Va bene la fantasia. Va bene il lodevole tentativo di sfruttare appieno le potenzialità della trazione elettrica. Ma se il risultato è questo texano Zooz Concept01, verrebbe da dire “arridatece il Ciao”. Al di là della curiosità e dello stupore suscitato da un telaio tanto esile da sembrare quasi inconsistente, infatti, questa creazione americana è proprio brutta. E mette i brividi l’idea di viaggiare a 100 km/h su quelle ruotine e con quei due evanescenti tubi di metallo fra le gambe, per di più dovendosi accucciare sul niente.
http://https://youtu.be/0bxCku5L6SQ
Ok, pesa solo 39 kg. Ma vorremmo vedere! Le ruote, anteriore e posteriore, sembrano quelle di un vecchio 48 cc. E in mezzo non c’è…nulla. Il costruttore è riuscito a far sparire perfino il pacco batteria, camuffato in una sella talmente sproporzionata da far pensare che sia stata presa in prestito da un’altra moto, una moto vera. Per giunta è in alto, dove sicuramente non dà una mano a stabilizzare l’assetto.
Anche il motore è finito proprio là dove dove non dovrebbe mai stare in una moto con qualche pretesa velocistica: sul mozzo posteriore. Il triangolo vuoto al centro della moto può essere anche considerato il nuovo paradigma della moto elettrica, l’elemento che dice al mondo: non ho il serbatoio e non ho i pistoni.
Però le leggi della fisica non si possono ignorare, soprattutto quando sei in piega e vorresti tanto sentire il baricentro basso e gran parte del peso sospesa, tenuta a bada da sospensioni e ammortizzatori. Zooz Concept 01 è quanto di più lontano da tutto questo. Per volontà dichiarata dello stesso progettista e cofondatore Chris Zahner. Dice infatti che il suo scopo è «sfidare il pensiero del pubblico, dargli un colpo negli occhi per costringerti a considerare qualcosa di nuovo».
Vabbè, con le critiche ci fermiamo qui: solo avendolo provato, semmai arriverà sul mercato, potremo esprimere un giudizio più sensato. Per il momento continuiamo ad affidarci alle parole di Zahner: «La cosa straordinaria delle moto elettriche è la loro semplicità. Motori, scambiatori di calore, sistemi di scarico e serbatoi di gas sono masse necessarie per le motociclette a combustione. Ma la motocicletta elettrica può lasciare molto più spazio per l’interpretazione, riducendo al minimo il numero di elementi necessari».
Ecco allora uno sguardo alla tecnica. L’alimentazione si basa su un sistema da 4,3 kW, con motore nel mozzo QS da 72 volt. C’è un controller Kelly compatto nascosto nella coda e un pacco batteria a sgancio rapido con celle Samsung 35E. Le uniche altre parti meccaniche della moto sono i freni Shimano, le sospensioni da BMX, un ammortizzatore di sterzo, il telaio in tubi al cromo molibdeno e un cupolino minimale in carbonio che ricorda una buchetta per la posta. Il sistema di azionamento del Concept 01 è costituito da batteria, controller e motore hub. Oltre a un interruttore all-in-one per acceleratore / voltmetro / accensione. Il manubrio è una curva in stile custom, capovolta e saldata in posizione da caffè racer. «Qualcosa di lungo, basso e pensato per essere cavalcato al limite , ma sulle strade della città mentre la città dorme, senza mettersi troppo nei guai» ammonisce Chris.

Zooz Concept 01 è derivazione diretta della e-bike Urban Ultralight da 1,899 dollari che l’azienda texana già offre in prevendita in America. Un prodotto anch’esso rivolto a “nerd” con il vizietto dell’esibizionismo, ma in questo caso senza superare i limiti dell’azzardo.
Voi cosa ne pensate?
A ME piace tantissimo! Mi ricorda i motorini sportivi della mia gioventù come Mondial,Itom,Malanca etc.
Anche il motore nel mozzo va benissimo, l’unica critica che condivido è la batteria troppo in alto che alza il baricentro. Ci sarebbe da lavorarci..
72 volt e 4 kw all’interno della sella…?
Ma in che film?
Ma no dai é solo una biciclettona con la sella cambiata, cose che si facevano da bambini tempo fa!
Però come moto… “Rabbrividiamo”.
Dai é roba da hipster.
Infatti, la penso come lei. Però, dai, ogni tanto una risata non guasta.