Zity a Milano con 450 Dacia Spring in sharing. Il noleggio inizierà in maggio: il capoluogo lombardo è la quarta città servita dalla società del gruppo Renault, dopo Madrid (2017), Parigi (2020) e Lione, quest’ultima attiva da marzo.

Zity a Milano, una delle capitale europee dello sharing
La data ufficiale del lancio sarà comunicata nelle prossime settimane, dopo aver ricevuto l’autorizzazione definitiva del Comune di Milano. Ma perché proprio il capoluogo lombardo e non Roma? Milano è una città all’avanguardia in Europa nei servizi di mobilità condivisa. Attualmente sono più di 340.000 gli utenti iscritti alle varie piattaforme, agevolati dalle politiche del Comune guidato da Beppe Sala. Con una buona presenza femminile: il 49% dell’utenza è rappresentato da donne, una percentuale decisamente superiore alle altre città in cui opera Zity. L’età media dei clienti del car sharing a Milano va dai 36 ai 45 anni, e il 62% di loro utilizza giornalmente l’auto per i propri spostamenti. Altri fattori, come la demografia e il potere d’acquisto, contribuiscono a rendere Milano la città ideale per il servizio di car sharing free floating di Zity.
Già quest’anno verranno creati 50 posti di lavoro
Da oggi fino al giorno prima dell’ ufficiale del servizio, chi si registrerà al servizio a Milano riceverà 50 euro di credito (solo per le prime 5.000 registrazioni). Le tariffe al minuto per guida e Stand by – la tariffa ridotta Zity che permetterà di mantenere il noleggio anche in caso di sosta – verranno rese note al lancio. L’arrivo di Zity a Milano genererà nel 2022 50 posti di lavoro direttamente collegati alle operations. Almeno il 20% delle ore di lavoro verrà assegnato a persone attualmente disoccupate o svantaggiate. “Zity investe solo su una mobilità in grado di ridurre l’impatto ambientale e allineata con i più alti standard europei,” spiega Javier Mateos, CEO di Zity. “Questo vale anche per Milano, selezionata come prima città italiana in cui lanciare il servizio. Grazie al suo potenziale e alla sua attrattività in fatto di business, industria, turismo, ecosistema di startup e molto altro”.
Mi preoccupa molto dove ricaricheranno tutte queste auto? Ingolfereranno le poche colonnine cercano solo a teorico 7 kwh
Condivido senza meno i suoi timori e i suoi interrogativi. Esattamente lo stesso pensiero che è venuto a me. Resta da vedere se le 450 Spring sono state prese con o senza presa CCS. Il mio interesse nei confronti della cosa, molto prosaicamente, verte sul fatto che queste 450 Spring è assai probabile che tra un anno o 18 mesi (ipotesi) verranno immesse sul mercato dell’usato. Se avessero la presa CCS e se in quel momento non dovessero costare più del ragionevole… 😉 insomma, da casa mia Milano è a 20 km.
Il punto è che come l’elettrico ha bisogno di un cambio “culturale” nell’automobilista, lo sharing di questo tipo (cioè col quale puoi lasciare l’auto dove vuoi) presuppone un ulteriore cambiamento: il non avere auto di proprietà o comunque non usarla fuori dal territorio in cui operano queste società.
Quindi la domanda è: vincerà l’auto di proprietà nei prossimi 15 anni o prevarrà lo sharing ? vincerà chi vincerà ma dove ce l’uno non c’è l’altro e le colonnine basteranno, fermo restando che ad oggi la rete di ricarica non è completa
Basta vedere come funziona Corrente a Bologna per rendersi conto. Certo, Milano è più incasinata, ma avranno fatto bene i conti prima di lanciarsi
Ciao,
ho potuto verificare personalmente sabato 23/7 e domenica mattina come fanno: verso le 17 mi reco alla stazione di ricarica enelx che sta tra milano e redecesio, appena prima della concessionaria porsche, comoda perchè in genere poco conosciuta e utilizzata. una loro dacia spring già al 100% sta occupando lo stallo DC rapido, quindi mi metto a caricare la zoe sull’AC da 22kw, tra l’altro finti (non ci arriva).
arriva un tizio con un’altra loro dacia spring, con l’evidente intenzione di staccare quella carica e attaccare l’altra.
gli spiego pacatamente tutto quello che sta sbagliando e come quel tipo di utilizzo non sia tollerabile da altri utenti.
per brevità tralascio le banalità, la supponenza, l’impreparazione e la protervia di quest’essere nel rispondermi… immaginatevi pure le peggio cose, e ci avrete azzeccato.
la mattina dopo vado a caricare al be charge nel distributore di viale monza, stessa storia: una loro dacia spring rimasta li tutta la notte a caricare 8 miseri kwh, per fortuna alle 6 di mattina di domenica mi son risparmiato l’arrivo di un altro degli esseri incaricati di tenere sempre occupate le DC rapide (ma non dubito che sia avvenuto), e sempre per fortuna l’inutile chademo li non c’è, ho potuto caricar veloce pure io.
nei gg successivi, oggi compreso, ci sto facendo caso: sempre piu colonnine pubbliche con le loro auto, ne ho contate più di 10, e quando mi son fermato a vedere la carica, erano tutte sempre già al 100%, tranne un caso al 98%.
ho preso documentazione fotografica solo di quel che è successo nel WE, per mancanza di tempo, e conto di fare una mail circostanziata con tanto di foto, sia a vaielettrico che a questi bei tomi, e magari a quattroruote.
se la situazione peggiora potrei fare un video, e provare a interessare la Somma Autorità Del Belpaese: striscia la notizia.
Zanna
-Ma perché proprio capoluogo Lombardo e non Roma?-
Ma dai, f¥6@, ma son domande da farsi? 😎😂😎😂😎😂