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BMW avverte Tesla: il tuo dominio è finito

La BMW i4, rivale diretta della Tesla Model 3, con prezzi a partire da 60.900 euro.

BMW avverte Tesla: il tuo dominio nell’elettrico è finito. La sfida è stata lanciata dal capo mondiale delle vendite, Peter Nota, durante un evento negli USA.

Peter Nota, del board di BMW.

BMW avverte Tesla e prepara una serie di lanci, tutti elettrici

È proprio a partire dagli Stati Uniti che la Casa di Monaco intende attaccare la leadership dalla marca di Elon Musk. Nel 2021 Tesla (con solo modelli elettrici) ha superato la BMW (con un’intera gamma, anche plug-in e a benzina) sul mercato americano. Un trend che si sta confermando anche nei primi mesi di quest’anno. Secondo Nota, però, siamo a una svolta e il BMW Group ora si concentrerà su un aumento molto forte e veloce delle vendite di veicoli elettrici. “Tesla ha avuto una posizione di forza unica per un po’ di tempo. È finita“, ha detto il top manager BMW ai giornalisti americani. Quest’anno, la BMW mira a vendere 200.000 veicoli elettrici a livello globale, raddoppiando le consegne del 2021, ma Tesla veleggia oltre il milione di auto vendute. A Monaco puntano sulla i4 (rivale diretta della Tesla Model 3) e sulla costosa iX. Oltre che sulle tre novità elettriche in arrivo: l’ammiraglia i7, la berlina i5 e le nuove Mini.

Vendite di EV di Tesla e dei principali brand tedeschi nei primo trimestre.

BMW avverte Tesla, ma i numeri…

Nota ha descritto la i4 come la “macchina elettrica per eccellenza” e il “prodotto elettrico che i clienti si aspettano da BMW“. Le sue dichiarazioni spavalde sono state riprese dal numero uno del Gruppo, Oliver Zipse: “Spingeremo l’azienda ai limiti della capacità produttiva. La domanda aumenterà. Lo vediamo già con l’iX e l‘i4“. Ma i dati dei primi due mesi del 2022 sembrano ancora dare ragione a Tesla, anche negli Stati Uniti. BMW ha venduto 54.210 auto, con la sua gamma infinita di motorizzazioni, contro le 71.250 di Tesla. A livello globale, poi, il vantaggio della marca di Elon Musk su tutti i competitor tedeschi è ancora più ampio e tende a crescere. Sommando le vendite di Volkswagen, Audi, BMW-Mini e Mercedes nei primi 3 mesi 2022, non si arriva alla metà delle immatricolazioni di Tesla. Per la precisione 144.300 le tedesche, 310 mila Tesla. Non è solo una questione di appeal sul mercato: Tesla si è rivelata più efficiente anche nel far fronte a problemi come la carenza di semiconduttori e cablaggi.

Elon Musk durante l’apertura della fabbrica di Grunheide.

Ma intanto Elon Musk festeggia profitti record

E un altro dato dovrebbe far riflettere i grandi nomi del made in Germany: Tesla è ormai una colossale fabbrica di soldi. In grado di generare profitti tali da finanziare qualsiasi progetto di nuovo modello futuro. Nel primo trimestre del 2022 ha realizzato profitti per 3,318 miliardi di dollari, con un fatturato di 18,76 miliardi (10,29 miliardi dei primi 3 mesi 2021). È l’ennesimo record, realizzato in un periodo in cui sono state messe in funzione due nuove GigaFactory (in Germania e nel Texas). Musk conta di arrivare a un milione e mezzo di auto vendute già quest’anno. E intanto si continua a investire nell’apertura di nuovi Supercharger. Al 31 marzo le stazioni di ricarica in tutto il mondo sono arrivate a quota 3.724 (+38% rispetto a un anno fa).  E si tratta di stazioni sempre più grandi: i caricatori installati sono 33.657, il che significa che ogni Supercharger dispone in media di 9 colonnine. In Italia siamo a 52 stazioni, con oltre 500 stalli: le ultime aperte (come Bologna, 16 colonnine) sono V3, con picchi di potenza a 250 kW.

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