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Bruno twitta la bolletta del gas da 3,57 euro: “Grazie fratello sole”

bolletta del gas

Bruno Simili twitta la sua bolletta del gas da 3,57 e scrive “Grazie fratello Sole”. Finisce su tutti i giornali e impazza sui social. Chi è? Per cominciare, un automobilista elettrico.

Digitate su Google “Bruno Simili” e vedrete una sfilza di citazioni da fare invidia al Comandante Salvini. Chi è costui? E’ tutt’altro che uno sconosciuto. E’ il vicedirettore della prestigiosa rivista di politica, storia ed economia bolognese Il Mulino, un piccolo-grande think-tank della cultura italiana.

L’altra faccia del “caro bollette”

Il tweet di Bruno Simili con la sua bolletta del gas

Ma non è per questo che il suo nome spopola sui social.  La fiammata di popolarità è merito di un tweet che con questi chiari di luna può sembrare incredibile: riproduce la sua bolletta del gas di settembre, che ammonta, udite udite, a ben 3,57 euro, più tre sole parole di commento «Grazie fratello sole».

E’ accaduto così che abbia fatto più click lui in due giorni che i comitati “brucia bollette” di tutta Italia in tre mesi di mobilitazione e di servizi giornalistici a reti unificate.

Intendiamoci. La bolletta, come ha precisato Simili a tutti i giornalisti che si sono precipitati ad intervistarlo, è solo un conguaglio sui consumi estivi, praticamente nulli poichè l’impianto di riscaldamento è rimasto spento. Tuttavia con un bell’impianto fotovoltaico sul tetto di casa sua (fuori città, in località Monte San Pietro) e un impianto solare termico per l’acqua calda «c’è comunque un bel risparmio» ha detto al collega Marco Madonia che ha innescato il pandemonio mediatico intervistandolo per il Corriere di Bologna.

Spunta anche l’auto elettrica: è la sua VW e-Up

Quello che il Corriere non scrive, e che Bruno Simili ci svela, è che nel suo “pacchetto sostenibilità” c’è anche un’auto elettrica. E’ una VW e-Up acquistata con generoso ecobonus nell’agosto della scorso anno. Un’auto «della quale sono soddisfattissimo, tanto che ce la litighiamo io e mia moglie lasciando in garage la vecchia termica di famiglia».

Bruno Simili nella sua casa, sulle colline bolognesi

Purtroppo, aggiunge, l’impianto fotovoltaico sul tetto ha una potenza ridotta, solo 3 kW, e quando fu installato, quattro anni fa, non fu abbinato a un accumulo domestico.

Energia 100% green, in cooperativa

«L’autoproduzione non basta per i consumi di casa e anche per la ricarica dell’auto. Ma per quella attingo al mio fornitore, una cooperativa sociale che fornisce solo energia da fonti rinnovabili attraverso un gruppo d’acquisto solidale».

La cooperativa si chiama èNostra, sede a Milano in via Ampere  (guarda caso), ed è la stessa che nel 2018 installò i pannelli fotovoltaici. Da gennaio Bruno Simili ha chiesto il raddoppio dell’impianto «ma in cooperativa sono sepolti di lavoro e non mi hanno ancora risposto».

Il solare termico, installato già una decina di anni fa, è l’altro pilastro della sua filosofia   ispirata sì alla sostenibilità «ma anche a una oculata gestione del denaro». L’investimento per affrancarsi il più possibile dall’energia inquinante «è stato di poche migliaia di euro, già ampiamente recuperate».

“Due problemi in Italia: uno culturale, l’altro burocratico”

Quindi è alla portata di molti se non proprio di tutti. «Ma in Italia abbiamo due problemi: uno culturale, l’altro burocratico. Entrambi ci impediscono di sfruttare appieno le potenzialità della nuova tecnologia green. I nuovi pannelli da balcone, per esempio, consentirebbero di sfruttare il fotovoltaico anche nei condomini di città». Lui per fortuna  ha scelto di abitare sulle colline bolognesi dove i vincoli architettonici sono meno arcigni e l’amministrazione più flessibile nel concedere le autorizzazioni.

Quanto al ritardo culturale degli italiani, Simili ci dice di averlo potuto misurare in questi giorni di inaspettata notorietà dagli innumerevoli messaggi  recapitati via web, «non tutti propriamente di apprezzamento, anzi».

E l’auto elettrica? «Quella richiede uno sforzo economico iniziale non indifferente e con gli incentivi oggi in vigore probabilmente  non l’avrei comprata. Ma chissà: quando avrò potenziato il mio fotovoltaico e avrò la possibilità di ricaricarla a costo zero, potrebbe rivelarsi un affare anche quella. Le chiederò un aiuto per fare i conti».     

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