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Wallbox Chargers: “Il futuro? Energia green e ricarica bidirezionale”

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A colloquio con Alex Corazzari, country manager per l’Italia di Wallbox Chargers. Dal ruolo decisivo dei sistemi di ricarica nel processo di transizione elettrica, all’innovazione tecnologica che corre senza sosta. La novità Pulsar Pro. 

Nel sempre più ampio e variegato mondo della ricarica per veicoli elettrici, Wallbox Chargers è uno dei maggiori player internazionali. Azienda spagnola, fondata nel 2015, opera sui principali mercati mondiali. Ha la sede centrale e di produzione a Barcellona, una seconda a Shangai che copre il mercato asiatico e una terza in Texas per quello statunitense.

Offre diverse soluzioni di ricarica  in ambito domestico, aziendale e pubblico. Quest’anno ha lanciato la novità Pulsar Pro, sistema di ricarica specifico per spazi semi-pubblici. Inserendo la giusta dose di innovazione.

Di questo e di altro abbiamo parlato con Alex Corazzari, nuovo Country manager per l’Italia dell’azienda, che nel mondo delle wallbox e dei sempre più sofisticati sistemi di ricarica sembra starci benissimo. Un approccio positivo al cambiamento che spera di poter trasmettere a tutti coloro che si affacciano alla rivoluzione elettrica.

Pulsar Pro, wallbox per ricariche semi-pubbliche

Corazzari, iniziamo dalla fine: la novità Pulsar Pro?
È la nostra idea di ricarica per spazi semi-pubblici condivisi, come condomini, parcheggi aziendali e di hotel. Di fatto abbiamo inserito tutte le funzioni più apprezzate della nostra wallbox domestica Pulsar Max in un dispositivo ancora più innovativo.

Caratteristiche salienti?
In generale prevede nuovi standard di affidabilità e ricarica, più veloci e intelligenti. La pre-configurazione 4G consente una messa in servizio più rapida, riducendo anche gli interventi di manutenzione. L’autenticazione utenti avviene tramite card RFID e il pagamento è semplificato ed accurato, grazie ad un contatore interno con un margine di errore inferiore al 2%. C’è poi ovviamente un supporto Wi-Fi e Bluetooth.

Alex Corazzari, country manager Italia di Wallbox Chargers

In termini di potenza?
Pulsar Pro ricarica fino a 22 kW in trifase e 7,4 kW in monofase. Questa potenza può essere suddivisa e bilanciata fino ad un massimo di 100 ev-charger connessi, per una migliore gestione della rete. Che si traduce in una maggiore efficienza energetica e in una riduzione dei costi.
Il caricatore integra inoltre il software myWallbox Business, che consente di gestire e monitorare più punti di ricarica. In questo senso, ci sono una serie di features per aumentare gli standard di sicurezza, come la prevenzione di accessi non autorizzati ed eventuali attacchi informatici.

Come si inserisce Pulsar Pro nella vostra offerta?
Ci aiuta ad aumentare il nostro target, che è già comunque ampio. Wallbox Chargers nasce come azienda produttrice di sistemi di ricarica domestica, ma nel tempo ha ampliato il suo portfolio con prodotti per spazi semipubblici e pubblici. Puntiamo ad un equilibrio.

Si spieghi?
In Italia l’80% delle operazioni di ricariche avviene in ambiente domestico, ma in parallelo anche la ricarica pubblica è in forte crescita. I dati Motus-E parlano di circa 4.400 punti di ricarica installati nel solo primo trimestre di quest’anno: +47% rispetto al trimestre 2022. Ecco quindi che per noi è necessario avere diversi interlocutori e puntare ad essere efficienti in ogni segmento specifico.

Come?
Offrendo soluzioni sempre più innovative per la gestione energetica integrata.

Ma in un settore in continua evoluzione come quello della ricarica, fin dove ci si può spingere con l’innovazione?
Bisogna sempre alzare l’asticella, perché man mano cambiano le esigenze degli utenti. Ad esempio, oggi si va verso la necessità di avere più caricatori collegati tra loro, che comunichino. Con Pulsar Pro, mettiamo in contatto fino a 100 unità, suddividendo l’energia in maniera intelligente. Che è poi un aspetto centrale, insieme alla velocità e alla sicurezza nelle operazioni di ricarica.

Colonnine di ricarica Pulsar Pro

“Il risparmio passa da fotovoltaico e ricarica bidirezionale”

Oggi si parla anche molto di “sfruttare” l’energia green da fonti rinnovabili.
Il tema è caldo e il mondo della ricarica sta lavorando per rendere quanto più efficiente sfruttare queste energie, quando possibile, con sistemi integrati. Abbiamo notato un interesse sempre maggiore da parte dei nostri clienti, perché si tocca un punto critico: il risparmio di denaro.

A proposito di “risparmio” e di vantaggi della ricarica, cosa mi dice della ricarica bidirezionale?
Perfezionarla sarà il prossimo step innovativo. Lo “scambio” e la reimmissione in rete dell’energia utilizzata dalla wallbox per ricaricare le batterie delle auto è una soluzione tecnologica che porta benefici economici ed ambientali. Ancora di più se il flusso di energia nell’abitazione parte da un impianto fotovoltaico.
Come azienda abbiamo già un sistema, Quasar 2, in fase di sperimentazione. Poi però ci scontriamo con i soliti problemi burocratici italiani che ritardano lo sviluppo.

La sensazione è sempre quella di essere un passo indietro rispetto al resto d’Europa?
Pensando ad esempio a diversi Paesi del nord, il ritardo è tangibile. Ma non tanto nello sviluppo delle tecnologie, quanto nella loro applicazione. In Italia ci scontriamo con normative spesso complesse, una burocrazia infinita che frena i processi di crescita delle aziende.

Simulazione di ricarica bidirezionale di Wallbox Quasar

“In Italia troppa burocrazia. Così restiamo indietro”

Qualche consiglio?
Semplificare, convertire e incentivare. Se vogliamo raggiungere gli standard dei principali Paesi europei bisogna che tutti facciano la propria parte. Le grandi aziende dell’auto italiane devono accettare la sfida di convertirsi all’elettrico, il Governo deve supportare questo passaggio, semplificando le normative e l’accesso agli incentivi (che ci sono, anche se in ritardo nell’attuazione). Bisogna “investire” nel cambiamento.

Che poi è soprattutto culturale.
In buona parte lo è. Ecco perché come Wallbox Chargers diamo molta importanza anche all’informazione e la comunicazione ai nostri clienti. Le soluzioni esistono, però il più delle volte non si conoscono. Noi offriamo trainings per educare i nostri partner e, di riflesso, gli utenti che adottano i sistemi di ricarica. Abbiamo anche una Wallbox Academy che fornisce informazioni dettagliate agli installatori.
Come detto, ognuno deve fare la propria parte.

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1 COMMENTO

  1. L’ideale sarebbe la ricarica bidirezionale che ti fa utilizzare l’auto come batteria di accumulo, cosi la usi di notte (o quando il sole è assente) per la tua casa senza dover spendere soldi (neanche pochi) in altra batteria.

    Purtroppo Tesla da questo punto di vista è sorda, spero non sia per poter piazzare più batterie d’accumulo domestiche!?!?!?

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