Yamaha registra un brevetto per una moto elettrica con batteria raffreddata ad aria. Questo contiene peso e costi di produzione.Â
Alcuni mesi fa sono spuntati i brevetti di una Yamaha da cross, adesso è il momento di una stradale che, dai disegni, potrebbe essere di media “cilindrata”. Quando si parla di big giapponesi è facile farsi prendere dall’entusiasmo e pensare: “questa è la volta buona” ma di false partenze, concept e brevetti nell’ultimo decennio se ne sono visti tanti. Ecco quindi che i nuovi progetti depositati dalla casa dei tre diapason fanno ben sperare, ma non vogliono necessariamente dire che vedremo a giorni una Yamaha elettrica in strada.
Detto questo, i brevetti indicano che la casa giapponese sta lavorando a una moto di medie-alte prestazioni e con un’impostazione stradale. Il telaio è a traliccio e con un forcellone che potrebbe essere in alluminio. La parte più interessante è che ben si capisce come il progetto nasca per lasciare il maggior spazio possibile alla batteria e per centralizzare le masse.
Dal brevetto emerge anche una scelta particolare di Yamaha in termini di batteria. O meglio, più che di batteria, della custodia che le ospita. Infatti, al contrario di altre case, Yamaha ha scelto un il raffreddamento ad aria e non ad acqua. Ci sono ovviamente pro e contro. Le batterie funzionano al meglio in range di temperatura ben definiti che riescono ad essere garantiti sono da un raffreddamento a liquido. Questo però richiede componenti (radiatore, pompa, sensori, etc…) che aumentano la difficoltà costruttiva e fanno crescere il prezzo. Il raffreddamento ad aria invece ha il vantaggio di essere molto più leggero ed economico. Se si considera l’evoluzione tecnologica delle batterie, quella di Yamaha potrebbe essere una scelta giusta. Specialmente se si pensa a una produzione in grandi numeri.
Tornando alle caratteristiche tecniche, la custodia brevettata è dotata di alette per disperdere meglio il calore. All’interno sono alloggiati quattro pacchi batteria e sotto trova spazio l’inverter. Il trasformatore è sotto alla sella mentre il motore è nella parte posteriore.
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Fonte: Cycleworld.com
Zero Motorcycles produce moto elettriche con batterie raffreddate ad aria da quasi vent’anni.
Yamaha ha un disegno, io ho una Zero in garage!
E su strada? si comporta sempre bene con caldo estremo (come questo lungo periodo) o freddo invernale?
Ma hai prestazioni paragonabili ad una stradale prodotto dai tre diapason o ti avvicini alle prestazioni di uno scooter spendendo quanto ad una supersportiva di alta gamma?
“Ah, anche pilota!” (cit.)
Semplice considerazione tecnica rapporto prezzo /prestazioni; zf14.4 11kw patente A1, 233kg, 18k€ ,180 km autonomia teoric wltpi, yamaha xrs 125 11kw,, 5k€ ,140kg (quindi più confortevole da guidare), consumo dichiarato 2l 100km wltp x 10 lutri di carburante io prendo Yamaha ( anche se personalmente preferisco girare ancora con la vecchia NSr 125 spil cui rapporto peso/prestazioni è ancora maggiore nn avendo quel limite degli 11 kw)