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BMW indietro nell’elettrico? “Ora vedrete”, dice il n.1

La BMW i4, l'ultima novità elettrica della Casa di Monaco.

BMW indietro nell’elettrico? Niente affatto, il momento giusto è ora e noi ci saremo alla grande, spiega il n.1 Oliver Zipse in un’intervista alla Reuters.

BMW indietro? “No, l’era dell’elettrico comincia ora”

Oliver Zipse, n.1 di BMW Group.

La Casa di Monaco è stata una delle prime a buttarsi sull’elettrico, con un modello originale anche nella forme come la BMW i3 nel 2013. Ma dopo? “Si ha la percezione che ci siamo presi una pausa, ma in realtà non c’è stata nessuna pausa“, dice Zipse, impegnato in una serie di incontri dal titolo Delivering Net Zero. “Abbiamo aspettato il momento in cui l’elettro-mobilità stesse davvero raggiungendo volumi più alti“. Ora la BMW accelera e si aspetta che metà delle sue vendite derivi da modelli completamente elettrici entro il 2030. E lavora sulla riduzione delle emissioni di CO2 nell’intera durata di vita dei suoi veicoli – dalle materie prime e dal processo di produzione all’utilizzo su strada. Si parla di 200 milioni di tonnellate di qui al 2030, pari a 7 volte le emissioni annuali di una città come Londra. E si premunisce anche sul fronte delle materie prime. Da pochi giorni ha firmato un contratto da 285 milioni di euro con l’americana Livent per una maxi-fronitura di litio per batterie a partire dal 2022.

 

“Non vogliamo auto elettriche che si assomiglino tutte”

L’approccio tecnico di BMW è diverso da quello dei principali competitor, a partire da Volkswagen-Audi e dalla stessa Mercedes. Attualmente la Casa di Monaco costruisce modelli con motori tradizionali, ibridi ed elettrici su piattaforme condivise. Il che, secondo molti addetti ai lavori, sarebbe penalizzante per l’efficienza delle auto elettriche pure, a cui servirebbe una base tecnica dedicata. Obiezione che Zipse liquida così: “Se

La BMW iX 3, secondo modello elettrico dopo la i3, lanciata ormai otto anni fa.

guardate quel che  sta succedendo nel mercato con queste piattaforme elettriche dedicate, vedete che le auto si assomigliano tutte. La BMW serve clienti molto particolari, che pagano un certo prezzo, penso che non vogliano auto che si assomiglino tutte“. Nessuna fretta, dunque. Una piattaforma BMW solo per l’elettrico non arriverà prima del 2025. Quanto al futuro, Zipse si aspetta che la UE inasprirà ulteriormente gli obiettivi di emissioni di CO2 al 2030. Ma si augura che anche con l’Euro 7 venga fatto “in modo ragionevole, per mantenere in vita il motore a combustione“.

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