
Auto in ricarica da rimuovere? Di fatto, se collegata alla colonnina, è intoccabile, anche se non più in ricarica. E questo può essere un problema, che si somma alla scarsa propensione delle Polizie municipali alla rimozione. Conseguenza: gli stalli di ricarica saranno sempre più spesso indebitamente occupati non solo da auto termiche, ma anche da EV non più in carica. E a poco servono anche gli addebiti-extra a carica terminata, se il costo orario è quello di un parcheggio…
Auto in ricarica da rimuovere? In genere i vigili non intervengono
Vivo a Riva del Garda, una cittadina turistica sulla costa settentrionale del Lago. Luogo ameno, che dalla primavera all’autunno vede quasi raddoppiare il numero di abitanti. Negli ultimi anni sono state installate molte colonnine. Come chi guida elettrico sa, le ricariche della propria città sono quelle che non capita mai (o solo raramente) di utilizzare. Ma a me, quando testo le auto, capita di farlo. E, ogni singola volta che mi è capitato di trovare lo stallo occupato da auto termiche e ho chiesto l’intervento dei vigili, li ho sempre attesi invano. Di recente, in occasione del test della BMW i4 M50 (vedi video, dal minuto 14 in poi), ho raggiunto la stazione ultra Fast di Piazza Catena. Trovando un’auto elettrica che, nonostante avesse terminato la carica, continuava a occupare (indebitamente) lo stallo. Un vigile urbano si trovava proprio sulla piazza. Gli ho quindi chiesto se potesse intervenire per far rimuovere l’auto.

Troppa tolleranza con chi occupa gli stalli abusivamente
Il Codice della Strada permette di prolungare la sosta non oltre un’ora dopo il termine ricarica (sarebbe utile un sistema rapido attraverso il quale si possa verificare). Il vigile mi ha risposto che il proprietario sarebbe potuto arrivare da un momento all’altro. E mi ha invitato a pazientare 10 minuti. L’ho fatto. Ho poi chiesto nuovamente cosa si poteva fare. A quel punto ha risposto: “Sa, io posso anche sanzionare l’auto, ma al momento il carro attrezzi non può venire“. È la stessa risposta che ho ricevuto almeno 5 volte negli ultimi due anni. La mia impressione? La direttiva non scritta è di massima tolleranza in queste situazioni. Non si vuole lasciare un brutto ricordo ai turisti. Peccato che si lasci un brutto ricordo a potenziali altri turisti, che trovano gli stalli indebitamente occupati. Forse a questo l’amministrazione non pensa.

Auto in ricarica da rimuovere: come staccare il cavo? Non c’è speranza…
Ma ora arriva il meglio! Qualche settimana fa ho raggiunto la stazione ultra FAST nel parcheggio Foro Boario di Arco (TN). La colonnina era occupata da una Hyundai Kona, che, nonostante avesse terminato di caricare, continuava ad occupare lo stallo. Il cartello recita “Divieto di sosta. 0-24. Rimozione forzata. Eccetto auto elettriche durante il processo di ricarica“. Anche in questo caso ho chiamato la Polizia municipale, chiedendo di intervenire. Dopo 30 minuti non è arrivato nessuno. Ma mentre attendevo (invano) i vigili, mi sono chiesto: “E se dovessero arrivare e decidere di far intervenire un carro attrezzi per rimuovere l’auto, come staccheranno il cavo? Esisterà una procedura? La conosceranno?” Ho deciso quindi di contattare direttamente il gestore della colonnina, Neogy. E la risposta è stata disarmante.
Solo il proprietario può far sbloccare il cavo!
Quando ho spiegato la situazione all’operatore del call center, questi mi ha spiegato che purtroppo non esisterebbe alcuna soluzione possibile al problema. Tecnicamente Neogy può sbloccare da remoto il cavo lato auto, ma lo può fare esclusivamente su richiesta di chi al telefono si qualifichi come il proprietario dell’auto stessa. E questo esclude quindi anche la possibilità che la Polizia (qualunque essa sia) possa chiedere lo sblocco, ai fini della rimozione dell’auto.
SECONDO NOI – I vigili non si sono mai presentati (ho atteso oltre un’ora). Ma se anche lo avessero fatto, pare che non avrebbero potuto aiutarmi in alcun modo. È necessario che questo buco normativo venga colmato al più presto. E che le forze dell’ordine possano chiedere (o effettuare direttamente) lo sblocco in queste situazioni (non di emergenza, ma di comunque di necessità). Nel frattempo, il mio invito a tutti coloro che guidano un’auto elettrica, è di essere rispettosi degli altri. Molte auto offrono l’opzione di sblocco automatico del cavo al termine della ricarica. Ecco, non costa nulla, e potrebbe aiutare in molti casi.
— Leggi anche / La scossa di Roma: colonnine brandizzate e con sensore anti abusivi —
Il problema, secondo me, è che le colonnine sono piazzate spesso in posti improbabili e senza tener conto del fatto che non sempre si può essere sul posto per staccare l’auto a fine carica. Basterebbe disporle più intelligentemente ed il problema sarebbe risolto, provate a pensare ad una margherita anche solo con 4 petali, una sola colonnina non ha più di 4 stalli. Il problema sarebbe risolto, senza pensare alla rimozione forzata o all’intervento di avvocati, basta che l’auto sblocchi in automatico la presa a carica terminata. Non mi pare una cosa tanto difficile da fare.
Purtroppo è una delle tante storie all’italiana. I vigili che non intervengono vanno minacciati per omissione di atti d’ufficio. Salvo poi che non succeda quel che mi è capitato tempo fa: chiamo i vigili perché un’auto parcheggiata spudoratamente davanti al cancello pedonale di casa mia letteralmente impedisce il passaggio. Il vigile arriva, mi ascolta, poi ribatte che se multa quell’auto deve far lo stesso con tutte le altre in divieto di sosta. Alla mia domanda su cosa aspetti, estrae il cellulare e – secondo me – finge di rispondere a una chiamata, dicendo che arriva subito. Parte di gran carriera e chi l’ha più visto? Questa è la nostra italietta ricca di “italioti” 🙁
Gli imbecilli no-watt sono meravigliosi: giustificano tutto, hanno sempre ragione 🙂
Devo dire che siete divertenti però, l’incoerenza di chi possiede auto elettriche è spesso tragicamente comica. Si dice, o meglio, dite, che l’unica soluzione al momento per chi non ha carica a casa sono le colonnine, ancor più in futuro. Si da il caso che chi avrà in futuro un’auto elettrica senza box e la caricherà (forse tutte) le sere la colonnina la userà come posteggio, sopratutto se si tratta di colonnina a carica lenta, e non vorrà certo spostarla a tarda notte e men che meno pagare una penale perché oh poverino a differenza di altri il suo posteggio non è un box privato. Non vorrà nemmeno pagare la penale perché prima quello era un banale posteggio, la colonnina è stata messa lì dopo.
Adesso cortesemente spiegatemi, come vorreste risolvere codesto problema? Le colonnine lente sono da considerarsi come un posteggio? A mio parere si, perché per solo uso ricarica esistono già le fast.
Dalle 23 alle 7 è consentito lasciare il proprio veicolo in ricarica, articolo 2, comma 1, lettera e) del Dlgs 257/2016 (vale solo per le non fast).
Con questa premessa (polemicamente: avete mai provato ad usare internet attivamente facendo delle ricerche anzichè subire passivamente i contenuti? Non è una TV e non dobbiamo leggere quello che ci propone, dobbiamo essere noi ad usarla), stiamo parlando di “COLONNINE” di ricarica e non di “parcheggi con ricarica” che devono ancora arrivare, salvo esperimenti sporadici (lampioni con presa a bassa potenza). Ricordo che se domani TUTTI cominciassero a comprare 100% elettrico, dato che ogni anno si vendono 1.800.000 veicoli e il parco circolante è di 36.000.000, serviranno VENTI ANNI perchè tutti i veicoli siano elettrici. Se anche fosse così, ed è evidente come sia impossibile, ci sarebbero ben oltre 10/15 anni per risolvere il problema: che è un problema e nessuno lo nega.
Bella questa: le auto a pistoni se ne possono stare parcheggiate in strada tutta notte, gratis. Le elttriche invece devono scappare come Cenerentola perchè già piene?
Se come lente intende 2/3kw ovviamente ci vorranno ore 8/10/12 quindi è già pianificato un uso ricarica/parcheggio, se intende colonnine sora gli 11kw allora no è solo da considerarsi un distributore che quando avrà finito di fare il pieno l’auto va spostata, in alcune zone qui da noi è già così una 3kw affiancata da una 22kw
In questo caso i vigili non possono portare via lauto, anche perché il gestore della colonnina ti autorizza a restarci e ti addebita un costo a minuto.
Proprio pochi giorni fa, lasciai l’auto in ricarica AC per andare al mare. Dopo un’oretta, mia moglie ha notato il messaggio di Juice pass di 20 minuti prima che la ricarica si era interrotta. Sono dovuto andare alla colonnina, metterla in carica sull’altra presa (quella su cui ricaricavo era andata in manutenzione) e ritornare da mia moglie sulla spiaggia.
Se non leggevo il messaggio, o lo leggevo dopo ore, sarebbe stato ingiusto l’accredito del gestore, figuriamoci l’intervento del carro attrezzi!
Purtroppo non tutto è chiaro sul mondo dell’elettrico, ed in più ci si aggiunge la maleducazione della gente ed il ritardo enorme che c’è in Italia….
No Frederik, non è così. L’auto può rimanere solo per il tempo necessario alla ricarica.
Dico la mia.
Val di Mello, a S. Martino in zona Valtellina per intenderci.
Collego l’auto per ricaricare, colonnina 20kW, id.3 max 10kW.
La colonnina dice un’ora gratis dopo la fine della ricarica (0,45€ al kWh). Dopo l’ora gratuita il costo è 9cent al minuto ovvero circa 5,50€ allora.
Andando in val di Mello come avrei potuto scollegare l’auto una volta caricata? A che serve una colonnina AC in un posto del genere? Avrei dovuto aspettare 2 ore almeno e poi partire per la camminata in montagna?
Comunque si paga già più di 10 volte tanto la sosta senza ricarica.
P.s. c’erano altre tre colonnine libere, la tizia dell’info point si era meravigliata che avessi un’auto elettrica 😀
In realtà, immaginando di vivere nel fatato e altruistico mondo green dove tutte le auto in circolazione sono BEV , lei avrebbe dovuto ricaricare per 2 ore (ma non dite tutti che da quando avete l’elettrica perdete meno tempo che con la termica dal benzinaio?) aspettando magari per un ora il suo turno sempre che quello prima di lei non sia partito per la gita lasciando lì l’auto come ha fatto lei. Alla fine delle due o più ore lei avrebbe dovuto spostare l’auto (siete voi elettricisti che dite sempre che bisogna liberare la colonnina una volta ricaricata l’auto) e partire a mezzogiorno per il suo bel giro in montagna. Evviva la propaganda no Watt che vi fate sempre da soli. Come dite voi? L’auto elettrica non è per tutti? Quindi aggiungiamo alla categoria anche l’escursionista😂😂😂.
Piuttosto sgradevole questo “voi”. E privi di interesse i suoi commenti. Se si sente così estraneo ai frequentatori di questo sito può anche accomodarsi. Non sentiremo la sua mancanza
L’uso del pronome personale “voi” non era in senso dispregiativo ma semplicemente per riferirmi a “voi” possessori di auto elettriche. Può darsi che il mio commento non sia interessante ma ho semplicemente ripetuto con parole diverse il commento del Sig. Martino evidenziando la nuda e cruda realtà che fate finta di non vedere: “avrei dovuto aspettare 2 ore almeno per di partire per la gita in montagna?” ATTESA DI “ALMENO” 2 ORE PER LA RICARICA… eccome se è interessante evidenziarlo!! “Non sentiremo la sua mancanza”… volete ridervela e scherzarvela da soli?
Vogliamo discutere con chi ha qualcosa da dire e non solo da ribadire
È inutile cercare difetti di un movimento appena nato in cui non c’è ancora una vera e propria routine.
Purtroppo le prome installazioni di colonnine a caso senza nessuna visione di infrastruttura sta già mostrando i sui limiti. E le auto sono poche….
“siete voi elettricisti”
il “voi” non sarà dispregiativo, ma io non sono un elettricista esattamente come lei non è un petroliere.
Sono escursionista da una quarantina di anni (attivamente, socio CAI) e il mio problema è sempre stato DOVE riuscire a lasciare la macchina senza intralciare e/o prendere la multa. Figuriamoci se nel 2022 con lo 0,3% di veicoli elettrici circolanti dobbiamo faci caso che non ci siano abbastanza colonnine lente nei pochissimi parcheggi di montagna: facciamoci caso che non ci sono parcheggi, prima.
La risposta l’ha già scritta molto intelligentemente Martino: “A che serve una colonnina AC in un posto del genere?”. Ne metti UNA da 22kWh e 10 da 3kWh, servizio enormemente più utile e meno costoso per il gestore.
Può sfogare la sua aggressività verbale verso le amministrazioni Comunali, che ne dice? Sarebbe un bel servizio utile a TUTTI.
Ma poi, con sana ingenuità, io mi chiedo: ma perché dev’essere così fondamentale poter ricaricare in montagna quando si va a fare un’escursione o una gita? È uno dei principali cavalli di battaglia dei no-watt… Ma caricare prima in modo da arrivare in cima non scarichi pare brutto, considerando che poi a tornare giù ci si ricarica? Come se poi le montagne fossero piene di distributori di benzina… Mah…
Infatti, sarebbe stato meglio mettere una bella fast da 100kW e tempo la colazione l’avrei spostata, oppure una lenta da 2kW e morta lì.
La maggior parte della gente che va in val di Mello ci sta dalle 5 alle 8 ore… non capire sta cosa (da parte di chi installa colonnine) è da ingenui.
Comunque per chi dice che avrei potuto caricare altrove… in TUTTA la Valtellina c’è sono una “fast” da 50kW e basta, poi tutte 22kW AC. Così nn si va da nessuna parte…
E per essere anche più corretto ho pensato di nn attaccarmi alla colonnina, mano poi ho visto che c’erano 4 stalli vuoti e ho valutato che non avrei dato noia ad altri utenti EV.
E nn parliamo di risparmio, ho speso più di sosta in ricarica che se avessi messo l’auto nel parcheggio normale.
Io non credo che sia corretto, perché se arrivano altri tre come lei di colonnine non ce ne sarebbero state nessuna di libere, e per il menefreghismo di pochi ci rimettono in molti, non vedo l’ora che le cose cambino, e dopo 15/30 minuti dalla fine ricarica di debba pagare qualche decina di €al minuto , in Italia è l’unico modo per educare.
Se l’operatore con quale ricarico mi da un’ora di tempo per stare collegato e solo dopo inizia ad applicarmi le penali, perché dovreste rimuovere l’auto dopo 10 minuti che è finita la ricarica? Dovrebbero prima cambiare le regole gli operatori, come tesla ad esempio.
Messa così, dovrebbero cambiare prima la testa degli utilizzatori, io sono sempre andato a spostare l’auto nel giro di 5/10 minuti perché, solo per educazione e nella speranza che anche gli altri facciano lo stesso.
I Supercharger Tesla caricano a 150 o 250 kw ci si ferma da pochi minuti a mezz’ora al massimo, il tempo di in caffè e wc.
Non vuole stalli occupai per parcheggiare quindi ti avvvsa via app e poi applica la tariffa a fine carica.
Ti da un servizio eccellente e impeccabile.
Cambiarlo sarebbe un peccato.
Si mi sono espresso male, intendevo che anche gli altri operatori dovrebbero adeguarsi alla politica di tesla che mi sembra appunto molto efficente.
Se l’operatore mi dà un’ora di tempo per spostare l’auto, non vedo perchè polemizzare col conducente dell’auto. Dovremo lamentarci in gruppo con l’operatore e chiedergli di cambiare le regole.
Sono sicuro che se applicassero le penali come tesla sarebbe risolto il problema.
Io cito la mia esperienza ricarica iper Arese del tutto gratuito 7,2 kW di fianco a me una Cupra elettrica che ricarica a 1.86 kwh con riduzione corrente possibile da attivare su touch stesso motore della mia id3. Dopo 2 ore arriva il proprietario e riattiva la carica con tessera sanitaria badge del Mediaworld quindi uno che lavora nel centro niente di strano tutti hanno diritto ma perché tieni impegnato lo stallo tutto il giorno per ricaricare in 10 ore 18kw mahhhhh grazie mille gli utenti dell’elettriche si fanno i dispetti tra di loro e questo è anche uno dei motivi sicuramente che scoraggerà la diffusione di queste macchine. Avete mai visto uno alla pompa di benzina che sta mezz’ora tenendo la pistola in mano per fare 10 litri?
Quello che c’è di sconcertante in questo paese è il non rispetto del prossimo, e il perenne menefreghismo delle regole, e altrettanto il menefreghismo delle FDO , alla fine che facciano o no lo stipendio lo prendono ugualmente.
Basta vedere tutt’ora con i parcheggi per gli invalidi, sempre abusati e le FDO non lo vedono anche se presenti, e chi occupa lo spazio risponde , sono in auto se serve mi sposto.
Mi spiace ma io resto per tolleranza zero, e sanzioni che si ricordano per decenni, quindi le sanzioni devono essere in ore di lavoro socialmente utili, così restano in memoria e la può pagare chiunque, la sanzione in denaro non ha lo stesso effetto soprattutto se uno ne ha tanti 🤷
Beh! Quando era viva mia mamma, negli ultimi anni di malattia la portavo in carrozzina a prendere un po’ d’aria. Per chi è invalido e si muove in una carrozzina sarebbe indispensabile “disporre” dell’educazione degli altri. Non è mai così, con le auto parcheggiate davanti agli appositi “scivoli” che ti permettono di salire sul marciapiede.
Una volta mi è capitato che uno fosse seduto nell’auto parcheggiata davanti allo scivolo e, con cortesia, gli ho chiesto se poteva spostarsi per farci passare.
S’è arrabbiato! Lui! M’ha detto che non ci pensava proprio e che passassi io da un’altra parte!?
Che fai? Lo prendi per il bavero e lo riempi di botte? Avrei potuto, perché ero il doppio di lui. Ma non è (più) il mio carattere. Oltretutto, ho sempre impresse nella mente le parole che il mio “maestro” mi disse quando, da ragazzo, facevo Kung-Fu: non reagire mai, perché se reagisci, devi anche essere mentalmente disposto ad uccidere. Io non lo sono, per nessuna ragione! So benissimo cosa succede se mi arrabbio sul serio. Per cui, ho ingoiato ed ho fiancheggiato per strada le auto parcheggiate fino al primo portone dove ho finalmente potuto salire con mia mamma sul marciapiede.
Se ci si comporta così in un simile frangente, che vuoi che sia un parcheggio “abusivo” su uno stallo di ricarica!
Dai Ivano, meno male, che galantuomo che sei, non hai ucciso col kung-fu uno che ha parcheggiato in sosta vietata, 10 minuti di applausi, ma come hai fatto a resistere? Nessuno di noi ci sarebbe riuscito, io l’avrei ucciso con un bazooka facendogli saltare la testa, ne ho sempre 2 in auto con me, uno vicino al volante e l’altro nel bagagliaio casomai si inceppi il principale … E ricorda sempre: salviamo l’orso polare e uccidiamo a mani nude chi parcheggia male …
Ivano perdona lo sfottò ma il tuo commento non si può leggere. “Che fai? Lo prendi per il bavero e lo riempi di botte? Avrei potuto, perché ero il doppio di lui”. Ma anche no Ivano, ma anche no. Non si prendono le persone per il bavero e non si riempie nessuno di botte per una inezia del genere, ma come ti viene in mente, mica siamo nel videogioco Double Dragon o Altered beast … E dai Ivano, su …
È vero, non si fa. Però sinceramente è indecente. Io sono stato costretto ad usare sedia a rotelle e deambulatore lo scorso anno… E beh, ti assicuro che se provi capisci cosa comporta, sia a livello fisico che, soprattutto, a livello morale. Perché in quel momento sai di essere già in difficoltà, ti senti un peso per i tuoi cari, stai magari male e moralmente queste cose ti disfano. A quel punto vorresti davvero assistere ai fuochi d’artificio dell’imbecille di turno. Vero, non si fa. Ma almeno il desiderio lascialo. Anche perché io ho sempre chiamato la municipale, da prima di aver avuto quel periodo di invalidità. Sai cosa mi hanno SEMPRE risposto? Lei è invalido? Ci credi? Alla mia risposta che suonava come: “devo essere invalido per segnalare un sopruso e chiedere un vostro intervento?” La risposta, te lo giuro, è sempre stata:”adesso le pattuglie sono impegnate, appena riusciremo manderemo qualcuno.” Li hai mai visti tu? Io no… E sinceramente immagino una persona che abbia realmente bisogno di quel parcheggio, che probabilmente è già distrutto umanamente e si. Non lo farò mai. Ma la voglia di risolvere alla vecchia maniera a me viene…
Lorenzo ti capisco, mia moglie come avvocato lavora molto a fianco dei disabili (anche con sentenze che hanno fatto scuola in Italia) quindi è un tema che conosco bene. E c’è anche di peggio: l’ho accompagnata un giorno a casa di una coppia di ciechi (marito e moglie entrambi ciechi, uso la parola “ciechi” e non “non vedenti” perché questa coppia dice di preferire la parola “ciechi” e rispetto la loro sensibilità).
Già ottenere gli ausili a cui si ha diritto è una guerra, poi ci sono le pensiline che non sono a norma, l’accessibilità in generale (perché chiaramente non basta che sia accessibile il luogo dove devi andare, deve essere accessibile anche il percorso) e poi ci sono gli automobilisti che certo non aiutano. Tra l’altro loro erano spaventati dall’auto elettrica perché non le sentono e rischiano di finirci sotto sul serio (anche perché le elettriche hanno l’obbligo dell’avas solo fino a 20 km/h, praticamente con me alla guida non si attiverebbero mai).
Però, a differenza tua, loro raccontavano le loro disavventure quasi … divertiti. Hanno una forza incredibile dentro, non so come fanno. Probabilmente perché loro sono ciechi da molti anni (entrambi prima vedevano perfettamente), tu sei stato su sedia a rotelle solo 1 anno e non ti sei “rassegnato” a quella condizione. E sinceramente i loro racconti erano contagiosi. Come le forze dell’ordine che li fermano e non capiscono che sono ciechi, i turisti che chiedono informazioni, etc. Per un disabile la vita non è facile, dobbiamo sforzarci sempre di metterci nei loro panni. E vedere la loro pazienza infinita davanti ad uno stato che fa ancora troppo poco per loro è stato davvero educativo per me.
Vuoi ridere (o piangere)? Lo spid. Il marito mi ha fatto vedere come deve usarlo. In pratica va su un sito (hanno un sintetizzatore vocale) e hanno lo spid con poste che a un certo punto chiede di confermare tramite pin su app entro 30 secondi. Il sintetizzatore vocale anche messo alla massima velocità impiega alcuni secondi, quindi corri sul cellulare, prova a leggere il pin e poi corri a reinserirlo, credimi, un’operazione al limite dell’impossibile fatto sul filo di lana dei secondi, l’uomo era bravissimo ma io come informatico avevo il terrore solo all’idea di dover replicare le manovre che faceva lui in frazioni di secondo.
Il mondo non è tenero con i disabili …
Enzo, hai mai spinto una persona in carrozzina in una città? Sai cosa significa non avere gli scivoli liberi? Significa che devi camminare e spingere lungo la strada, con una “occupazione” di 80/90cm, col traffico che ti sfiora, per un centinaio di metri, fino a che non trovi un portone col suo scivolo (se non è occupato).
Perché gli scivoli per le carrozzine sono solo agli angoli dei marciapiedi, poi più nulla, fino ad un portone o fino all’angolo successivo del marciapiede.
Chi parcheggia impedendone l’utilizzo da parte di chi ha un handicap è un delinquente. Che poi sia lì e ti risponda pure male nonostante tu abbia fatto una richiesta garbata, pur facendo lui una cosa illegale, fa prudere parecchio le mani. Almeno, a me! Beato te che sei così serafico! Ma, magari, sei solo uno che non è mai stato in quei frangenti con quei problemi.
E ti assicuro che, non te lo auguro, ma se dovessi provare, vedrai che non succede solo ad ogni morte di papa. Con una carrozzina NON PUOI salire su un marciapiede grazie a questi deficienti! Ed è ESTREMAMENTE PERICOLOSO. Se un automobilista distratto ti viene addosso, non puoi fare “un saltino” per levarti. Ti prende!
Prova, per anni sempre così, poi ne riparliamo!
Aggiungo:
Sono stato davvero un galantuomo, perché si meritava davvero un sacco di botte.
Col Kung-fu avrei potuto fargli davvero molto male ma, proprio grazie al Kung-fu, impari a controllare la tua rabbia. Perché la rabbia fa parte del genere umano. Soprattutto se ti fanno dei soprusi e se ne vantano.
Purtroppo non siamo nei videogiochi: nei videogiochi non rischi la vita, con quei deficienti si. E non solo la tua!
Infine, continuo a preferire gli animali agli essere umani. Meglio salvare l’orso bianco, che è ormai in estinzione e non per causa sua. Mentre di cretini è pieno il mondo!
Si, avrei meritato 20 minuti di applausi, con cori ed osanna! Perché, ripensando ancora ai quei 10 anni ed a tutti i problemi aggiunti dai cretini a quelli che avevo, ancora ho le mani che prudono! Ma mi sono controllato.
Condivido appieno. Il buonismo porta alla disfatta.
Non è possibile che non possano staccare il cavo se lo richiedono le forze dell’ordine, se non altro perché potrebbe esserci motivi di sicurezza alla base della richiesta. Sono praticamente certo che la risposta del call center sia stata approssimativa.
Se c’è una questione di emergenza alla base, c’è un tasto di emergenza e si sblocca. In questo caso, come scritto nell’articolo stesso, non si tratta di emergenza.
Mauro non ne sono sicuro perché, aldilà della legge, c’è una questione contrattuale tra una società privata e un privato cittadino. Addirittura la società privata potrebbe avere interesse da questa situazione perché ottiene un lauto guadagno (grazie alla “multa oraria” che applica al cliente) senza spendere alcunché perché non sta erogando (e pagando) corrente elettrica.
Ha ragione Paolo, serve una normativa che consenta di gestire questi casi perché altrimenti, anche per via di un conflitto di interessi tra servizio di pubblica utilità/aperto al pubblico e interesse dell’azienda a massimizzare i suoi profitti, c’è che questo comportamento diventi lo standard. La normativa deve consentire alle forze dell’ordine di utilizzare quel pulsante anche in assenza di una vera emergenza.
Quello che è più sconcertante di questo paese è che è perennemente in ritardo, questo avviene normalmente anche su cicli che hanno tempistiche relativamente lunghe, pensiamo alla situazione rifiuti tra le mille. Qualunque cittadino che sia vissuto nel paese dovrebbe avere evidente il fatto che la struttura dello stato italiano è inadeguata, qualcosa si fa nelle emergente che si ripresentano puntualmente, non avendone mai pianificato la soluzione. L’auto elettrica, ha l’aggravante di essere in rapida evoluzione. A questo si somma uno stato che ha abdicato ad introdurre norme nazionali, lasciando a regioni provincie e comuni dei temi che comportano il caos e le disparità più totali.
In conclusione lasciate ogni speranza sulla soluzione omogenea di questi e precedenti problemi, tutta più ci saranno delle soluzioni locali artigiani, che daranno certamente origine a contenziosi. Per le soluzioni reali, non esistono le condizioni per farlo.. anche se lo chiamiamo il BEL PAESE 🤔
io segnalo che al contrario le ionity ultra fast una volta avviata qualsiasi personaggio venga in mente di premere stop la carica si ferma e ovviamente la presa si puo liberare da l’auto quindi qui siamo nella situazione capovolta,vorrei aggiungere quanto riguarda le prese con cavo di proprieta il problema non si porrebbe se si liberase solo dal lato presa di ricarica a quel punto la macchina viene rimossa con il cavo inserito ti paghi la multa il carroatrezzi e nessuno ti tocca il tuo cavo
In effetti mi son sempre chiesto perché non siano successi numerosi episodi del genere, sopratutto da quelli che si divertono a rigare le auto che stan 8h al lidle e van a guardare la tv a casa e più facile e non rischi di dover pagare danni se ti beccano le telecamere , immagino che tutte abbiano uno sgancio di emergenza del genere no?
In un articolo apparso 16 ore fa su questo forum dal titolo “Italiani e auto elettrica: la propaganda no Watt fa scuola” cito la seguente vostra frase:
“Per 1 su 4, poi, resta il problema di dove ricaricarla. Dunque il sentiment degli italiani verso l’auto elettrica è distorto dalla propaganda no Watt.”
A questo punto mi sorge spontanea una domanda: avete deciso di farvi propaganda no Watt da soli oppure in quella che nel precedente articolo dite essere propaganda no Watt in realtà un filo di verità esiste?
Non la seguo. Non abbiamo mai negato che serva trovare un modo di far ricaricare chi parcheggia in strada. Mai.
https://www.vaielettrico.it/servono-ricariche-per-chi-parcheggia-in-strada-a-tariffe-eque/?amp=1
Ovviamente.
Rispondete tutti così a chi “osa” esprimere riserve su questa “rivoluzione” di cui tutti noi faremo la spese, voi compresi, ma in special modo le persone meno abbienti.
Vedo che un mio messaggio composto 5 minuti fa non contenente nulla di offensivo non è stato pubblicato.
Buon segno.
Quale messaggio? Mi sa che si gridi al “comblotto” che non esiste…
Guardi Direttore, con me casca male, se mi accomuna a certi gruppi. Nessun “comblotto”. In realtà è un vero e proprio disegno, tutto alla luce del sole, dei cosiddetti tre “cavalieri verdi” che hanno intravisto il business, fatto proprio dai governi USA e Cina, ognuno con ragioni diverse, ma riconducibili al non permettere di essere superati uno dall’altro in determinate tecnologie. L’ambiente è solo un fine mediato. Non essendo la prima volta che risponde in questo modo ad un lettore, non me ne preoccupo.
Allora, riassumiamo il problema che Lei ha sollevato, senza divagare: Lei si è lamentato che, dopo ben 5 minuti, il Suo commento non fosse ancora stato pubblicato. Una censura? No, solo che i commenti li dobbiamo validare, per evitare che escano bestemmie o altro (purtroppo c’è di tutto in rete). E non sempre siamo lì a controllare i commenti, soprattutto di domenica e d’agosto. Tutto qui.
Beh, Mauro, non è proprio tutta tutta la verità. Certi commenti scomodi, di tanto in tanto, non li pubblicate. Io non sono un bestemmiatore o uno che va collezionando querele e credo di non essere neanche un troll però certe mie analisi me le censurate perché non le condividete ed è un po’ triste come comportamento, meglio sarebbe rispondere e controbattere sul perché non sono corrette …
Caro Enzo, ti rispondo io in quanto “responsabile” della censura che stai lamentando. Se fosse vero quello che dici, e cioè che censuriamo
i commenti che non condividiamo, dei tuoi ne rimarrebbe il 20% scarso. Ma un conto è non condividere, un altro è accettare che vengano riproposte analisi basate su dati errati, confutati più volte. Rispondere e controbattere, in questi casi, è solo fatica sprecata.
Temo sia un grosso problema. Una maggiore diffusione dell elettrico necessita di sistemi diversi di ricarica. Le colonnine mi sembrano un vincolo troppo stretto. Lasci la macchina in carica e vsi al lavoro magari con l autobus. Come la stacchi? Trovi un posto (che in una città è anche posteggio) e vai al lavoro. Dopo 2 ore dovresti tornare a staccare l auto e cercare un altro posteggio? Dove?
Credo sia indispensabile trovare sistemi alternativi. Garage, centri di ricarica, personale addetto. Sbaglierò ma in questo modo non si va da nessuna parte. Se vogliamo veramente una transizione dobbiamo essere più creativi e non pensare sempre male di chi occupa ingiustamente un posto che serve anche a noi.
/// Credo sia indispensabile trovare sistemi alternativi. Garage, centri di ricarica, personale addetto \\\ In effetti adeguare a dovere le autorimesse pubbliche aiuterebbe non poco, vedi anche articoli come https://www.vaielettrico.it/autorimesse-e-auto-elettrica-una-difficile-convivenza/ e https://www.vaielettrico.it/i-parcheggi-custoditi-ecco-dove-mettere-le-colonnine/
E fare in modo che dopo lo scadere del tempo massimo consentito la colonnina riprende l’energia dalla batteria scaricandola?
Quando la tecnologia V2G si sará diffusa quanto basta, si potrá valutare l’adozione di questa misura.
Per potere fare occorre che le normative tecniche siano implementatecsui veicoli per poterlo fare, allo stato attuale non è tecnicamente possibile..
La soluzione è quella di far pagare la tariffa di occupazione a fine carica come ai supercharger Tesla, 50 centesimi al minuto vedrete come le liberano in fretta le colonnine italiani o esteri che siano! E magari togliere anche anche quelle gratuite, si risparmierebbe di trovarle occupate da gente che è li per portare la batteria dal 90 al 100% visto che è gratis….
Ma infatti quella è LA soluzione, inutile sperare nella buona eduzione altrui.
Da capire se il gestore della colonnina può applicare il costo a tutti gli altri operatori anche in roaming.
A me sorge un dubbio….. non è che per il gestore della colonnina è più remunerativo incassare il compenso per occupazione dello stallo postcarica rispetto alla ricarica vera e propria????
Perchè secondo me solo così si può spiegare questa politica di non poter sganciare da remoto una presa in d.c. (quindi dove il cavo è integrato nella colonnina quindi non esiste il pericolo di esporre il proprietario dell’auto che ha terminato la ricarica al furto del proprio cavo di ricarica come potrebbe avvenire in una presa A.C.) se l’auto agganciata ha terminato la ricarica (quindi bessun danno da servizio interrotto visto che è già stato portati a conclusione…).
E se uno ci ragiona un po su è vero che la “tassa d’occupazione” è di pochi centesimi al minuto ma sono tutti “utile” perchè non essendoci erogazione di energia elettrica la compagnia non ga spese ma solo incassi…. siamo sicuri che in una ricarica (facendo la media al minuto fra la velocità alta alla partenza e quella bassissima verso la fine) la compagnia gestire della colonnina abbia un utile al minuto superiore durante la ricarica???
E questo discorso si amplificherebbe nel caso di aumento (che ancge io penso sia auspicabile) della tassa d’occupazione… Il rischio che poi le varie compagnie preferiscano elargire il servizio di “posto du parcheggio a pagamento” piuttosto che quello che dovrebbero garantire aumenterebbe in modo esponenziale…
Per questa ragione io penso che serva indubbiamente un aumento sostanziale della tassa di occupazione ma ancge che qyesti soldi non finiscano nelle tasche dei gestori delle colonnine…. Per forza di cose a riscuotere dovranno essere sempre loro na dovrebbero fare solo da tramite rigirando queste somme allo stato (magari si potrebbe creare un fondo con questi soldi con cui lo stato finanzia gli incentivi per l’acquisto di nuove auto elettriche così da incentivare la diffusione senza un reale peso sulle casse statali…) è trattenendo solo una piccola parte (sensibilmente minore rispetto all’utile in fase di ricarica) a mo di compenso per il servizio d’internediaziobe nella riscossione di qyelka che andrebbe vista come una vera e oropria multa per comportamento scorretto…
concordo con il tuo dubbio
d’altronde, il buon andreotti lo ripeteva spesso: “a pensar male si fa peccato ma di solito ci si azzecca”..
Mah, sembrano strani questi problemi. Leggo sempre che la scelta dell’auto elettrica è una scelta etica, mi aspetterei che persone con un così alto senso civico lo usassero sempre.
Se lei ha informazioni sul fatto che la percentuale di utenti elettrici maleducata è superiore o uguale a quelli non elettrici, avrebbe perfettamente ragione: ce lo scriva chiaramente, però.
Diversamente è la quotidiana, ennesima, reiterata occasione per fare il solito commento che non aggiunge nulla di costruttivo ma vigliaccamente insinua, discredita, disprezza.
Parafrasando:
Mah, sembrano strani questi commenti. Leggo sempre che la scelta di parlare o tacere è un criterio indice di intelligenza, mi aspetterei che persone con un presunto così alto QI lo usassero sempre.
discussioni fatte proprio qui a cadenza mensile o bimestrale: commenti su commenti tra chi “pago e rimango quanto voglio” e chi invece “non è giusto, faresti così al distributore di benzina?”..
ricarica gratis al supermercato
gomme tagliate alla crucca
milano/1 2 3
ecc.
le tue 3 prime righe confermano quanto detto da l’astuto:
qui tutti si vantano di lasciare il posto (anche 10 minuti prima 😇) per chi può avere bisogno. non è forse vero?
l’unica cosa saggia è (sarebbe) solo dire che i maleducati, i menefreghisti, gli arroganti sono ovunque..
il tuo “parafrasando”, sei cosciente che è valido anche per il tuo commento?
rispondo o non rispondo?
ovviamente anche per me..
Quindi di intelligente qui c’è solo lei?
Perchè ha fatto dire al destinatario della sua risposta una cosa che non ha detto?
Se in un dato comprensorio circolano 10 auto elettriche su 1000 auto e le colonnine a disposizione sono 5. Se le 5 auto elettriche vengono messe in carica e i proprietari vanno per funghi che cosa mi interessa sapere come sono altri 990 automobilisti?
In quel frangente, il 100% degli elettroautisti avrà dimostrato di avere il senso civico a livello del suolo.
Ma ha letto la discussione da cui sfocia il commento di Guido Baccarini? Ha letto il commento de l’Astuto a cosa si riferisce?
E il suo esempio (tra l’altro incomprensibile in quanto presumo abbia fatto un errore nella scrittura o se non ha sbagliato a scrivere è sbagliato totalmente, ma bisogna capire cosa intende lei per il 100% degli elettro autisti in quel frangente, a meno che non intendesse che quelle 5 auto sono in ricarica tutte oltre il tempo limite, cosa su 5 stalli molto improbabile)
Credo che in primis andrebbero uniformate le colonnine con cavo di ricarica incorporato obbligatorio e non del cliente (ove non sia già presente), secondariamente rendere visibile in modo inequivocabile l’illuminazione di servizio delle colonnine (tutte con lo stesso colore per libera, in carica, carica terminata), terzo con cavo di proprietà della colonnina prevedere, implementare (da richiedere eventualmente uniformità dei produttori via aggiornamento sw) lo sgancio automatico della vettura dalla presa di ricarica una volta terminata.
L’ufficiale arriva presso uno stallo, può verificare esattamente lo stato della macchina, ed operare in tutta sicurezza.
Questa era una FAST e tutte le FAST hanno il cavo integrato. Non capisco il punto.
In certe Fast (tipo Enel X 50kw) una volta terminata la carica DC mi pare che il gancio del cavo si stacchi automaticamente. Non ne sono sicurobal 100% ma mi pare che qualche anno fa funzionasserò così.
Come non capisci il punto? La colonnina DEVE sganciare la macchina a carica terminata. Questa condizione dev’essere inequivocabilmente chiara alle forze dell’ordine che potranno, in caso di occupazione dello stallo, liberarlo dall’abuso. Non capisco dove non sia stato chiaro, né mi sembra operazione complessa da realizzare. Il punto è consentire alle forze dell’ordine di poter fare il loro lavoro in tutte le condizioni che contravvengano il codice della strada
E per fare ciò ovviamente tutte le colonnine devono avere il cavo integrato
Stia sereno 🙂 stavo solo dicendo che tutte le fast hanno il cavo integrato e che in ogni caso non è necessario che il cavo sia integrato per gestirlo da remoto.
Secondo me l’altra persona voleva dire che se il cavo non è integrato allo sgancio automatico si rischia il furto del cavo,cosa che ultimamente purtroppo accade spesso! Saluti e buona giornata!
Uh ok, si, comunque come dice Alessandro qui sotto, e che non ho sottolineato, è esattamente il motivo per cui il cavo dovrebbe essere integrato alla colonnina, si evitano tutte le beghe 😂
Buongiorno alla redazione di VaiElettrico e a tutti gli Utenti.
Io purtroppo ancora non ho un veicolo elettrico quindi magari dico una cavolata.
Mi chiedo perché non prevedere più di una cavo di ricarica per le collonnine in DC?
Non sto dicendo che la ricarica debba avvenire in parallelo, ma in serie in base all’ordine di arrivo.
Immagino una colonnina nel parcheggio di un centro commerciale e non vedo problemi di spazio per collegare 4 veicoli: davanti a destra, davanti a sinistra, dietro a destra e dietro a sinistra.
E così si potrebbero collegare fino a 4 veicoli che si ricaricano in serie uno dopo l’altro.
La colonnina DC con 4 cavi verrebbe a costare un po’ di più visto la presenza dei 4 cavi, ma la maggior parte dei componenti sarebbe identica a quelli di una colonnina con un singolo cavo (stesso apparato di potenza, stesso impianto di raffreddamento, stessa interfacciia utente).
Nel caso di una colonnina a bordo strada non ci sarebbe spazio per 4 veicoli, ma comuque 2 se ne potrebbero collegare.
Detto, questo sicuramente sarebbe buona norma liberare le colonnine il prima possibile, ma per assurdo più velocemente i veicoli si ricaricano e più a lungo le colonnine potrebbero rimanere occupate inutilizzate.
Banalmente in agosto la fila per andare in bagno in autogrill dura tranquillamente più dei 20 minuti che potrebbero essere sufficienti per una ricarica.
Secondo voi potrebbe essere una buon idea?
Bruno
Cosa ne pensate?
Questione delicata dal punto di vista legale…
In caso di emergenza è impossibile che le forze dell’ordine non possano intervenire (ad esempio, giorni fa, bambino piccolo e cagnolino lasciati in auto chiusa sotto il sole: dei passanti hanno chiamato la polizia che, verificato che nei dintorni non ci fossero i genitori, ha spaccato il vetro dell’auto ed, al loro arrivo, denunciato i genitori). Qui, però, non è un “caso d’emergenza”. Di maleducazione “a carrettate” di sicuro (a meno che non fosse capitato un imprevisto, sempre possibile se t’allontani dall’auto), ma certo non di emergenza.
E poi, purtroppo, è nella natura italiana “chiudere un occhio”: 1) una mano lava l’altra, 2) scagli la prima pietra che è senza peccato e 3) oggi a te, domani a me. E’ la nostra “furbizia” nazionale che tanti danni ha arrecato, arreca ed arrecherà, che ci obbliga ad avere una marea di leggi ma con nessuna certezza di applicazione.
Certo è che ad un distributore questo non può succedere (rifornendo, non devi lasciare l’auto per andare a fare altro, cosa che può essere utile ed anche piacevole, ma che può portare a queste anomalie) e, vista l’importanza di poter/dover caricare, non avendo alternative in alcuni frangenti, la legge dovrebbe essere adeguata. Qualcuno conosce un avvocato?
Trovo assurdo che nemmeno la polizia, identificandosi col call center, possa far staccare il cavo da un’auto. Mettiamo per esempio che l’auto in questione fosse di proprietà di un tizio che, sfiga ha voluto, ha tirerà le penne di lì a poco per un malore fulminante. Caso estremamente al limite certo, ma ricordo che la sfiga ci vede molto bene. E questa è solo la più macabra delle possibilità o quasi.
Ma insomma… Possibile che scrive le leggi sappia usare solo i piedi per farlo? Cioè, a dicembre del ’47 è stata scritta la Costituzione Italiana che è pressochè intoccabile burocraticamente parlando, e nel 2022 non si è in grado di scrivere una semplice leggina per la rimozione delle auto in divieto di sosta?
A ignoranza rispondi con ignoranza non stacchi il cavo di ricarica finito di ricaricare bene in vece dell’irrisoria penale che le compagnie addebitano oltre la sosta,modificassero quest’importo a 10 euro al minuto e vedi se la vengono a spostare.Oppure chiami i vigli urbani che gli vengono a mettere le ganasce di blocco cosi una volta che ti hanno fatto un bel verbalotto la prossima volta ci pensano prima di lasciare l’auto oltre il tempo.L’altro ieri ho trovato una 500x targa francese parcheggiata negli stalli delle auto elettriche fortuna ha voluto che c’erano i vigili urbani che non hanno potuto far finta di niente perche il cartelli di divieto e rimozione con il carro attrezzi erano ben visibili.Dopo 10 minuti e’ arrivato il carro attrezzi e l’ha portata via quindi il non rispetto non ha bandiera.
Scusate il commento macabro ma… se il proprietario di un’auto in carica muore o si rende irreperibile per 3 anni, la colonnina rimane occupata sine die?
Ovviamente no, ed allora si può o non si può?