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Vuoi una Sion? Più anticipi, meno paghi

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Bastano 500 euro per prenotare una Sion, con consegna nel 2019. Stiamo parlando della citycar ricoperta di pannelli solari creata dalla Sono Motors. Che a sua volta è stata fondata da tre ragazzi bavaresi pieni di speranze e di coraggio.

Costa 16 mila euro, più le batterie a noleggio

Laurin Hahn durante la prima presentazione della Sion, a Monaco.

Il prezzo è di 16 mila euro, ma non comprende il pacco batterie. Al momento di formalizzare l’acquisto si potrà decidere se noleggiarle (con un canone mensile, sul modello della Renault Zoe) o comprarle. In questo caso si stima un prezzo di circa 4 mila euro, che fa salire a quota 20 mila il costo reale della Sion. A oggi i tre fondatori, Laurin, Jona e Navina, dicono di avere già raccolto 3.855 prenotazioni. E stanno girando l’Europa in lungo e in largo (a inizio marzo erano in Italia) per arrivare quanto prima al traguardo minimo di 5 mila. Con un’offerta molto semplice: più paghi di anticipo, più alto sarà lo sconto. Ovvero: se versi 500 euro, lo sconto sarà dell’1%. Se ne sganci 2 mila, si sale al 2%. Poi: sconto del 3% se anticipi 8 mila euro e del 4% se invece paghi tutto subito, ovvero 15.360 euro.

I tre fondatori di Sono Motors: Navina, Jona e Laurin

330 celle solari

Certo, soprattutto quest’ultima formula implica un bell’atto di fede in questa piccola Tesla bavarese. Che ora si dovrà misurare con il problema più arduo per una start-up delle quattro ruote: industrializzare un progetto. Questo, in particolare, poggia sull’idea di ricoprire la carrozzeria in policarbonato con pannelli solari, che con 330 celle sarebbero  in grado di assicurare 30 km di autonomia al giorno. Il resto, per arrivare agli annunciati 250 km “di autonomia reale”, lo fa un pacco batterie da 35 kWh. Già predisposto per il cosiddetto vehicle-to-grid, ovvero fungere da accumulatore mobile con cui alimentare anche una casa intera. Le dimensioni, infine, sono da macchina vera: 5 posti con una lunghezza di 4 metri e 11, ovvero una via di mezzo tra una Polo e una Golf.

La domanda è: c’è da fidarsi?

Ovviamente noi facciamo il tifo per i tre ragazzi tedeschi. Ma le incognite ci sono, a partire dalla giovanissima età del progetto. Sono Motors è nata a inizio 2016 dai sogni di Laurin e Jona, due ingegneri che da tempo ragionavano sul tramonto di una società fondata sul petrolio. Dopo pochi mesi a loro si unì Navina, per occuparsi del design. A settembre decisero di buttarsi, lanciando il loro progetto su una piattaforma di crowdfunding. Risultato: 826 mila e 50 euro raccolti in poche settimane. Con quel denaro affidarono a una società specializzata, Roding Automobile, la realizzazione del primo prototipo, che fu mostrato a Monaco davanti a 700 persone il 5 settembre dell’anno scorso. Ora, dopo un secondo round di crowdfunding, è in corso il tour che precede l’avvio della produzione. Non esiste ancora una rete commerciale: chi si compra la Sion se la dovrà andare a ritirare in Germania. E’ chiaro che questo pone interrogativi sulla rete di assistenza, in caso di guasti o riparazioni da incidenti. Meglio verificare prima, poi, i problemi legati all’omologazione in Italia. Quello dell’auto è un mondo complicato, in cui entusiasmo e creatività aiutano. Ma non bastano.

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