Ancora un anno d’attesa e i porschisti con la Mission E avranno anche l’opzione elettrica. Roba da Porsche, naturalmente, con 600 cavalli e un’accelerazione spaventosa. Una vera “game changing“, come la definisce l’ex pilota di Formula Uno Mark Webber, ora collaudatore della casa di Zuffenhausen.
Webber ha provato la Mission E (esposta anche a Ginevra a marzo) sulla pista Porsche di Weissach. Un po’ prevenuto: come molti piloti cresciuti tra pistoni e cilindri, aspettava con scetticismo di guidare una supercar elettrica. Ma il commento che trovate nel video, tradotto qui, non lascia dubbi:
“Ci sono molti momenti della mia storia con la Porsche che resteranno con me per sempre. Vincere il campionato mondiale endurance, il WEC, con la 919 ibrida è uno di questi. Ma ora ne ho sperimentato un altro: guidare la Mission E per la prima volta. E’ una macchina che cambia le regole del gioco, è l’aereo invisibile su strada. E’ una vera Porsche, mi ricorda la 919 nei tratti in cui la potevamo guidare in modalità solo elettrica. La visuale meravigliosa dall’abitacolo sull’arco delle ruote anteriori è esattamente quella della 918. E il modo in cui la trazione integrale mette a terra i 600 cavalli di potenza è semplicemente meraviglioso. Sono un ragazzo della vecchia scuola e non ho difficoltà ad ammettere che avevo delle perplessità. Temevo che la Mission E risultasse pesante, ma l’esperienza di guida è assolutamente dinamica. La sterzata sulle quattro ruote, le performance e i freni sono veramente eccezionali. Ho guidato molte macchine nella mia vita, ma la Mission E è veramente di un’altra categoria. E spera guidarla molte altre volte in futuro“.
Pronta a sfidare la più potente delle Tesla
Non c’è dubbio che la Mission E entrerà in competizione diretta con la più performante delle Tesla. Ovvero quella P100D che, con il doppio motore e la trazione integrale, offre 613 cavalli e 967 Nm, con l’accelerazione da 0 a 100 in 2 secondi e mezzo, un tempo spaventoso. La Casa californiana per la sua top di gamma annuncia 572 km di autonomia, con un consumo di circa 1 kWh per cinque km. Mentre la Porsche per la Mission E ha parlato di un’autonomia di 500 km e di un tempo di 3 secondi e mezzo per lo 0-100. E mentre i clienti Tesla fruiranno della rete Supercharger, installata direttamente dalla Casa, la Porsche poggerà sulle ricariche Ionity, un consorzio di colonnine ultrarapide di cui fanno parte i principali costruttori tedeschi. Insomma, clienti privilegiati anche nel rifornimento.
Fra i pregi delle auto elettriche c’è la silenziosità che in effetti è la prima cosa che colpisce quando ti passano davanti. Non si capisce perchè in tutti i video che raccontano prove su strada, mettano una colonna sonora con musica che impedisce di percepire la silenziosità dell’EV.
Come se il silenzio fosse una cosa negativa…