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Wi-bike Piaggio: la bici elettrica che raccoglie dati

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In attesa della rivoluzionaria Vespa elettrica, si mette in mostra la linea di bici Piaggio a pedalata assistita Wi-bike. Puntando su performance superiori, innovazione e raccolta dei dati relativi a percorsi e posizione. L’azienda di Pontedera non usa componenti esterni, tutto è fatto in casa compresa la App dedicata per smartphone

Bici da Pontedera non ne erano mai uscite in un secolo abbondante. Fino alla nascita della linea Wi-bike di Piaggio, che a due anni dal lancio è in continuo rinnovamento grazie a sette modelli diversi divisi tra Active e Comfort. Biciclette belle, curate in ogni dettaglio e tutte fatte in casa. Infatti l’azienda toscana ha voluto prendersi in carico ogni aspetto della due ruote elettrica, costruendo tutto nel suo stabilimento.

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Insomma una rivoluzione. Così come lo era stato per altri motivi lo scooter a tre ruote Mp3 che ha inventato un settore di mercato che prima non esisteva. Ed esattamente come farà la nuovissima Vespa elettrica, presentata durante l’inverno e che rimane la novità più attesa della prossima estate. Talmente innovativa da prendere in contropiede anche il codice della strada, come da noi scritto tempo fa.

Piaggio con Wi-bike, che abbiamo ammirato a Eicma 2017, è partita da zero. La Wi-bike è il primo prodotto Piaggio ad essere stato sviluppato insieme alla App dedicata.

Un prodotto innovativo e smart

La strategia Piaggio per fondere bicicletta e smartphone è semplice. Grazie all’applicazione collegata alla bici è infatti possibile avere una condivisione continua di dati con la rete, interagire da qualunque luogo e con qualunque ambiente, e avere il controllo totale della propria attività in sella. Più in concreto significa che tutti gli elementi vengono connessi tra loro al momento dell’acquisto (compresi gli smartphone associati).

Da quel momento la Wi-bike non funziona più se manca anche solo un elemento. Inoltre il modulo Gps/Gprs integrato, normalmente impiegato per memorizzare i percorsi, in questi casi consente di localizzare la bici proprio come un antifurto. Non mancano ovviamente le funzioni social come la condivisione delle informazioni sui propri percorsi ed eventualmente sui tempi di percorrenza.

Materiali di prima scelta

Il telaio è in alluminio. Entrambi i freni sono a disco, da 180 mm l’anteriore e 160 mm il posteriore. Il motore brushless a magneti permanenti è integrato nel movimento centrale, e come da normativa ha 250 Watt di potenza e assiste fino a 25 km/h, seppure di suo potrebbe arrivare a 350 Watt.

Trasmette il movimento con una cascata di ingranaggi e due ruote libere. In questo modo si ottiene la massima fluidità, anche se si perde la possibilità di rigenerare la batteria dato che il motore elettrico non può mai venire trascinato. A proposito di batteria, è realizzata da Samsung, su progetto e specifiche definiti a Pontedera: ha 418 Wh di capacità e assicura un’autonomia fino a 120 km e tempi di ricarica intorno alle 3 ore.

Si possono scegliere due varianti di cambio: un classico Shimano a 9 rapporti o l’innovativo CVT Nuvinci, in versione a controllo manuale oppure elettronico e accoppiato a una trasmissione a cinghia. La silenziosità e la fluidità di marcia sono gli aspetti su cui i tecnici Piaggio hanno più lavorato. Quindi zero ronzii o strappi della pedalata.

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Il prezzo? Fra 2.900 e 3.500 euro

La vita in sella è decisamente piacevole, soprattutto nella versione CVT una volta prese le misure del sistema, che trasmette ovviamente sensazioni un po’ diverse per chi è abituato alla catena. La Wi-bike può funzionare in diverse modalità. È possibile selezionare, con un comando sulla manopola sinistra, i classici livelli di assistenza “fissa”, oppure accedere tramite la app a una serie di informazioni e di funzioni più sofisticate. Ad esempio lo sforzo costante in cui l’elettronica si impegna a mantenere fisso lo sforzo per pedalare a prescindere dalla velocità e dalla pendenza della strada.

Ci sono poi delle vere e proprie “mappe motore”, come la City che aumenta lo spunto al semaforo e la Hill che aumenta l’assistenza in salita e la riduce in discesa. Vista l’abbondanza di sensori non è escluso che possa arrivare in un futuro non lontano il traction control. Con la Wi-bike, a Pontedera sperano non solo di conquistare nuovi clienti, ma di riconquistare i disaffezionati al 50 cc. Il tutto con un prodotto che a seconda del telaio e dell’allestimento costa tra i 2.900 e i 3.500 euro.

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