Yamaha e Netflix insieme per l’anime Tokyo Override, dove appare la moto Y/AI. A Bangkok la si può toccare.
“Nel mondo tra 100 anni ci sarà un moto concept progettato da Yamaha”. Con questo slogan Yamaha e Netflix presentano Y/AI, moto elettrica del futuro figlia di una singolare collaborazione. Lo show si chiama Tokyo Override, e sono sei episodi su Netflix con una profondità sorprendente.
Motociclette e anime hanno una lunga storia insieme e su Vaielettrico lo abbiamo raccontato. La grande influenza di Akira di Katsuhiro Otomo non può non essere citata anche per quanto riguarda la moto elettrica Y/AI.
Yamaha e Netflix per Y/AI
Da qualche parte tra rendering e realtà sta questa moto elettrica che si chiama Concept Y/AI e che ha fatto il suo debutto in una serie animata rilasciata da Netflix. Ma è pure una moto reale, che appoggia le sue ruote su strada come possiamo vedere dalle foto a corredo del nostro articolo. Siamo nel campo della vita vera che si mescola con la finzione iper reale di cinema e videogioco, un po’ come è avvenuto recentemente con il colosso delle sneakers Nike che ha realizzato una serie di calzature per Fortnite.
Tokyo Override, diretto da FUKUDA, Yusuke e Veerapatra Jinanavin, è ambientato a Tokyo tra 100 anni, l’Intelligenza Artificiale è stata integrata nella vita quotidiana e tutti gli aspetti della vita urbana sono automatizzati. Il creative center di Yamaha Motor ha collaborato alla produzione della serie, fornendo dati 3D e aiutando a registrare i suoni delle leggendarie moto Yamaha YZF-R1 e VMAX, oltre a collaborare con il World Building sulla storia e a progettare un modello concettuale della moto da corsa Y/AI originale per i prossimi 100 anni.
La Y/AI tra fiction e realtà
Ed eccoci alla nuova moto il cui nome è una crasi di Yamaha e artificial intelligence. La Y/AI è visibile sullo schermo certamente, ma esiste anche nella realtà. Infatti il prototipo sarà esposto al Bangkok Motor Expo 2024, che si terrà dal 29 novembre al 10 dicembre nella capitale tailandese. Uno dei punti salienti è che, per motivo di realismo, il design della moto del futuro mantiene la stessa posizione di guida della motoGP “YZR-M1”, mentre la forma della moto raggiunge un equilibrio tra design avanzato e progettazione del prodotto.
Yamaha sta esaltando alla grande il concetto di Y/AI e sta parlando del futuro delle corse per le strade di una visione iper-ottimizzata di Tokyo ambientata 100 anni nel futuro. Di come il pilota che guida questa macchina nello show, di nome Amarin, sia un pilota che vuole integrare sia l’intelligenza artificiale che i suoi input manuali per realizzare la visione continua di Yamaha di diventare tutt’uno con la tua macchina.
Di cosa parla l’anime
Tokyo Override è ambientato in una Tokyo reduce da grandi disastri, circa 100 anni nel futuro un po’ come vuole la tradizione sci-fi da Blade Runner in poi. Tutto e tutti sono stati ottimizzati (una parola e un concetto che usano ripetutamente), al punto che le persone si muovono per la città su piccoli dischi galleggianti, una specie di hoverboard che li trasportano ordinatamente ed efficientemente a destinazione (con buona pace del nostro nuovo Codice della strada). La maggior parte dei trasporti è autonoma, comprese auto, autobus e camion a guida autonoma. Non ci sono più semafori, perché tutto scorre su onde algoritmiche.
Ma naturalmente, tutta questa ottimizzazione ha un distinto lato negativo: tutto e tutti sono tracciati, monitorati, sorvegliati e controllati (in modo sottile o meno). Le persone sono taggate o non taggate. Giganteschi muri algoritmici dividono le aree della città l’una dall’altra. I ricchi hanno ancora accesso a veicoli con motore a combustione interna, comprese auto e motociclette. E ovviamente devono portarli in un’officina specializzata per farli revisionare. Ed è qui che compare il tanto pubblicizzato prototipo Yamaha Y/AI.
Le corse servono così per simulare ogni tipo di imprevisto che un traffico tanto automatizzato non riesce a prevedere. “Nelle competizioni, possono sempre verificarsi incidenti imprevisti. L’idea di farne un mezzo per identificare i rischi e trovare percorsi per spostarsi in un luogo sicuro è davvero unica, e con l’aggiunta del fattore di divertimento insito nella corsa ho sentito un senso di realtà mentre la guardavo dalla prospettiva della gara tra 100 anni”, spiega il designer di Yamaha Satoshi Nakamura. Tra i migliori piloti, Amarin guida la Y/AI, un mezzo che si fida delle capacità umane.
Errore per la redazione.
Ogni volta che compare la parola “manga” sostituire con “anime”.
I manga sono fumetti. Gli anime sono i prodotti animati, come nel caso della serie in questione.
verissimo, grazie