Mitsubishi “delocalizza” la produzione industriale: i modelli green della casa giapponese saranno realizzati con tutta probabilità da Foxconn. I colloqui sono in corso, ma la società di Taiwan – leader mondiale per le forniture ai colossi dell’elettronica – ha ottime possibilità di aggiudicarsi un mega contratto per i prossimi anni, secondo l’agenzia giapponese Kyodo News.
Tra le case automobilistiche giapponesi Mitsubishi non è una delle più grandi, ma sicuramente è tra le più attive. Così come negli ultimi mesi si era parlato di un coinvolgimento di Foxconn nell’automotive, con uno dei grandi player nipponici. In particolare, si era parlato di un suo possibile ruolo dopo il fallimento delle trattative tra Honda e Nissan.
La Mitsubishi, coinvolta in quanto legata al consorzio di cui fa parte con Renault e Nissan, ha promosso un piano di rilancio in cui vuole ridurre al massimo i costi di produzione. Da qui il grande interesse alla piattaforma produttiva di Foxconn. Secondo l’agenzia Kyodo News, non si esclude un annuncio già “nelle prossime settimane”. E se così fosse, ridisegnerebbe la mappa degli equilibri dell’automotive in Asia.
L’alleanza tra Mitsubishi e Foxconn cambierebbe gli equilibri dell’automotive in tutta l’Asia
L’alleanza tra Mitsubishi e Foxconn si concretizza su due fronti. Da un lato la casa giapponese potrebbe commercializzare le auto elettriche prodotte dall’azienda taiwanese con il suo marchio. Dall’altra lato potrebbe proprio affidargli la produzione ora non si sono indicazioni su quali modelli verrebbero affidati ai taiwanesi: Mitsubishi deve ancora definire il piano in tutti i suoi dettagli.
L’ingresso di Foxconn nell’automotive è iniziato cinque anni fa, tramite una joint venture costituita con Yulon Motors, storico marchio taiwanese fondato nei primi anni ’50, con cui coopera anche nel segmento degli autobus elettrici. Ma nell’immaginario collettivo occidentale, Foxconn è famosa soprattutto per essere fornitrice privilegiata delle Big Tech americane, da Apple ad Amazon, da Dell a Microsoft, ma in Asia anche a Nintendo, Sony e Xiaomi.
Mentre lavora per l’alleanza con Mitsubishi, Foxconn continua a sviluppare i suoi veicoli elettrici. Il crossover Model C entrerà in produzione in Nord America nel quarto trimestre di quest’anno. Prima di Model C, arriverà il Model B, previsto per la produzione a metà anno. Sul mercato dal 2021, assomiglia vagamente alla Volkswagen ID.3 ed progettato da Pininfarina, con motore elettrico da 230 CV e autonomia di 450 km.
Sulla carta il progetto è davvero interessante
Foxconn se non ricordo male aveva presentato delle piattaforme BEV “Skateboard” già pronte per realizzarci vari tipi di auto, offrendole ai vari marchi automobilistici; peccato che tra i clienti non si siano proposti anche i nostri produttori europei – Stellantis in primis – per offrire subito prodotti ben ingegnerizzati ed assemblati da chi di microelettronica se ne intende parecchio….
A volte rimpiango Marchionne … che diceva che se il mercato avesse richiesto auto elettriche si sarebbe accordato con un produttore già avanti in questo campo… mi sa che l’unico ad aver raccolto la lezione è stato De Meo… (che con i cinesi sta realizzando la futura R. Twingo).
le colpe gravissime di Marchionne stanno nella prima parte del concetto: “se il mercato avesse richiesto auto elettriche”. I cinesi sono partiti nello sviluppo ben prima che il mercato richiedesse perchè il mercato bisogna crearlo. Se nessuno sa cos’è un telefono, nessuno ti chiede un telefono. I vari Marchionne hanno condannato l’industria europea al ritardo, all’affanno e ora alla sconfitta. Ma questo è..se metti un ragioniere per sistemare i conti anzichè uno che capisce di auto per rilanciare un’azienda, cosa ti aspetti ?
Sai Marco.. se ci mettiamo ad analizzare le mosse di Marchionne…vien fuori un’ enciclopedia di pareri e dati… idem dei suoi predecessori/ successori e colleghi di altre imprese.
Non so se avevi letto qui su Vaielettrico l’ articolo che spiegava la dinamica per la quale un imprenditore italiano non è riuscito a farsi finanziare in Italia o produrre da FIAT le sue prime auto modificate in BEV che poi sono state finanziate e prodotte in Cina (contribuendo così alla partenza della produzione…ove per altro già avevano BYD+CATL etc e tutta la filiera dell’ elettronica di consumo PC/TV/smartphone da noi occidentali delegata alla Cina x produzione ). FIAT stessa ha prododotto per un decennio la Multipla a batteria! (con discreto successo commerciale), ma non ha mai pensato di proporla in altri mercati (puntando su Metano/GPL/gasolio).
L’ errore di Marchionne è stato non tentare subito (durante la guida FCA con supporto del governo USA) di fare J.V. (se non acquisire..) Tesla durante il periodo che avevano grandi problemi produttivi dovuti ad errata gestione delle catene di montaggio.. troppo automatizzate che causavano grandi quote di prodotti da revisionare al controllo qualità..
Se non ricordo male avevo letto anni fa che intervennero direttamente (come consulenti ) gli altri dirigenti FCA per aiutarli nel recuperare la corretta impostazione (COMAU docet !).. però al momento non ho tempo di ritrovare le fonti.. Se qualcuno ha contezza di ciò e mi aiuta…
Ho trovato questo articolo sul tema del supporto FCA / COMAU a Tesla per l’avvio della produzione massiva della Model 3
https://www.italian.tech/2021/09/24/news/musk_la_tesla_stava_per_fallire_almeno_6_volte_e_fca_mi_ha_aiutato_ad_avviare_la_prouzione_-319249062/
bravo Gaetano… non era la mia fonte.. ma la notizia si ! grazie 👌
Mi son perso qualcosa per 10 anni????
Fiat non ha mai prodotto nessuna Multipla elettrica.
Semmai è stata prodotta da un’azienda cinese un’auto simile alla Multipla, con un accordo commerciale con la Fiat per montare su il motore endotermico e altro, un’auto ibrida con una una mini batteria, quindi una plugin. Non usci mai dalla Cina e fu un flop anche li, la produzione durò circa 2 anni.
la Zoyte rilevò la linea produttiva cinese della Multipla nel 2010 da FIAT x produrla (fino al 2021) e ne fece pure una Fuill Electric – M300 da 34kWh, – con le tecnologia ancora rozza dell’epoca; Zoyte non aveva certo la forza industriale di FIAT, che, se avesse voluto percorrere la nuova strada, avrebbe potuto benissimo farlo ed essere pioniera, così come lo sono stati gli altri “occidentali” Tesla e Renault (con la Fluence ZE elettrica del 2011 .. che nel 2011 ridevo perché percorreva solo max 200km)
prima di Marchionne ci sono state panda e 500 elettriche, messe su strada prima di tutti, e la Panda elettra 2 mostrava già una certa evoluzione come potenza ed autonomia. Poi c’è stato il prototipo Zic del ’95. Non accuso Marchionne di aver ucciso questi progetti perchè li ha uccisi qualcuno prima di lui. Lo accuso invece di non aver fatto niente. NIENTE (a parte dire ai californiani di non comprare la 500 elettrica !!). Un burocrate senza visione con un pragmatismo grigio e a breve termine.