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“Bolletta elettrica più 40%”. Ma Cingolani sbaglia i conti

bolletta congolani

Il ministro Roberto Cingolani.

«Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, il prossimo trimestre aumenta del 40%, queste cose vanno dette, abbiamo il dovere di affrontarle» ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani a Genova durante un convegno organizzato dalla Cgil. Evoca insomma una stangata epocale per le famiglie italiane.

La causa? L’impennata di gas e benzina

In verità il precedente trimestre la bolletta è aumentata del 9,9%, mentre quella del gas è salita del 15,3%, la metà esatta di quel che dice Cingolani. Il quale deve aver fatto un pò di confusione suiconti.

L’aumento dei prezzi internazionali delle materie prime energetiche come gas naturale e petrolio è sotto gli occhi di tutti; lo vediamo ogni giorno, per esempio, alla pompa di benzina, dove ormai la super  viaggia attorno a 1,8 euro al litro, e il gasolio quasi a 1,6.

In più la forte ripresa economica ha fatto impennare anche le quotazioni della CO2, cioè dei “permessi ad inquinare” che le aziende più “sporche” devono acquistare da quelle più virtuose a compensazione delle proprie emissioni. Ciò si ripercuote sulla generazione di energia elettrica, che in Italia dipende da centrali turbogas per oltre il 45%.

Bolletta o prezzo dell’energia, ministro?

Ma in bolletta il “costo della materia prima energia” è solo una delle componenti, assieme a una serie di voci che vanno dagli oneri di sistema (tra cui gli incentivi per le rinnovabili) ai costi di trasporto, alle spese di smantellamento del nucleare fino alle varie accise. Quello che potrebbe aumentare del 40% pesa a sua volta per fra il 40% e il 50% (a seconda dei consumi complessivi annui e della potenza impegnata) sul totale della bolletta. Su un prezzo medio di circa 0,22 centesimi a kWh si potrebbe passare perciò a ridosso dei 0,26-0,27 centesimi. Non poco, ma circa la metà di quel 40% paventato dal ministro.

Probabilmente Cingolani ha calcato la mano sui prossimi rischi di stangata per dare più forza al passaggio successivo.

Più rinnovabili. E’ la ricetta di Cingolani

«Il messaggio fondamentale da dare _ ha detto _è che la transizione ecologica bisogna farla il prima possibile riuscendo a trasformare l’energia elettrica in energia elettrica rinnovabile. Dobbiamo portare la quantità di energia elettrica prodotta in Italia oltre il 70% da sorgenti rinnovabili».

«Dobbiamo rapidamente e progressivamente alzare l’offerta di energia elettrica rinnovabile in Italia. Ogni anno dobbiamo immettere 8 gigawatt di energie rinnovabili, adesso ne immettiamo 0,8 – ha spiegato – Se riusciamo a produrre elettricità verde, tutta la filiera delle automobili a batteria da quel momento in poi attraverso la trasformazione meno inquinante dei sistemi manifatturieri diventerà possibile. È chiaro che se trasformiamo in elettrica una macchina però l’elettricità la produciamo dal carbone, non è una soluzione».

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