Zero tasse sulle ricariche regalate dalle aziende ai dipendenti. Lo certifica l’Agenzia delle Entrate. Spiegando che (almeno nel caso in questione) si tratta di welfare aziendale e di un’azione di educazione ambientale.

Zero tasse sulla ricarica, dice l’Agenzia delle entrate
La notizia l’abbiamo appresa leggendo la risposta dell’Agenzia all’interpello della società ALFA S.p.A., attiva nel settore della carta tissue. L’azienda da anni è impegnata “in una capillare azione di sensibilizzazione sui temi della cultura della sostenibilità“. Ciliegina sulla torta, Alfa ha pure stimolato: “I dipendenti al ricorso alla mobilità elettrica, rinnovando il parco auto aziendale con automezzi elettrici o ibridi“. Dalle parole ai fatti, fino all’ultimo passaggio: “Riconoscere sei mesi di ricarica gratuita per i dipendenti che acquisteranno auto elettriche entro un determinato periodo“. L’Alfa voleva sapere (e lo chiedeva all’Agenzia) se il “benefit debba essere assoggettato a tassazione quale reddito da lavoro dipendente“. O se, considerata “iniziativa di welfare aziendale esclusa da imposizione fiscale“. L’azienda puntava sull’esenzione, in quanto progetto educativo, “inteso come educazione all’uso corretto delle risorse“.
C’è una finalità di educazione ambientale, prevista anche dal PNRR
Alfa punta, quando possibile, ad offrire energia autoprodotta e rinnovabile. Una storia simile, tra le tante, a quella dell’azienda pugliese che produce fave. E che, con l’impianto fotovoltaico, produce l’energia dal sole che mette a disposizione dei dipendenti con auto elettrica (leggi qui). Molto interessante, per questo lo proponiamo quasi integralmente, ilparere dell’Agenzia.Viene ritenuto coerente il ruolo del “…datore di lavoro, allo scopo di promuovere un utilizzo consapevole delle risorse ed atteggiamenti responsabili dei dipendenti verso l’ambiente, attraverso il ricorso alla mobilità elettrica, che offre ai propri dipendenti il servizio di ricarica dell’auto… In tale contesto può individuarsi una finalità di educazione ambientale perseguita dall’azienda“. E per dar forza al parere, l’Agenzia ricorda che la transizione ecologica attraverso la mobilità sostenibile è uno degli obiettivi del Pnrr. Il parere interessa numerosissime società, che nutrivano dubbi sulla correttezza di offrire ai dipendenti le ricariche, quando non impegnate coi veicoli aziendali.
[…] L’Agenzia delle entrate dopo aver esentato da tassazione la ricarica offerta ai dipendenti (leggi qui), definita “educativa”, riconosce il contributo statale anche per le auto a […]
Chi? L’agenzia delle entrate? Ma è uno scherzo? Oppure sarà sicuramente qualcosa con il doppio Gioco o il trucchetto sotto? Così poi fra 10 anni ti mandano il dovuto a pagare con la mora, spese, interessi e quant’altro? La mia storia: Io ho pagato la tassa di proprietà della mia auto nel 2013, come fanno tutti! A maggio 2022 mi viene recapitata una raccomandata dove mi si chiede un pagamento del 2013 (per la medesima auto) con mora, interessi e spese varie; ed il pagamento doveva essere effettuato entro e non oltre i 5 giorni dalla data di ricevuta della missiva! Ho cercato di contattare l’agenzia delle entrate per mostrare il tagliando dell’avvenuto pagamento del 2013 e dimostrare di essere in regola! Sono persino andato presso gli uffici dell’agenzia delle entrate; ma non c’è stato nulla da fare; non mi hanno fatto entrare perché ricevono solo per appuntamento! Ho quindi chiesto un appuntamento via telefono, tempi biblici, appuntamento dopo 2 mesi! Io intanto, con tanto di ricevuta dell’avvenuto pagamento dell’anno 2013; ho dovuto ripagare di nuovo con spese mora e quant’altro! In pratica, l’agenzia delle entrate (o chi per lei) ha riscosso la tassa di proprietà della mia auto ben 3 volte! E dovrei fidarmi? Mi hanno sottratto indebitamente 350€ dal mio bilancio familiare, per qualcosa che a suo tempo avevo già pagato! Una vergogna!