Fino al 31 marzo su alcuni modelli di moto elettriche Zero del 2022 e 2023 ci saranno sconti all’acquisto, anche retroattivi, tra i 3.000 e i 6.000 euro.
“Un’importante opportunità per i clienti che amano o si vogliono avvicinare al mondo dell’elettrico per vivere un’esperienza di guida su due ruote completamente differente“.
Questa la premessa con cui Zero Motorcycles ha lanciato la nuova campagna di incentivi denominata “2025 GO Electric Incentive”.
Gli sconti Zero vanno da 3.000 a 6.000 euro
La misura, applicabile a tutti i modelli MY23, MY22 e precedenti, ha validità retroattiva e per tutte le moto acquistate dal 1° gennaio 2025.
Gli interessati possono approfittare di questa campagna solo per un periodo limitato – fino al 31 marzo 2025 – e sino ad esaurimento scorte.
Recandosi presso i rivenditori autorizzati del brand californiano, l’incentivo sarà applicato direttamente al momento dell’acquisto.
Nonostante la stagione non sia delle migliori, sarebbe un peccato farsi sfuggire gli sconti di Zero Motorcycles.
Qui in dettaglio gli sconti applicati ai diversi modelli degli anni 2022 e 2023:
Anni modello 2022 e precedenti
- S, SR, SR/F o SR/S: €6.000 di sconto
- DS o DSR: €6.000 di sconto
- FX, FXE o FXS: €3.000 di sconto
Anno modello 2023
- S, SR, SR/F o SR/S: €5.000 di sconto
- DS, DSR o DSR/X: €5.000 di sconto
- FX o FXE: €3.000 di sconto
Concordo con Alessandro e Loris anch’io da motociclista non di primo pelo (ne ho avute oltre 15 fave di i conti a stanne e pensi di aver percorso anch’io un mezzo milione di km circa con anche dei tour da 5000 km in 2 settimane scarse) …come dice il nostro meccanico , di norma la differenza sta che il 95% degli automobilisti usano l’auto e il 5% la “guida” mentre per i motociclisti è il contrario dove per “guida” c’è la componente sound che è parte anch’essa del gusto …ovviamente difficile da spiegare e comprendere per chi non ha questa passione 🙂
Sulle moto purtroppo il problema è lo spazio a disposizione, finchè non aumenteranno la densità energetica dei pacchi batteria la vedo molto dura…qui parliamo di moto con prezzo di listino che arrivano anche a 24.000€ per l’ammiraglia DSR/X che ha un’autonomia dichiarata nel ciclo urbano di 288km che diventano 170km in autostrada a velocità costante di circa110km/h…possiedo due auto elettriche e ne sono più che contento ma da motociclista credo che di strada da fare ce ne sia ancora molta…oggi se ho voglia parto la mattina faccio lo stelvio e torno la sera parliamo di un giro di circa 500km..con questa sarebbe un calvario, un’ora per una ricarica completa… oggi come oggi hanno appena appena senso gli scooter per il commuting urbano o cmq una piccola moto elettrica con una spesa di 5/6000€ (che è comunque il doppio di un 125 termico che magari fa 40km/L)….
Ecco un altro trollino… 500 km in moto?! Che hai le chiappe di cuoio?! 😁
Buongiorno Christian,
In casa abbiamo una elettrica e una plugin (quindi favorevoli all’argomento) ma da motociclista che ha fatto comodamente 400.000 km, di cui altrettanto comodamente il 10% in circuito tra diletto e lavoro (sono stato anche tester-collaudatore per la stampa),,,
Insomma, da uno che il manubrio l’ha ciucciato parecchio non riesco a non essere d’accordo con l’amico Loris.
500 km in giornata si fanno eccome (ok, magari prima dei 40 anni, questo sì) e, fatti come si deve, se la moto non permette di ricaricare con la CCS vuol dire star fermi ore ogni 120/150 km.
E mannaggia, quelli che facevano le moto con la CCS hanno appena portato i libri in tribunale…
Finchè non si svegliano e non mettono la ricarica rapida, quelli della Zero possono fare anche 12.000 euro di sconto e tranquilli che non le vendono lo stesso.
Concordo sui 500 km in giornata (quante volte all’anno? Due, tre?). Ma in una giornata di 12 ore significa viaggiare per 5 ore e sostare per altre 7. Quattro ricariche-rabbocco da 1-2 ore ci stanno.
– 500 km in giornata (quante volte all’anno? Due, tre?-
Quando avevo l’età, e la libertà di farlo, ogni maledetta domenica.
Ma davvero, giuro, sono sincero e non sto scherzando.
Ok, era la nostra passione, ammetto che non è così per tutti.
Però i 120.000 km che ho fatto solo sul Guzzi V11 li ho fatti grossomodo così.
E sarà stato anche il “momento storico”, l’età d’oro di Valentino, eravamo tutti motociclisti… ma ti giuro che quella vita la facevamo in tanti.
– Ma in una giornata di 12 … Quattro ricariche-rabbocco da 1-2 ore –
Ai ritmi che facevamo noi, sinceramente no.
Milano-La Spezia-Milano, in giornata per fare la Cisa all’andata e la Val Trebbia al ritorno… E tornare in tempo per far l’aperitivo al bar del nostro amico…
A parte il fatto che mi scende più di una lacrima se ci ripenso, 120/150 km d’un fiato ce li facevamo senza problemi e senza farci mancare le accelerazioni (diciamo così).
Il che vuol dire, oggigiorno, “seccare” una batteria, che va ricaricata almeno all’80% se vuoi fare un’altra tappa un minimo sensata, una roba che non sia andare da un bar all’altro.
Soste? mai più di mezz’ora (ma forse… nemmeno sicuro… non eravamo in giro per fare i turisti…), il pranzo un po’ di più.
Mai abbastanza per ricaricare a 6 kw, la DSR ormai ha 21 kw di batteria.
Ma la cosa divertente è che la soluzione c’è già e si chiama ricarica in corrente continua.
Ok, vuol dire “pirlare” da una colonnina all’altra, non discuto.
Ma adesso se ne trovano.
E almeno fai 150 km, stai fermo 30 minuti e non 300, fai altri 150 km, altri 30 minuti…
Va bene, ok, col mio metro sono ancora ritmi da lumache, ma a voler essere onesti un suo senso ce l’avrebbe.
Senza CCS no, e infatti anche quelli che l’auto elettrica ce l’hanno già si guardan bene dal portarsi a casa un tale rantego pagato oltremodo carissimo.
Su strade extraurbane alcuni modelli Zero hanno autonomia sufficiente per la distanza Milano-La Spezia, senza soste intermedie. Ok, ora mi dirai che voi tiravate come se non ci fosse un domani. Vabbè: che fighi (eravate 20 anni fa)!
-che fighi (eravate 20 anni fa)-
E non ti dico i capelli… 😀
-alcuni modelli Zero hanno autonomia sufficiente per la distanza Milano-La Spezia, senza soste intermedie-
Continui a far finta di non capire che il problema non è l’autonomia, ma la velocità di ricarica.
Perchè se arrivi a La Spezia anche senza scalo, ma poi devi star fermo almeno tre ore come nu cugghiàun, vestito di cuoio/cordura che crepi di caldo, in giro a piedi infesciato col casco, stivvali e quant’altro, aspettando di ricaricare con comodo la moto in corrente alternata…, tempo due volte e la vendi. Se riesci a venderla.
Se invece ti attacchi a una ccs, tempo mezz’ora e riparti all’80%. Ma se la CCS non ce l’hai ti attacchi al tram. E a La Spezia i tram non ci sono più dal ’51. 😉
Lo sai che ho ragione. Dai.
Sai anche tu che la doppia ricarica in AC e DC complica il design del power train, aumenta i costi, i pesi e gli ingombri. Energica era l’unica ad averla, ma non mi pare che i motociclisti l’abbiano troppo apprezzata. Perchè?
Discorso interessante, peccato abbia poco tempo.
Se dobbiamo dar retta alla versione ufficiale (a cui in mancanza di meglio son lieto di credere) Energica ha chiuso per problemi di liquidità, non perchè mancassero gli ordini.
E non stento a crederlo, perchè tutto sommato è circa la stesa cosa che era capitata a Ivano Beggio (grandissimo appassionato, sia chiaro) quando era finito a gambe all’aria con l’Aprilia, che poi ha dovuto vendere alla Piaggio.
Zero, per converso e per ovvi motivi, è molto forte anche negli USA. Dove mediamente si fa un utilizzo completamente diverso della moto, molto più “urbano” se vogliamo. Ma a dispetto dei miti e delle leggende quelli che si allontanano davvero da casa sono una minoranza… sempre che nel viaggio di trasferta la moto non se la portino dietro, sul carrello trainato dal pickup. A quel punto una moto elettrica che ti fa 200 km è più che sufficiente.
Infatti. E per chi non si allontana troppo da casa, usando la moto anche in città, la Zero è una pantofola (ho avuto per 10 giorni la SR/F). E tu sai bene a cosa la paragono…
Da possessore di Evoke (8kw elettrico da 9kwh di batteria scarso) devo dare ragione ad Alessandro e Loris. Il motivo per cui ho scelto Evoke e non Zero S (o SR) è proprio il tempo di ricarica, la scelta di limitarsi al caricatore da 6kw (optional, tra l’altro) è folle. Evoke mi fa fare 100km (anche spingendo) in 1,5h di ricarica scarsa, Zero non mi garantirebbe queste prestazioni. Certo, considerando i 6k euro di sconto e i 3k euro di incentivi un pensierino ci si può fare per l’uso cittadino… Ma senza una ricarica ALMENO da 11kw siamo ben lontani da poterla usare come moto principale…
Anche io sono motociclista e quest’estate ho programmato e fatto un viaggio di 486km tra andata e ritorno, ovviamente abbiamo fatto le dovute pause lungo il viaggio, quindi non vedo quale sia il problema a fare 500km in moto!
Ho sempre avuto moto con 150-200km di autonomia. Talvolta, per attravermento di passi alpini od andare al mare, dovevo stare in guardia per esser a tiro di distributori, con tagli in tasca da €10 e 5, casomai fosse uno di quelli con erogazione minima €20, con bancomat e carte.
Immagina tutto questo con un’elettrica. “margaro? mi da una toma ed un po di buona corrente?”
Per non parlare poi di arrostire sotto ll sole, in attesa che la colonnina ti ricarichi la moto.
Evidentemente non sei motociclista ma gamer visto che mi dai del trollino 🙂 ….non ho scritto che mi faccio 500km tirati ho scritto che mi faccio 500km in una giornata, e me li faccio sui passi di montagna come è giusto e bello che sia in moto. Di soste ne faccio minimo 3. Lo so che inquino, lo so che impatto lo so che lo faccio per motivi ludici…lo so. Ho scritto e riscrivo che possiedo due auto elettriche di cui mi ritengo soddisfatto ma signori bisogna essere onesti e pragmatici se le strategie e le autonomie in viaggio oggi con un auto bastano con la moto non è così, e ribadisco con la MOTO intesa come mezzo con cui mi diverto e mi godo la guida. Se devo andare a lavoro mi compro uno scooter elettrico e li l’autonomia mi basta e avanza con una moto è un’altra cosa…posso digerire un autonomia VERA di 200km (compatibile col mio sedere) ma se mi fermo per caricare devo impiegarci poco e se utilizzassimo chimiche da auto con presa CCS2 anche solo a 100kWh su un pacco batteria come quello della Zero da 17kwh significherebbe ricaricare in 10 minuti (sempre in linea teorica), quindi io nel ringraziare ZERO per essere pioniera nel settore attendo il momento in cui faranno (la tecnologia lo permetterà) moto con attacco CCS2 con batterie ad alta densità energetica in modo da poter mettere un pacco batteria da 25/30kWh e che supportino ricariche fast in DC