Autofficine indipendenti contro Tesla: un punto a favore delle prime. La Casa di Elon Musk ha dovuto “aprire” i suoi dati tecnici, dopo diversi reclami alla UE.
Autofficine: ottenuto l’accesso alle info e ai software per riparazione e manutenzione, ma…
La diatriba andava avanti da tempo. Gli auto-riparatori sostenevano che Tesla violasse le norme sulla concorrenza, non garantendo un accesso “non discriminatorio” alle informazioni su riparazione e manutenzione. Nonché sul software di diagnostica e programmazione. sempre su riparazione e manutenzione. La crociata era guidata da un’associazione tedesca di categoria, la ZDK, che lamentava come Tesla concedesse l’accesso ai dati solo ai suoi partner ufficiali. Alla lunga la Casa americana ha ceduto e le autofficine indipendenti possono ora accedere alle informazioni, in teoria senza restrizioni.
Ma c’è una condizione, che secondo il sito tedesco Electrive (qui l’articolo) rischia di creare nuove dispute legali in sede comunitaria. “Tesla addebita 125 euro l’ora per l’uso del software diagnostico e di programmazione e 30 euro l’ora per le informazioni di manutenzione tramite il tecnico sito web“.
Tesla famosa per la custodia rigidissima dei dati
Sono costi che le autofficine indipendenti devono “caricare” nelle fatture finali ai clienti. Il che rende fuori mercato il servizio offerto sulle Tesla dagli auto-riparatori indipendenti. Secondo ZDK, chiedere un corrispettivo per il software diagnostico e di programmazione viola il Regolamento di omologazione (UE) 2018/858.
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