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You You e gli altri crash con l’Autopilot

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L'incidente di gennaio a Culver City, California: il Model S con l'Autopilot inserito è finita in un camion dei pompieri
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Autopilot: diventa un caso l’incidente in Grecia del Model 3 Tesla che stava facendo il giro d’Europa. L’auto procedeva ai 120 con il pilota automatico inserito. E il proprietario ora attacca la Tesla, che declina ogni responsabilità.

Il giovane alla guida, il californiano You You Xue, sostiene che l’auto ha improvvisamente sterzato verso sinistra finendo contro un muretto. Con danni piuttosto gravi all’anteriore. Danni tali da non poter proseguire il viaggio, se non su un carro attrezzi diretto a Salonicco, in vista del rimpatrio via nave per San Francisco. You You sostiene di essere stato vittima di un malfunzionamento dell’Autopilot e si è rivolto ad Elon Musk in persona, il patron di Tesla. Elon, che spesso dialoga su Twitter con i clienti, questa volta ha preferito affidarsi a una breve nota in cui si spiega che il ragazzo era stato avvertito che in Grecia non c’è né mappatura né service di Tesla. E che, in ogni caso, chi è alla guida e inserisce l’Autopilot dev’essere in grado di riprendere il controllo in ogni momento. Nel pomeriggio di domenica 27 maggio la Casa ha poi suggerito a You You di trasportare l’auto presso un’officina Tesla in Austria. Non negli Stati Uniti, troppo costoso. Poi magari potrà rivendere il Model 3 una volta riparato, usato, se ne frattempo sarà stato omologato anche in Europa.

You You: “Col software dell’Autopilot rischi la vita”

You You Xue

Le parole della Casa non sono piaciute a You You Xue, che già annuncia azioni legali: Nessuno mi aveva avvisato, se mi avessero detto che l’Autopilot non funzionava in Europa, ovviamente non l’avrei mai attivato. Mi dissero solo che non c’erano service centre, né supporto tecnico o via internet. Bisogna smetterla di dire certe cose! L’Autopilot  non ha senso se tu non puoi distogliere l’attenzione neppure per un secondo e devi stare più attento di quando guidi. Così il tuo ruolo diviene quello di un tester Beta che rischia la vita per collaudare un software sbagliato. Ma da quel che leggo Tesla non è interessata a capire quel che è successo. Vedrò in che modo posso perseguire Tesla. E’ una cosa che non mi piace, che voglio gestire in modo corretto con tutte le parti coinvolte. Ma i fatti sono che io sono appiedato con una macchina da 63 mila dollari. E che io che io credo che il software dell’Autopilot ti faccia rischiare la vita. Elon Musk non mi ha risposto, non mi sorprende. La Tesla mi ha chiamato, ma senza offrirmi soluzioni…Chi dice che il guidatore deve stare in guardia per i malfunzionamenti della guida automatica rende i lunghi viaggi più stressanti e pericolosi. Perché richiede un livello altissimo di vigilanza“.

L’ultimo precedente: morto un ingegnere Apple

Non è il primo incidente che coinvolge auto Tesla in modalità guida autonoma. E i conducenti, purtroppo, non se la sono cavata senza graffi come You You Xue. Su Youtube esistono addirittura delle compilation di questi crash, con le immagini della webcam di bordo. Incidenti che hanno, va detto, una eco sproporzionata: incidenti mortali con il pilota automatica sono capitati anche ad altre marche. Per  esempio con una Volvo in uso a Uber (travolto e ucciso un pedone), ma la copertura mediatica non è stata così forte.

L’incidente di Mountain View del 23 marzo scorso, in cui è morto un ingegnere della Apple su un Model X Tesla

L’ultimo incidente con un’auto Tesla è accaduto il 23 marzo scorso a Mountain View, vicino alla sede della Apple, in California. Ed è rimasto ucciso proprio un 38enne ingegnere sviluppatore della Apple, Wei Huang, che sedeva al posto di guida di un Model X con l’Autopilot inserito. Lo schianto, sulla Statale 101, ha causato l’apertura di un’inchiesta federale, che riguarda anche un altro incidente accaduto due mesi prima con un Model S.

Tesla ripete: sempre vigili, l’Autopilot non fa tutto

Sull’incidente di Mountain View la Tesla ha rilasciato una nota  con il suo punto di vista su questo tipo di incidenti: “…il conducente aveva ricevuto diversi avvisi   video e uno sonoro di riportare le mani sul volante. Ma la guida non è stata ripresa per almeno sei secondi prima della collisione. Aveva avuto  circa 5 secondi e 150 metri di visibilità piena… ma i dati del veicolo dimostrano l’assenza di interventi”. La Casa ha aggiunto che la protezione divisoria tra le corsie era stata precedentemente danneggiata, peggiorando l’impatto, e che quando il Model X ha preso fuoco nessuno si trovava a bordo.

Elon Musk

Tesla ha precisato anche che l’Autopilot controlla la velocità, il cambio di corsie e il self-parking. Ma richiede che i guidatori tengano gli occhi sulla strada e le mani sul volante, per essere in grado di evitare gli urti. La guida autonoma, sempre secondo lo staff di Elon Musk, non previene tutti gli incidenti, ma li rende meno probabili: “Le conseguenze di un mancato uso dell’Autopilot in futuro a causa di disinformazione sarebbero estremamente gravi. Ci sono un milione e 250 mila morti sulle strade di tutto il mondo ogni anno. Se gli standard di sicurezza Tesla venissero applicate a tute le auto risparmieremmo 900 mila vite umane. Ci preoccupiamo e siamo riconoscenti a chi ci ha già dato fiducia, ma pensiamo anche a chi potrà meglio proteggere l sua vita sapendo che l’Autopilot migliora la sicurezza”.

 

 

 

 

 

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