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Yamaha BOOSTER. Il mito ritorna… ma a pedali

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Yamaha BOOSTER. No, non è uno scooter! È il nome che la Casa dei tre diapason ha scelto per due nuove bici: una eBike e una S-pedelec. Già acquistabili prima dell’estate.

Chi era adolescente negli anni Novanta sente la parola Booster e l’associa immediatamente all’iconico scooter, diffuso in Italia soprattutto con il marchio MBK. Difficile pensare che Yamaha abbia rispolverato questo nome a caso. L‘eBike BOOSTER Easy e l’S-pedelec BOOSTER sembrano essere un po’ il simbolo di un passaggio di testimone nella mobilità urbana. Si può infatti riconoscere nelle eBike la naturale evoluzione dei cinquantini. In particolare questi BOOSTER strizzano l’occhio al design “fat tires” dello scooter anni Novanta.

Seguono perfettamente la direzione presa da Yamaha in fatto di mobilità urbana. La Casa giapponese nelle scorse settimane ha presentato la nuova colorazione del NEO’s e ha commercializzato le eBike Moro 07, Wabash e Crosscore.

BOOSTER o Issimo?

I due nuovi modelli di Yamaha sono stati sviluppati in Europa e lo zampino di Fantic non sarà sfuggito ai più attenti. Il telaio in alluminio pressofuso a vista e le ruote a raggi con grossi pneumatici (20″ x 4″) “ricordano” molto il Fantic Issimo. Non è un mistero che le due aziende infatti collaborino da anni. Nel 2020 Yamaha ha anche venduto a Fantic lo stabilimento e il marchio Minarelli. Nello stesso stabilimento oggi vengono prodotti i BOOSTER, proprio nel cuore della motor vallery italiana.

 

Yamaha BOOSTER Easy e BOOSTER, come sono fatti?

Iniziamo distinguendo i due modelli. La differenza sta nelle loro prestazioni: «il BOOSTER Easy – spiega Yamaha – è una eBike con velocità massima di 25 km/h con pedalata assistita, mentre il BOOSTER è un S-pedelec o ciclomotore elettrico, destinato ai titolari di patente AM o superiore, che può raggiungere una velocità massima di 45 km/h con pedalata assistita».

L’unità motore ha un peso di 2,85 kg e sviluppa una coppia di 75 Nm. È alimentata da una batteria da 36 V con capacità di 630 Wh che può essere ricaricata in sede oppure può essere sganciata e ricaricata dove si preferisce. Sono disponibili cinque modalità: +ECO, ECO, STD, HIGH e AUTO che si aggiungono al walk assist e ovviamente a quella che disattiva l’assistenza. Il rapporto di coppia erogato dall’unità motore Yamaha è impostato al 50% in modalità +ECO e sale al 280% in modalità HIGH. «L’autonomia tipica – dichiara Yamaha – con un pilota di 75 kg è fino a 120 km in modalità +ECO e fino a 60 km in modalità HIGH per la BOOSTER Easy».

La versione BOOSTER invece è classificata come ciclomotore elettrico (L1e). Questo comporta: patente di guida AM, targa e assicurazione. L’ autonomia ovviamente cala un po’: 110 km (modalità +ECO) e fino a 50 km (modalità HIGH). «Il rapporto di coppia erogato dall’unità motore Yamaha parte dal 60% in modalità +ECO – spiega il produttore – e sale al 400% in modalità HIGH». La curva di assistenza del propulsore comincia a calare quando si raggiungono i 40 km/h e si ferma prima di arrivare ai 45 km/h.

Display ed accessori

Entrambi i modelli montano di serie selle Royal Orbis regolabile, faro anteriore Supernova e di un fanale a LED Koso integrato.

Il BOOSTER è dotato del display C di Yamaha in posizione centrale. Un TFT a matrice di punti a colori da 2,8″ che mostra lo stato di carica della batteria, la velocità, la modalità di assistenza, l’autonomia residua, l’orologio, la distanza percorsa, la cadenza e le calorie bruciate. Il sistema può ovviamente essere connesso con lo smartphone tramite Bluetooth®. Questo dà accesso a una gamma di app per il fitness e per la navigazione. Inoltre la versione S-pedelec è dotata di portatarga, specchietto sinistro e comandi per clacson e indicatori di direzione.

Il modello BOOSTER Easy invece monta il display A di Yamaha. Uno schermo LCD un po’ più piccolo: da 1,7 pollici che permette di visualizzare tachimetro, batteria, modalità di assistenza, contachilometri, odometro e indicatore di autonomia.

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Prezzo e disponibilità

Yamaha inizierà con le consegne prima dell’inizio dell’estate. Entrambi i modelli saranno disponibili nei colori “Cyan Solid Aqua” e “Dark Gray Metallic”. Prezzi non ancora comunicati.

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4 COMMENTI

  1. Non capisco perchè Piaggio non abbia ancora lanciato il suo mitico Ciao originale versione elettrica. Un mezzo geniale, il corrispettivo della 2 cavalli Citroen. Non gli mancano certo i mezzi tecnici e finanziari.

    • Beh non credo che si possa accusare Piaggio di immobilismo nel settore delle due ruote elettriche, è uno dei pochi(ssimi) costruttori tradizionali ad aver presentato piú di un modello.. Secondo me non ha lanciato un Ciao elettrico sia perché non ci ha creduto sia per l’aspetto “esile” del veicolo che non avrebbe permesso di accogliere batterie abbastanza capienti. Non sono molto d’accordo perché a mio parere avrebbero potuto fare concorrenza a modelli come gli Askoll (ma non solo) ma evidentemente gli esperti di marketing hanno valutato diversamente.

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