gli altri Paesi europei, evitando che si inneschi una fuga dall’Italia da parte delle aziende”. Ma il dado ormai sembra tratto e a breve dovrebbe arrivare l’obbligo per tutti.


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