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Auto aziendale: se ricarico a casa il rimborso…?

Credito foto: Renault

Auto aziendale e ricarica a casa: Mario è tentato dall’elettrica, ma si chiede come rendicontare e ottenere il rimborso del rifornimento nel garage di casa. Vaielettrico risponde. I vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

Auto aziendale: dopo le ibride e le plug-in, arrivano le elettriche

“Vi leggo con grande interesse da diversi anni e trovo i vostri articoli e servizi molto utili per tutte le persone che vogliono saperne di più sul mondo dell’elettrico. Vi contatto per “sfruttare”, se possibile, la vostra esperienza e ricevere un suggerimento. Lavoro per un’azienda che ha iniziato da poco una transizione della propria flotta verso una flotta più green. Inizialmente sono state inserite in flotta alcune auto full hybrid e plug-in Hybrid ed ora esiste la possibilità di ordinare anche auto 100% elettriche. Da appassionato del mondo elettrico sarei molto attratto da una elettrica pura. Ma mi trovo disincentivato dalla car policy che non prevede alcun rimborso dei costi delle ricariche domestiche. Al contrario di quelle su strada presso le colonnine, per le quali sono previste le “card” che coprono i principali gestori come le carte carburante in caso di auto a combustione.

Come determino il costo dei kWh…?

Come anche voi avete scritto più volte, gran parte dei vantaggi (e comodità) dell’auto elettrica sono legate alla possibilità di ricaricare a casa. Beneficiando, tra l’altro, di costi inferiori rispetto a quelli sostenuti alle colonnine. Le ragioni di questa politica aziendale sono legate all’impossibilità di determinare con certezza il costo della ricarica. Questo perché l’azienda può monitorare solo i consumi in KWh, tramite hardware o app, ma il costo €/KWh dei singoli dipendenti possono essere molto diversi gli uni dagli altri. In base alla vostra esperienza mi sapreste dire come si stanno muovendo le altre aziende nel rimborsare i costi di ricarica a casa? Grazie e cordiali saluti“. Mario Camesasca

Auto aziendale: ci sono due strade per il rimborso

Risposta. La difficoltà di farsi rimborsare le ricariche a casa è all’origine dell’uso di tante ibride plug-in aziendali. I dipendenti, per evitare scocciature, finiscono per usare solo lo carta carburante e far funzionare le auto sempre a benzina. Nel caso delle elettriche pure al momento esistono due strade: la prima ha come presupposto l’installazione di una wall-box intelligente, in grado di rendicontare. Grazie all’app collegata alla colonnina, può scaricare un report delle ricariche effettuate e inviarlo all’azienda come nota spese. Ovviamente dovrà concordare prima questa procedura, assieme a un valore al kWh, sulla base del suo costo effettivo. Operazione non banale di questi tempi. L’altra strada, ben più onerosa, è di far installare un secondo contatore dedicato. In questo caso potrebbe poi limitarsi a fornire una copia della fattura emessa dal fornitore dell’energia per il rimborso completo.

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