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Aptera trova casa nella Motor Valley con i compositi di CPC

I rivoluzionari veicoli elettrici solari a tre ruote Aptera avranno un telaio in carbonio costruito a Modena da CPC, nel cuore della Motor Valley. A due passi da Ferrari, Maserati, Lamborghini e Pagani, con i quali condividerà uno dei fornitori più esclusivi: il numero uno al mondo nella lavorazione di fibra di carbonio.

FUORI DAGLI SCHEMI / Aptera apre una nuova era di intendere le automobili?

Dalla California a Modena inseguendo  la super fibra di carbonio

Aptera è forse il più rivoluzionario veicolo elettrico mai concepito. Leggerissima, super aerodinamica, tappezzata di pannelli fotovoltaici, due soli posti. Ma comunque un bolide dall’accelerazione bruciante e con un’autonomia record di 1.000 miglia (1.600 km).

Ieri Aptera ha annunciato di aver firmato un accordo con il Gruppo CPC che produrra parte del suo telaio in compositi a base di fibra di carbonio. Una lavorazione nella quale CPC è leader modiale avendola messa a punto in oltre dieci anni di collaborazione con i big del Motorsport.

CPC fornirà materiali e strutture per BINC (Body in Carbon) di Aptera, che è composto da sei parti principali e «può essere riciclato fino a cinque volte, abbattendo nel ciclo di vita le emissioni di CO2».  La maggior parte del BINC, spiega Aptera in un comunicato, è «realizzato in lastre in fibra di carbonio (CF-SMC), combinato con un composto per lo stampaggio di lastre di vetro (SMC)».

Aptera con CPC per produrre su scala industriale

La fibra di carbonio-SMC è un materiale leggero costituito da una disposizione casuale di fibre corte che consentono di modellare parti dalla forma complessa. Offre rigidità e resistenza molto più elevate rispetto all’SMC standard. «Poiché può essere stampato a pressione, questo processo riduce sostanzialmente i tempi di produzione del BINC e consente ad Aptera di iniziare a consegnare i veicoli ai clienti più rapidamente» si legge ancora nel comunicato.

Franco Iorio accanto a una realizzazione di CPC Group

 

Iorio (CPC): “Con Aptera per essere parte del futuro”

Secondo Franco Iorio, CEO di CPC, «Aptera rappresenta un salto in avanti rispetto al pensiero convenzionale e noi desideriamo essere parte di questo futuro». «Costruiremo le carrozzerie per il loro esclusivo veicolo solare nel cuore della Motor Valley _ prosegue Iorio _, consentendo ad Aptera di aumentare immediatamente la produzione per soddisfare la forte domanda del suo primo veicolo».

Fin dalla presentazione Aptera ha avuto un impatto dirompente sul mercato accumulanto oltre 37.000 prenotazioni. Ora punta a iniziare le consegne nel 2023. Vuole raggiungere un tasso di produzione su  di 40 veicoli al giorno nella sua sede di assemblaggio finale a Carlsbad, in California.

Steve Fambro, co-fondatore di Aptera, afferma: «Quando ci siamo riuniti in CPC insieme a Sandy Munro, abbiamo realizzato la vera sinergia in cui è possibile realizzare il veicolo più efficiente del mondo con il processo più efficiente».  «Ora _ prosegue _ i nostri sforzi per finalizzare il  progetto Delta si stanno concretizzando e  facciamo un importante passo avanti verso la produzione ad alto volume».

 

 

La sede di CPC Group a Modena

Una storia emiliana: da artigiano a leader mondiale

CPC Group è stata fondata nel 1959 come piccola azienda artigiana che produce modelli sartoriali in piccola serie. Dopo il passaggio dall’alluminio ai compositi, nell’ultimo decennio CPC si è affermata come una delle aziende più rinomate e apprezzate al mondo. Occupa 850 dipendenti e ha una capacità produttiva di 500mila pezzi finiti all’anno. I clienti includono Ferrari, Lamborghini, McLaren, Maserati, BMW, Lotus e altri. Qualche anni fa è entrata nel capitale sociale la giapponese Mitsubishi con una quota del 44%.

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