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Yamaha punta sull’elettrico: in arrivo i primi e-scooter

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Grandi manovre in casa Yamaha. Il 2022 è l’anno del definitivo passo in avanti nel settore della mobilità elettrica per il costruttore nipponico. Pronti al debutto i due scooter elettrici pensati per i mercati europei, E01 e E02. Intanto a Taiwan l’intesa con Gogoro produce Yamaha EMF, e-scooter con batterie intercambiabili.

Non è un mistero che Yamaha, da tempo, stia guardando con estremo interesse all’universo della mobilità a zero emissioni. È tra i primi grandi costruttori del settore motociclistico a farlo, e questo risulta quanto mai positivo e stimolante per la crescita del segmento delle due ruote elettriche. La cui evoluzione, soprattutto in Oriente, avanza spedita.

La casa di Iwata ha anche naturali interessi di “espansione” sui mercati europei – cosa non così ovvia per altri costruttori – e quindi lavora con attenzione affinché i suoi primi prodotti a zero emissioni possano rivelarsi vincenti fin da subito. Specie di fronte ai gusti, non sempre facili, degli appassionati del Vecchio Continente.

In questo contesto, il 2022 è un anno importante per Yamaha Motor, chiamata a svelare i suoi primi scooter elettrici. Sono passati, infatti, due anni dalla presentazione dei prototipi E01 e E02 al Salone di Tokyo, modelli a zero emissioni pensati per la città. Oggi, finalmente, sembra che il loro debutto su strada sia arrivato.

Yamaha E01, al debutto in primavera

Yamaha E01 presto in strada

In questi giorni sono trapelate alcune immagini del primo scooter pronto ad “esordire”, E01, commuter nipponico che punta ad offrire prestazioni da equivalente 125cc.
I dettagli tecnici ufficiali ancora non sono stati forniti, però è immaginabile che E01 possa essere in linea con gli scooter elettrici della stessa fascia. Quindi avere una potenza inferiore a 11 kW, velocità massima intorno ai 100 km/h e autonomie tra gli 80 e i 90 km. Anche se sulle batterie quasi nulla si sa, tranne che non dovrebbero essere estraibili.

La foto-spia del test di Yamaha E01

Il primo atteso scooterone Yamaha è in fase di test e verrà svelato possibilmente già in primavera, seguito a distanza dal “fratello” minore E02. In questo caso si tratta di un secondo scooter elettrico di dimensioni più piccole e compatte, assimilabile per prestazioni ad un cinquantino termico. Quindi con un motore di potenza fino a 4 kW e una velocità massima pari a circa 45 km/h. Una soluzione più urbana e rivolta ad un pubblico giovane.

Il concept Yamaha E02

In tema di design, è molto probabile che entrambi gli scooter conservino le forme che avevano da prototipi, forse con qualche “aggiustamento” stilistico per venire incontro ai gusti europei. A breve ne sapremo di più.

L’intesa con Gogoro: ecco Yamaha EMF

In attesa del debutto europeo, intanto Yamaha si sta già facendo le ossa nel settore a zero emissioni sul mercato asiatico. A Taiwan, in particolare, dove di recente ha sviluppato una nuova collaborazione con Gogoro per la produzione di uno scooter elettrico. Il secondo, dopo lEC-05 lanciato nel 2019.

Si chiama Yamaha EMF è ha la grande particolarità di essere dotato delle batterie sostituibili ed intercambiabili dell’azienda taiwanese. Un servizio, quello del battery swap, che ha reso popolare Gogoro. Le sue GoStation, dove si sostituiscono le batterie scariche con nuove cariche in pochi secondi, sono realtà molto diffuse nel Paese.

Linee originali per Yamaha EMF

Yamaha EMF ha un design aggressivo e particolare. Non si hanno a disposizione molti dettagli tecnici. Si sa però che dispone di un motore elettrico da 7,6 kW ed è dotato di un sistema di frenata combinata (CBS) e di strumentazione digitale. Decisamente originale è la presenza di un porta-bicchieri nel vano portaoggetti ricavato all’interno del tunnel dello scooter.

Anche se Gogoro ha intenzione di espandere il raggio di azione del suo efficiente servizio di battery swap – in Cina per iniziare – il nuovo modello Yamaha EMF con ogni probabilità rimarrà confinato a Taiwan. Almeno per ora.

Lo scooter adotta le batterie intercambiabili di Gogoro

 

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4 COMMENTI

  1. Il migliore di tutti resta sempre Vectrix che,per le note vicende gestionali, è fallito in America, ma vive bene in Europa.
    Io ne possiedo uno da 5 anni e lo trovo meraviglioso.
    Col bauletto posteriore da 56 litri e il sottosella da 33 sostituisce egregiamente l’auto che non ho più da vent’anni.
    L’attuale batteria da 8 kW mi consente tragitti quotidiani con autonomia di oltre 100km
    Nel centro sviluppo di Breslavia stanno perfezionando un nuovo Controller e batterie da 20 kw che consentiranno percorrenze autostradali.
    Fila a quasi 130 all’ora con una manutenzione pressoché nulla.
    Si cambiano solo gli pneumatici e un po’ di olio del cambio planetario.
    Saluti

    • Senza dover aspettare i nuovi controller e batterie, dovrebbero essere ancora disponibili i ricambi originali di diversi modelli .. Notevole.

  2. Si è vero, mezzi molto interessati. E come si vede dalla foto possono sfruttare la rete pubblica di colonnine di ricarica. Speriamo anche che con la maggior concorrenza si riveda il design a canoni piú attraenti!

  3. L’E01, insieme al BMW CE04, potrebbero essere i primi scooter elettrici di massa, sempre che il pubblico riesca a digerirne le linee. Il target è giusto: commuters e urbano.
    Peccato che con queste linee un po particolari, sacrificano il vano sottosella.

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