Sono Wind, Bit ed Helbiz i tre vincitori del bando lanciato a fine ottobre dal Comune di Milano per rimettere in strada i monopattini in sharing. L’amministrazione sta completando la segnaletica e il servizio dovrebbe ripartire nel week end. Metteranno in strada 750 veicoli ciascuna.
Tre licenze, 2.250 mezzi in sharing
Tagliati fuori colossi americani come Lime e Bird o altri gruppi europei come Circ e Dott che all’inizio dell’estate avevano già fatto la loro comparsa nel centro di Milano, prima che il Comune li bloccasse in attesa di approvare le regole per la circolazione.
«Per iniziare a fornire il servizio di sharing le società dovranno versare il deposito cauzionale sotto forma di fideiussione e chiedere l’autorizzazione di avvio dell’attività presso gli uffici dell’Assessorato al Commercio» ha fatto sapere Palazzo Marino in una nota Contemporaneamente, in accordo con gli uffici della polizia locale, verrà fatta una verifica sui veicoli affinché «corrispondano effettivamente alle caratteristiche che l’Amministrazione aveva disposto nel bando».
Monopattini a norma e regole certeÂ
Tutti i monopattini di Wind, Bit ed Helbiz dovranno avere luci, numero identificativo – una sorta di targa -, limitatori di velocità . E dovranno «essere mantenuti in perfette condizioni di efficienza e sicurezza per l’utente». Potranno essere prelevati e rilasciati «esclusivamente negli stalli di sosta dedicati alle biciclette o a lato strada, dove non sia espressamente vietato». Nella Cerchia dei Navigli, dove non esiste sosta libera, i monopattini si potranno attivare e rilasciare solo in uno degli oltre 4.300 stalli sosta per biciclette.
Granelli: “C’è posto per tutti ma con buonsenso”

Una segnaletica specifica (circa 300 cartelli) in corso di installazione indicherà quali sono le strade e le aree dove è consentito l’uso dei monopattini in sharing di Wind, Bit ed Helbiz. «Abbiamo costruito un sistema di regole chiare e stiamo ultimando la posa della cartellonistica in strada quindi siamo pronti ad avviare la sperimentazione dei monopattini» ha commentato l’assessore Marco Granelli. Ora, ha aggiunto, «vogliamo che questa sia una grande opportunità per muoversi agevolmente e in modo sostenibile e non rischi di trasformarsi in un pericolo e in un disagio per sé e per gli altri. In strada c’è  posto per tutti se ciascuno si muove con buonsenso e rispetto».
Helbiz fa il bis a Washington con l’e-bike Greta

Quasi in contemporanea Helbiz ha annunciato di essersi aggiudicata anche la gara per operare nella capitale Usa Washington con le sue biciclette a pedalata assistita Greta. Anche a Milano la società Usa fondata dall’italiano Salvatore Palella ha presentato domanda per operare il suo servizio di e-bike sharing.
Già presente a Miami e a Roma, Helbiz porterà in strada una flotta di quasi 2.000 biciclette elettriche a Washington D.C. a partire dal 1° gennaio 2020.
Palella ha dichiarato che «portare i nostri servizi di micromobilità sostenibile a Milano e Washington D.C. ci permette di lavorare al fianco di amministrazioni che hanno una visione integrata di mobilità ».
Un asse “sostenibile” Milano-Washington?
«Il trasferimento di esperienze internazionali fa parte della nostra missione e sono convinto che questo possa avvenire anche a livello istituzionale» ha aggiunto Palella. Si è quindi augurato di poter organizzare un incontro bilaterale fra il Sindaco di Washington D.C., Muriel Bowser e quello di Milano Giuseppe Sala.
Per il lancio del servizio di sharing a Milano Helbiz ha tagliato i prezzi abolendo il costo allo sblocco.