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Arriva la bolletta “trasparente”, ma i prezzi rimangono i più alti in Europa

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bolletta europa
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Arriva la bolletta “trasparente”, ma i prezzi rimangono i più alti in Europa. L’Arera (l’Authority per l’energia) ha approvato lo schema per la nuova bolletta che sarà “più chiara e più semplice“. Debutterà fra un anno esatto. Ma avere una bolletta in cui sarà più facile fare i raffronti con le offerte sul mercato serve a ben poco quando in Italia i prezzi dell’energia sono i più alti d’Europa

Sarà una bolletta del tutto nuova, con cui sarà possibile “capire a colpo d’occhio consumi e prezzi“. Così promette l’Arera, l’authority pubblica che ha tra le sue competenze anche i servizi energetici.

Dopo una lunga consultazione tra imprese, consumatori e tutti gli interessati, il nuovo documento farà il suo debutto fra un anno esatto, dando il tempo agli operatori di prepararsi e provvedere al nuovo schema.

In questi giorni di temperature estreme abbiamo  la bolletta più cara  d’Europa

Il presidente di Arera, Stefano Besseghini ha garantito che le informazioni saranno “ancora più chiare e semplici“, ma soprattutto i cittadini “saranno in grado di verificare i consumi e le proprie scelte di efficienza energetica e di comparare agilmente il proprio profilo con le proposte del mercato”.

Ma sarà proprio così? Perché sarà più semplice capire come e cosa paghiamo? E, soprattutto, a cosa serve tutto ciò se il prezzo dell’elettricità sul mercato rimane il più alto in Europa? E’ un fallimento di sistema come ha ammesso anche il presidente Besseghini nella sua relazione annuale al Parlamento, denunciando come sul mercato libero non si risparmi.

La bolletta potrà diventare anche più chiara e semplice, facilitando il raffronto tra le offerte sul mercato. Ma servirà a ben poco se nella Borsa elettrica i prezzi rimangono tra i più alti d’Europa.

bolletta europa

A causa del ruolo centrale del gas la bolletta elettrica italiana non scende

Anzi, in questi giorni il mercato all’ingrosso in Italia – anche a causa delle temperature elevate – presenta i prezzi più alti in assoluto. Abbiamo un prezzo che più del doppio della Francia, di un 30% più alto della Spagna e di un 20% della Germania.

Vaielettrico ha ricordato in più di una occasione come la ragione vada ricercata nel ruolo centrale del gas naturale nella formazione del prezzo, anche in questi mesi in cui le rinnovabili hanno superato i fossili come fonte principale per la produzione di elettricità.

Forse, l’Authority dovrebbe preoccuparsi di questo ancora prima di una bolletta che sia più chiara e semplice da leggere.

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27 COMMENTI

  1. Quelli di Arera evidentemente non hanno niente da fare poi un anno per cambiare forma alla fattura , niente di nuovo i tempi per i dipendenti statali non contano, Arera dovrebbe obbligare i fornitori a formulare preventivi che a fronte di un consumo annuo presunto mi dice cosa costa un kWh e questo deve essere identico in fattura più eventualmente il canone , basta fattura finita una pagina ,la prima.

  2. @marco spacchi

    guarda tu stesso, le bollette domestiche in Francia OGGI sono 28-30 cents a kwh,
    come da noi ( hanno tolto alcuni sussidi e sono a 25 cent + spese fisse):
    https://www.jechange.fr/energie/electricite/prix

    mentre i contratti industriali mantengono varie tariffe agevolate per scelta politica, come in molti altri paesi, senza oneri e iva e magari pure incentivate, la differenza è ripianata dallo Stato (tramite altre tasse)

    ==================
    si parte dai costi LCOE di produzione energia,
    costi LCOE, cioè tutto compreso, e senza contare l’aiuto di eventuali sussidi

    INSTALLAZIONI UTILITY
    – rinnovanili grandi parchi = 2-7 cents a kwh
    – rinnov. + accumuli (stabilizzate) = 4-10 cents a kwh
    – metano-carbone = 7-16 cents a kwh
    – nucleare grandi reattori = 16-23 cents a kwh
    – nucl. piccoli reattori SMR = 23-33 cents al kwh

    PER AUTOCONSUMO
    – piccole installaz. FT domestico = 8-12 cent a kwh
    – picc. inst.dom FT con accumulo = 10-18 cents a kwh

    COSTO VERO E COSTO SUSSIDIATO
    le centrali nucl. tipicamente sono sussidiate dallo Stato, cioè ripagate solo in parte dal prezzo energia in bolletta, il resto viene pagato con tasse statali e debito pubblico;
    anche il FT domestico può essere in parte sussidiato, così come in PASSATO le rinnovabili; però OGGI le rinnovabili utility costano poco anche senza sussidi

    IMPIANTI GIA’COSTRUITI – COSTO MARGINALE DI ESERCIZIO
    – caso particolare il nucelare vecchio, cioè centrali già costruit:

    se non consideriamo le spese di costruzione, di smantellamento, e di gestione scorie (sussidate dallo Stato a tasse e debito pubblico), ma contiamo solo le spese di gestione ordinaria, allora ha un costo apparente di circa 4 cents al kwh

    con lo stesso principio, gli impianti di rinnovabili già installate hanno costo apparente di generazione energia quasi 0 (esempio il prezzo PUN medio di Aprile in Spagna)

    ===== dati LCOE

    GRAFICO COSTI ENERGIE dal 2009 al 2022 – BLOOMBERG-NEF
    https://www.vaielettrico.it/wp-content/uploads/2023/07/LCOEfig1-768×520-1.png.webp

    GRAFICO COSTI ENERGIE dal 2009 al 2019 – LAZARD (banca di investimenti)
    https://singularityhub.com/wp-content/uploads/2020/12/our-world-in-data-price-solar-electricity-10-years.png

  3. È un po’ ridicolo constatare che dopo anni ed anni di mega incentivi ad installare fotovoltaico ed eolico, raccontando che poi l’energia ci sarebbe arrivata aggratisse invece abbiamo le bollette più alte di tutti. In Francia dove non vedi mezzo pannello in giro costa la metà l’elettricità. Ora ci possono raccontare quello che vogliono ma questa è la realtà. Forse con gli stessi soldi era meglio aver costruito una decina di centrali nucleari.

    • Ancora con ‘ste storie delle favolose centrali nucleari francesi?
      https://it.euronews.com/my-europe/2022/11/14/centrali-nucleari-il-fiore-appassito-allocchiello-della-francia
      https://www.esquire.com/it/lifestyle/tecnologia/a33518976/reattore-nucleare-francia-flamanville/

      Ma lo sa che i francesi – che hanno sì tante centrali e se le tengono ben strette perché l’investimento sarà ripagato tra non meno di 30-40-50 anni, però non sono scemi – hanno scoperto – alla buon’ora… – che possono installare l’equivalente di 7-8 centrali nucleari come potenza MA in soli 5 anni (i lavori per l’ultima centrale, quella di Flamanville, dovevano durare 5 anni e si è arrivati a oltre 20) e con costi di installazione (ancora Flamnaville: costi preventivati 3,5 miliardi di euro, dopo 20 anni saliti a oltre 20 miliardi), di manutenzione e soprattutto di sicurezza che saranno una frazione infinitesimale? Ecco come:
      https://www.apexenergies.fr/ombriere-photovoltaique/obligation-ombriere-parking/

    • in “realtà” in Francia hanno:

      – 28% di energia rinnovabile, in lenta crescita
      – in GW, molte più installazione rinnovabili che in italia
      – stanno già iniziando a installare eolico off-shore galleggiante
      – non sanno quanti reattori ricostruiranno man mano che chiudono quelli usurati
      – hanno inziato a importare energia rinnovabile dalla Spagna (per ora poca)

      – hanno bollette domestiche care come le nostre (metto link in un messaggio sopra), e hanno un bel debito pubblico, fatto anche per pagare le centrali, più una incognita su dove trovare i soldi necessari per dismetterle se le chiudessero

      – durante la crisi dei prezzi del 2022, causata più dai guasti/riparazioni/problemi in massa alle loro centrali a partire da primevera/restate 2022, che dalle tensioni sul gas russo (verifica tu stesso i tracciati del prezzo energia sul calendario), gli sono mancati oltre 100 TWh all’anno di energia, che hanno comprato in emergenza ad ogni costo all’estero per evitare i black-out impennando i prezzi europei

      – nel 2022, anno di crisi, hanno avuto il PUN medio annuale a 276 euro MWh,
      più alto di Germania (235) e di Spagna (168); e con picchi orari a livelli astronomici, un picco a 3000 euro a MWh, e altri a 700-500 euro MWh

      – nello stesso anno, hanno speso 90 miliardi in sussidi per calmierare le bollette; e altri nel 2023; nel 2024 stanno finendo di togliere questa protezione Statale, almeno la stanotogliendo per le bollette domestiche

    • No, non è vero che non c’è mezzo pannello in Francia. E’ pieno..
      E hanno fatto pure una cosa intelligente: hanno obbligato tutti i centri commerciali a riempire di tettoie solari i parcheggi, che così da isole di calore terrificanti diventano più freschi e senza ulteriore consumo di suolo.

  4. La vera rivoluzione sarebbe quella di avere una bolletta con sole 3 voci.
    1^ Voce – Spesa per la materia energia, ossia prezzo al kWh applicato dal fornitore moltiplicato per il consumo mensile. STOP.
    2^ Voce – Oneri fissi, ossia un UNICO IMPORTO (identico per tutti i players del mercato) comprendente tutte le altre spese che gravano sulla materia energia, le spese di trasporto e gestione del contatore, le spese per gli oneri di sistema e per le imposte.
    L’ARERA dovrebbe “partorire” mensilmente questo importo e renderlo chiaramente accessibile a tutti i consumatori.
    3^ Voce – Altre partite, ossia il canone RAI o gli eventuali conguagli a credito/debito.
    Soltanto questa sarebbe una bolletta veramente chiara.

    • Sarebbe già sufficiente che la denominazione delle varie voci di costo fosse omogenea fra TUTTI i fornitori di energia elettrica e di gas, invece di usare ognuno una denominazione fantasiosa diversa…

  5. Abbiamo temperature roventi, OSSIA ALTO IRRAGIAMENTO, ma il sole invece di colpire Km2 di silicio monocristallino, colpisce la terra inaridendola…

    • oggi, nuotando in un mare sempre più tropicale (30 gradi!) guardavo girare lente le pale eoliche sulle creste di verdi colline…
      Mi sono detto “che fortuna! Non inquinano e non surriscaldano ulteriormente la zona…e se avrò bisogno.. caricherò la mia BEV con energia pulita”
      In quale vallata interna, lungo le strade con cui raggiungo il mare, ci sono alcune piccole zone con pannelli FV a terra…mai visti coltivare negli anni ..
      e mi viene da pensare “qui usare gli split PdC per rinfrescare le case non inquina e non peggiora l’aria…come bruciare gas o altro idrocarburi..”

      Non dico che vadano installate ovunque le F.E.R.
      ma di spazio adatti. Italia ne abbiamo tantissimo…e in zone già imbruttite da altri stabilimenti industriali di sicuro non sono in problema.

    • Infatti il problema non sarebbe lo spazio disponibile. A casa mia ho installato il primo fotovoltaico sul tetto, 10 mq di falda per 2 kW di potenza. Quello nuovo lo ho messo, per comodità, su una piccola serra che ho in giardino, 15 mq per 3,6 kW utilizzando spazio che comunque era già impegnato. Gli impianti di fatto sono invisibili, però in questo momento sto producendo tanta energia che non riesco a consumare tutta, pur caricando auto, scooter, utilizzando i condizionatori. Peccato bruciare petrolio e gas per avere quello che si potrebbe avere in maniera pulita e gratis

      • Non scriva queste cose Ilario: “energia pulita e gratis” vuole far venire l’ulcera gastrica ai petrolieri?

  6. Ho appena rinnovato la RCA auto cambiando compagnia e utilizzando internet …con un sostanzioso risparmio…mi è stato chiesto di ritrasmettere copia del contratto firmato ( come è giusto che sia!) L’ autorità competente dovrebbe estendere questo metodo come “ obbligatorio “ x qualsiasi tipo di contratto ( luce, gas, telefonia ecc)

  7. Della fattura più semplice interessa onestamente zero. Potrebbero benissimo mettere una sola voce col prezzo omnicomprensivo del kwh, è il suo valore che conta.

    Se non altro il pun più alto da un minimo di soddisfazione a chi ha un impianto fotovoltaico e in questi mesi caldi ha molto eccesso immesso in rete, anche se la differenza di prezzo tra immesso (7cts ad oggi) e prelevato (io sto sui 28) invoglia sempre all’autoconsumo più che alla vendita. Se almeno spingessero di più sulle CER, per le quali ai produttori è riconosciuto un prezzo maggiore…

  8. Per chi non legge la bolletta, ve la sintetizzo:
    “quasi metà di essa è costituita da oneri e tasse”.
    Idem per la luce

  9. Sarebbe molto utile avere una “bolletta comparata europea”….giusto per dare una “pagella di efficienza” al sistema elettrico nazionale (tra Terna, Enel Energia, e-Distribuzione e società di fatturazione e, ovviamente, imposte e tasse) in raffronto ai sistemi francese, spagnolo e tedesco.., così… giusto per capire dove stiamo perdendo più soldi…

    Mi può pure stare bene pagare di più per un certo periodo la corrente (in casa ed alle colonnine pubbliche di ricarica) SE questo surplus di risorse (visto che vantano tutti bilanci con utili record) vengono impiegate prevalentemente per ammodernamento della rete distribuzione, aumentando la generazione pulita, la distribuzione bidirezionale. gli accumuli e ulteriori tecnologie (ad es. implementare V2H & V2G ed accumuli domestici ) visto che il passaggio non solo alla mobilità ma anche alla climatizzazione edifici e produzione industriale con elettricità….

  10. Il ruolo centrale del gas per la formazione del prezzo evidentemente vale solo per l’ Italia , chi se ne frega della fattura facilitata ,quanti sono quelli che ne hanno mai letto una e la leggeranno poi ,tanto quello devi pagare

    • Io la leggo ma alla fine, tolto il pagamento del canone RAI, divido semplicemente il costo totale per i kwh prelevati, quello è il prezzo che mi interessa, e secondo me dovrebbe essere l’unico valore indicato nelle offerte.

      • Non si può indicare il valore al kWh nelle offerte perché dipende da una serie di costi che non dipendono dal kWh e neppure dal venditore e in particolare ci sono costi fissi (che si pagano anche se consumi 0 kWh -> DIV by ZERO)

      • Perfetto, anche io faccio sempre così. Ed è quello che conta, inutile spaccarsi il cervello con millemila calcoli… Tolto il canone TV quello che resta è quanto paghi per i kWh prelevati.

        • Purtroppo però così si introducono errori in eccesso che possono diventare anche molto grossolani quando i consumi non sono alti.

          • Per me non è un errore.
            Semplicemente, come in tutti i calcoli dove c’è una quota fissa, questa ovviamente incide in maniera maggiore sul calcolo unitario tanto quanto la sua percentuale sul totale è maggiore. Ma il “costo” di 1 kwh alla fine è quello, lamentiamoci piuttosto dei costi fissi non proporzionali.

            Oltretutto, in case completamente elettrificate (che è l’obiettivo cui puntiamo tutti, giusto?) questo “errore” è sempre più ininfluente, visti i consumi complessivi.

      • Luca l’ avremo già detto 100 volte quello è il conto l’ unico che abbia un senso,ma decine e decine di precisini ti diranno che i costi fissi ecc ecc ecc un sacco di storie c per qualche centesimo a fine anno che due cocones.

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