Yamaha al Japan Mobility Show 2025: tra IA e novità elettriche

Una moto dotata di intelligenza artificiale, che impara ad essere in sintonia con il pilota

Yamaha al Japan Mobility Show 2025 ha presentato concept interessanti con  tra IA e novità elettriche, con l’obbiettivo di creare veicoli in grado di emozionare

Yamaha ha portato al  Japan Mobility Show 2025 una serie di concept che raccontano il suo modo di vedere la mobilità del futuro: intelligente, sostenibile, ma soprattutto emozionale. Sotto lo slogan “Feel. Move.” la casa di Iwata porta 16 modelli, di cui 6 in anteprima mondiale, spaziando dall’elettrico puro all’idrogeno, dai veicoli ibridi fino ai prototipi guidati dall’intelligenza artificiale. Insomma, un festival di tecnologia e un’espressione visionaria ma in linea con le aspettative del presente.

MOTOROiD:Λ

Il più spettacolare è sicuramente MOTOROiD:Λ, una moto con la quale il pilota può interagire. Yamaha la descrive come un essere in grado di apprendere dal pilota grazie all’intelligenza artificiale e al reinforcement learning. L’obiettivo non è sostituire chi guida, ma creare una relazione simbiotica tra uomo e macchina, dove la moto reagisce in modo naturale ai movimenti e alle emozioni. Fantascienza? Diciamo che è quel tipo di fantascienza che rimane tale solo fino a quando qualcuno non riesce a renderla reale.

Saranno così le supersportive del futuro? questa è l'idea di Yamaha

PROTO BEV

Accanto a lei c’è PROTO BEV, la sportiva elettrica che incarna la filosofia “light is right”: compatta, leggera e progettata per far divertire chi guida, senza sacrificare la sensazione meccanica che spesso manca sulle moto elettriche. Non a caso, Yamaha ha pensato anche a un sistema sonoro dedicato per restituire un feedback acustico credibile e coinvolgente.

L'aspetto è buffo e sembra impacciato, ma Yamaha ha studiato questo veicolo per una massima efficienza commerciale

H2 Buddy Porter Concept

Abbiamo scritto del  BMW Vision CE appena alcune settimane fa e ora arriva quello che potrebbe essere un suo degno compagno di viaggio. Si chiama H2 Buddy Porter Concept e ha un aspetto che ricorda il concept bavarese. Ha però anche una grossissima differenza: è alimentato a idrogeno. È dotato di un piccolo serbatoio ad alta pressione che garantisce un’autonomia di circa cento chilometri.
Le due eBike presentate in Giappone sono modelli di fatto già molto vicini alla produzione

Anche due eBike

Poi ci sono le due biciclette elettriche Y-00B: Base e Y-00B: Bricolage, che rappresentano la parte più leggera e personale della mobilità Yamaha. La prima è essenziale e funzionale, la seconda un omaggio alle origini, ispirata alla storica YA-1 del 1955 ma reinterpretata in chiave moderna. L’idea è far sì che anche la bici diventi un mezzo di espressione individuale, non solo di trasporto.

Il TRICERA proto è un concept con il quale Yamaha esplora nuove forme di mobilità senza rinunciare al piacere di guida.

TRICERA proto
Un veicolo a tre ruote elettrico con un sistema di sterzo a tre vie che promette un’esperienza di guida più intuitiva e immersiva. È la prova che Yamaha non smette di esplorare anche i formati alternativi, dove l’equilibrio tra sicurezza e piacere di guida può essere reinventato.

Infine, completano la collezione i concept PROTO HEV e PROTO PHEV, ibridi e plug-in che puntano a combinare efficienza, autonomia e versatilità in un’unica piattaforma.

Difficile dire quali di queste soluzioni arriveranno sulle nostre strade, o tecnologie vedremo sui veicoli del futuro. Quello di Yamaha ovviamente non è solo un esercizio di stile, ma una vasta gamma di risposte che la mobilità sta formulando su diversi fronti. L’aspetto che più colpisce è l’impegno con il quale la casa dei tre diapason sta continuando a mettere l’emozione di guida al centro di molti suoi progetti. Sta utilizzando proprio quelle nuove tecnologie che sembrano raffreddare il piacere e le sta utilizzando per creare una nuova intesa tra piota e moto. 

 

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